Atto Camera

Interpellanza
2-00790
presentata da TITTI DE SIMONE lunedì 9 giugno 2003 nella seduta n.320

La sottoscritta chiede di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:

risulta all'interrogante che la sera del 19 maggio 2003, a Bologna, due giovani, mentre rincasavano su un motorino all'una di notte, sarebbero stati fermati e identificati da 3 agenti in borghese che, nonostante i numeri di telaio corrispondessero a quelli riportati sul libretto di circolazione, contestavano ai due giovani il reato di ricettazione e chiedevano l'intervento di una volante per condurli in questura;

alla richiesta da parte di uno dei giovani della motivazione del trasporto in questura, vista la corrispondenza dei numeri del telaio del motorino con quello riportato sul libretto, uno dei poliziotti avrebbe risposto spintonandolo, trascinandolo e minacciandolo;

dall'arrivo della volante in poi il giovane sarebbe stato malmenato più volte da uno dei poliziotti, ammanettato e nuovamente percosso e anche dopo l'arrivo in questura, sarebbe stato diviso dall'altro giovane e duramente percosso da più di un esponente della pubblica sicurezza;

il giovane rilasciato senza verbale in tarda mattinata si è recato al pronto soccorso dove gli sono state riscontrate numerose contusioni, escoriazioni, ematomi con prognosi di 28 giorni;

nonostante i numerosi episodi di aggressione ad esponenti di associazioni e partiti di sinistra tra cui anche sindaci e rappresentanti degli enti locali, nonostante i numerosi atti vandalici contro monumenti e luoghi storici che ricordano e celebrano le lotte della Resistenza e la Liberazione, le forze di polizia sembrano essere particolarmente concentrate ad operare su giovani simpatizzanti e aderenti a partiti ed associazioni di sinistra con metodi non sempre ortodossi;

la successione di episodi di violenza contro simboli della lotta di Liberazione e contro esponenti di sinistra nella zona del bolognese è lunga e si allunga giorno dopo giorno:

a) 25 aprile 2002 - il Casone di San Pietro in Casale, una sorta di museo della Resistenza della Bassa bolognese viene devastato;

b) 7 novembre 2002 - dopo diversi passaggi in auto di notte al grido di «immigrati al rogo», dopo mezzanotte, un gruppo di giovani di destra entra nell'ex albergo ferrovieri di via Casarini, rovescia tavoli e sedie all'ingresso, fuggendo urla frasi razziste;

c) 9 novembre 2002 - la lapide alla Certosa che ricorda il sacrificio di sei partigiani fucilati dai fascisti viene distrutta durante la notte;

d) pochi giorni dopo una sorte simile capita alla lapide che ricorda la partigiana Renatà Viganò nell'omonimo giardino nel quartiere Savena;

e) 27 novembre 2002 - in via dell'Inferno, nel vecchio Ghetto ebraico, viene trovata la scritta a caratteri cubitali «Ebrei tutti morti»;

f) 1o dicembre 2002 - uno studente viene malmenato in via Marsala da un gruppo di naziskin;

g) 13 dicembre 2002 - una bottiglia molotov viene lanciata contro il portone del Teatro Polivalente Occupato. Nei paraggi erano apparse scritte inneggianti al fascismo;

h) gennaio 2003 - nel giro di pochi giorni, nel Comune di Crespellano, due cippi in memoria dei caduti della Resistenza subiscono atti vandalici;

i) 5 gennaio 2003 - la bacheca del Museo Ebraico di via Valdonica viene trovata divelta, sul muro adiacente c'è la firma: una svastica;

l) 10 gennaio 2003 - viene danneggiata la porta d'ingresso della Moschea di Imola;

m) gennaio 2003 - compaiono molte scritte inneggianti al fascismo e all'odio razziale sui muri di Bologna;

n) 21 gennaio 2003, uno studente fuorisede di 20 anni, viene accerchiato, spintonato e minacciato da quattro naziskin;

o) 31 marzo 2003 - al Consiglio di Quartiere Savena, durante la discussione di un ordine del giorno sulle Foibe vengono aggrediti e minacciati, da una ventina di giovani di destra presenti in aula, i due consiglieri di Rifondazione Comunista;

p) 6 aprile 2003 - la stella in travertino posta sul cippo in cima al Parco di Monte Sole, per ricordare la Brigata Partigiana Stella Rossa viene trafugata;

q) 12 aprile 2003 - uno studente viene aggredito con calci e pugni da quattro teste rasate. Un'ora dopo, in via Righi, di nuovo quattro skinheads circondano un ragazzo, lo malmenano con pugni e calci e gli rubano il cappello;

r) 13 aprile 2003 - la serranda della sede della federazione bolognese del Pcdi viene imbrattata con svastiche e croci celtiche e la scritta Dux mea lux;

s) 26 aprile 2003 - alle ore 22, ad Argelato, un giovane di 21 anni, iscritto a Rifondazione Comunista, viene insultato, aggredito e malmenato a calci e pugni da due skinheads. Era già stato vittima di minacce, scritte e svastiche sotto casa;

t) la stessa notte è andata, invece, sicuramente peggio a un ragazzo maghrebino, aggredito, sempre da naziskin, a San Giorgio di Piano (paese confinante con Argelato): riporta una frattura a un braccio e viene ricoverato in ospedale;

u) 30 aprile 2003 - a Casalecchio un ragazzo delle superiori è aggredito da una giovane skinheads col ritratto di Mussolini tatuato sul braccio;

v) 28 maggio 2003 - a Marzabotto un sasso sfonda la vetrata del Sacrario dei Caduti di Marzabotto;

z) 30 maggio - in via Mascarella, a Bologna, viene sfondato a martellate il vetro della lapide che ricorda l'uccisione di Francesco Lorusso;

alla richiesta presentata alla questura di prendere provvedimenti per metter fine a questo clima di violenza la risposta data è che il fenomeno è monitorato, che non lo si considera allarmante ma ad oggi non esiste un solo provvedimento in corso relativo alle aggressioni e agli atti vandalici descritti;

al contrario le forze di pubblica sicurezza sembrano essere sempre solerti e solleciti nell'intervenire quando si tratta di avere a che fare con giovani di sinistra -:

se siano state avviate indagini per verificare se tutto quanto sopra descritto corrisponda al vero e quali iniziative e provvedimenti ulteriori intendano assumere il Governo e i Ministri competenti affinché non si verifichino più simili episodi;

se il Ministro in indirizzo non intenda adottare dei provvedimenti nei riguardi dell'ingiustificato e violento comportamento della Polizia di Stato.

(2-00790) «Titti De Simone».