Commissione parlamentare per l'infanzia
Risoluzione 7-00721 Burani Procaccini: Baby cubiste
La Commissione parlamentare per l'infanzia;
premesso che:
la frequenza di minorenni nelle discoteche nelle ore
pomeridiane è ormai da tempo un dato accettato nel costume e diffuso nella
società italiana;
lo scarso radicamento di alcuni valori e la pervasiva
influenza di taluni spettacoli diffusi attraverso i media contribuiscono a far
sì che i minori assorbano ed emulino precocemente atteggiamenti e modalità di
relazione e di comportamento proprie dell'età adulta;
da tempo, secondo notizie di stampa, si verificano in alcuni
locali esibizioni in abiti succinti di ragazze minorenni, anche
infraquattordicenni, note come «baby cubiste»;
tali esibizioni possono costituire per le protagoniste un
grave pericolo, causando danni alla loro maturazione psicologica, e rischiano
inoltre di coinvolgere le giovanissime nell'utilizzo di droghe, nonché di farle
diventare vittime di organizzazioni criminali legate alla prostituzione
minorile;
le esibizioni delle cosiddette «baby-cubiste» violano la
normativa in materia di lavoro minorile e anzi rischiano di rientrare nelle
«forme peggiori di lavoro minorile» definite nella convenzione n. 182
dell'Organizzazione mondiale del lavoro;
impegna il Governo:
ad attuare con urgenza opportune iniziative - anche con
l'utilizzo di operatori sociali - per conoscere adeguatamente il fenomeno,
facendolo emergere nelle sue reali dimensioni e caratteristiche, al fine di
prevenire eventuali lesioni dei diritti dei minori nonché il pericolo di
sfruttamento da parte di organizzazioni criminali;
ad intervenire tempestivamente per reprimere ogni violazione delle norme
vigenti, in materia di lavoro minorile o in altri settori, eventualmente
commessa dai gestori dei locali o da altri in connessione alle esibizioni delle
cosiddette «baby-cubiste»;
a studiare la possibilità di introdurre specifiche norme per
tutelare pienamente i diritti dei minori coinvolti in tale fenomeno, prevedendo
cospicue sanzioni per i trasgressori, ivi compresa la sospensione o la revoca
della licenza per i gestori dei locali.
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