Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta
4-06838
presentata da GIOVANNA MELANDRI lunedì 7 luglio 2003 nella seduta n.335

MELANDRI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:

il Ministero dell'economia, con decreto del 21 novembre 2002 ha trasferito alla società SCIP immobili appartenenti agli Enti Previdenziali e allo Stato, nell'ambito della operazione di cartolarizzazione avviata con legge n. 410 del 2001;

molti di questi immobili ricadono nel territorio della città di Roma;

la distinzione esistente, nell'ambito di questa operazione, tra immobili considerati «di pregio» e «non di pregio» va fatta risalire all'articolo 3 della predetta legge n. 410 del 2001 che ha riconosciuto solo ed esclusivamente ai titolari di contratto di locazione degli immobili considerati «non di pregio» la possibilità di usufruire di uno sconto pari al 30 per cento sul prezzo di vendita dell'alloggio;

la legge n. 410 del 2001 ha, quindi, posto delle sostanziali differenze di trattamento tra inquilini degli immobili previdenziali fondandosi, nella distinzione tra immobili «di pregio» e «non di pregio», su generiche ed affrettate considerazioni;

risulta all'interrogante che nel giugno 2003 l'Agenzia del Territorio ha attribuito allo stabile di proprietà INPS sito a Roma, in Viale Parioli 47A e classificato «non di pregio» la valutazione di euro 3.700 a metro quadro, dandone formale comunicazione all'Ente proprietario che ha dato inizio agli adempimenti successivi previsti dalla procedura di cartolarizzazione degli immobili di proprietà degli Enti previdenziali;

sarebbero quindi intervenuti sul posto i tecnici della Società Romeo, incaricata della vendita, che hanno provveduto alla misurazione dei singoli appartamenti, nonché delle parti in comune, operazione propedeutica all'invio a ciascun inquilino della proposta di acquisto dell'appartamento condotto in affitto;

risulta all'interrogante che ai primi di giugno si è diffusa la notizia, successivamente confermata verbalmente da parte di un funzionario dell'INPS preposto agli adempimenti relativi alla vendita degli immobili, che l'Agenzia del Territorio aveva bloccato presso tutti gli Enti la procedura di vendita degli immobili situati nella zona dei Parioli, con l'intento di rivedere al rialzo la valutazione di partenza già comunicata con il chiaro intento di superare la «soglia» di euro 3.884 al metro quadro, attualmente stabilita per rendere un edificio «di pregio», e quindi, non soggetto allo sconto del 30 per cento del prezzo;

è doveroso aggiungere che allo stabile in questione, per il quale erano già iniziate le procedure di vendita nel 2001, interrotte per il sopravvenire delle nuove disposizioni legislative emanate dal Governo attualmente in carica, era stata attribuita dai tecnici dell'Istituto proprietario, in base alla vetustà dell'edificio e alla tipologia riconducibile a quelle di edilizia popolare, dell'epoca, una valutazione a metro quadro di lire 5.500.000 pari a euro 2.840;

va evidenziato, che gli inquilini dello stabile, definiti «VIP» da una superficiale campagna mediatica condotta da alcuni organi di stampa due anni fa, nella stragrande maggioranza sono, invece, pensionati, vedove di pensionati e lavoratori dipendenti; molti di essi abitano in questo stabile da oltre quaranta anni e, per accedere all'acquisto dell'appartamento condotto in affitto sulla base della precedente normativa, hanno costituito una cooperativa, con conseguenti, pesanti aggravi economici -:

se sono reali le voci secondo le quali la procedura di vendita avviata per l'immobile sito in Viale Parioli di cui sopra sia stata bloccata al fine di rivedere la valutazione del valore dell'immobile stesso in maniera tale da poterlo inserire nella categoria «di pregio» e, di conseguenza, non applicare lo sconto del 30 per cento al prezzo di vendita per gli attuali inquilini;

se non ritenga, più in generale, che le modalità con cui sta procedendo in tutta Italia e a Roma in particolare il piano di vendite di immobili sia molto pericoloso in ordine agli effetti sociali che esso può comportare. La mancata decurtazione del prezzo di vendita del 30 per cento nasce, infatti, nella presunzione di incontrare negli immobili che vengono classificati come «di pregio», inquilini dai redditi medio alti ed invece, nella realtà, si indirizza ad una stragrande maggioranza di inquilini dai redditi medio-bassi;

se non ritenga necessario, quindi, fornire certezze agli inquilini dell'immobile in questione. (4-06838)