Grazia SESTINI, Sottosegretario di Stato per
il lavoro e le politiche sociali. Sono qui in sostituzione del ministro Maroni, che
doveva essere qui questa mattina con voi. Si scusa ma è stato trattenuto per un impegno a
Roma e spero comunque di sostituirlo al meglio.
Prima ho detto, scherzando ma non troppo, che nella vita faccio la professoressa, cosa che
non rende molto simpatici ma ve lo ripeto, perché è implicato uno dei diritti
fondamentali, e ne abbiamo avuto prova anche nel primo dei filmati dellUNICEF, nella
bellissima scena in cui il testimonial dellUNICEF raduna attorno a sé dei ragazzi e
con gesti molto semplici insegna loro una canzone. Guardate, quel gesto è la cosa più
bella, perché se da una parte uno dei vostri diritti è quello ad essere educati,
dallaltra si è educati stando con adulti che vi vogliono bene e che, per voi e con
voi, sono disposti, in modo diverso, a scommettere sulla loro vita.
Non sto difendendo la mia categoria, però credo che, a questo punto, voi dobbiate fare un
grande applauso ai vostri insegnanti perché loro sono, insieme ai vostri genitori, i
primi grandi artefici della vostra crescita. Non guardateli come dei nemici, ma come degli
amici che vi aiutano a crescere. Questo è per noi un impegno importantissimo a livello di
governo, è un impegno importantissimo nei confronti delle vostre famiglie, è un impegno
importantissimo che gli insegnanti stessi si sono assunti.
Tengo molto a questa cosa perché io, personalmente, ho scommesso la vita su questo
mestiere e sono vicina a quanti, come me, hanno fatto questa stessa scelta.
Il sindaco ha detto giustamente che siete ragazzi fortunati, siete dei ragazzi a cui gli
adulti hanno garantito in questo paese pace e una forma avanzata di prosperità, ma
proprio per questo, noi e voi abbiamo un compito che è quello di garantire le stesse
condizioni, laddove è possibile, a tutti i ragazzi del mondo e su questo siete impegnati
anche voi. Con quelle bandierine dellUNICEF in mano voi dite di aderire a quello che
con lUNICEF tante persone nel mondo stanno facendo, nei posti più difficili,
perché altri ragazzi comincino ad avere quello che voi già avete.
Noi, che siamo impegnati in politiche di governo su questo terreno abbiamo bisogno di
sentire che voi ci siete vicini e che vi state educando a questi valori.
Vi ringrazio della vostra presenza.