Commissione di vigilanza servizi radiotelevisivi
Risoluzione in merito all'utilizzo di animali
nell'ambito della programmazione della concessionaria pubblica
(Testo presentato, ed approvato dalla Commissione senza modifiche)
La Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi
radiotelevisivi
premesso che
- negli ultimi dieci anni sono state approvate varie leggi di protezione degli animali: in
particolare, la legge 22 novembre 1993, n. 473, "Nuove norme contro il maltrattamento
degli animali", che si collega all'art. 727 del Codice penale, il quale riguarda
sempre il tema del maltrattamento degli animali; la legge 14 agosto 1991, n. 281:
"Legge quadro sulla protezione degli animali domestici nonché sulla prevenzione del
randagismo"; la legge 7 febbraio 1992, n. 150: "Disciplina dei reati relativi
all'applicazione in Italia della Convenzione di Washington sul commercio internazionale
delle specie animali e vegetali in via di estinzione nonché norme per la
commercializzazione e la detenzione di esemplari vivi di mammiferi e rettili che possono
costituire pericolo per la salute e l'incolumità pubblica";
- a conferma dell'attenzione del legislatore sul tema, nel corso della XIII legislatura
sono stati presentati disegni di legge in materia con il concorso di tutti i gruppi
parlamentari: tra questi, A.S. 4906: "Divieto di impiego di animali in
combattimento", già approvato dalla Camera, e ora in discussione in Commissione
Giustizia del Senato della Repubblica in sede deliberante, in seconda lettura; A.S.
1703-A: "Nuove norme sull'uso degli animali in circhi e spettacoli viaggianti",
approvato dalla Commissione agricoltura del Senato in sede referente, di esso è stata
presentata la relazione per l'Assemblea;
considerato che
- sempre più spesso nelle trasmissioni televisive d'informazione e di intrattenimento
della RAI vengono coinvolti animali domestici, esotici e selvatici, sia nell'ambito di
spettacoli di circhi, sia nell'ambito di giochi a quiz o varietà;
- il fenomeno richiede particolare attenzione soprattutto per gli animali esotici, che,
protetti da una Convenzione internazionale, vengono sovente utilizzati con molta
superficialità al limite della violazione di legge;
- forti preoccupazioni nascono poi dal fatto che le trasmissioni televisive producono
talvolta corse all'acquisto di animali che poi verranno, passata la moda, abbandonati,
alimentando il fenomeno del randagismo;
- nonostante il dibattito parlamentare si orienti verso norme restrittive per gli
spettacoli dei circhi che utilizzano animali, e verso il divieto di uso di animali esotici
e selvaggi, le trasmissioni del servizio pubblico con spazi dedicati a questo tipo di
spettacolo tendono ad aumentare;
impegna la Rai
affinché l'utilizzo di animali nelle trasmissioni televisive sia
finalizzato alla sensibilizzazione, al rispetto e alla conoscenza delle specie, escludendo
qualsiasi utilizzo di animali domestici, esotici e selvatici non consono alla loro natura,
nonché un loro utilizzo che li sottoponga a violenze, stress evidenti o atteggiamenti
ironici ed irrispettosi;
a favorire la diffusione di trasmissioni televisive che sottolineano
l'importanza di un corretto sviluppo educativo nel rapporto bambino-animale, al fine di
preparare le nuove generazioni ad un corretto utilizzo delle risorse naturali e ad una
relazione nei confronti del mondo animale che tenga conto delle nuove scoperte
scientifiche ed etologiche, ed al fine di contrastare il fenomeno dell'abbandono di
animali;
ad avviare una progressiva riduzione delle rappresentazioni circensi
che fanno uso di animali, iniziando con l'escluderle dalle programmazioni dedicate ai
minori.