XIV LEGISLATURA

PROGETTO DI LEGGE - N. 853




        Onorevoli Colleghi! - Nella XIV legislatura repubblicana sono ormai mature le condizioni per dare piena attuazione ai princìpi di autonomia e di decentramento solennemente affermati nell'articolo 5 della Costituzione. La riforma in senso federale dello Stato - soltanto avviata nella scorsa legislatura - comporterà infatti una più adeguata valorizzazione degli enti territoriali, e in particolare della provincia, istituto previsto negli articoli 114 e 133 della Carta costituzionale, ma fino ad oggi non sufficientemente privilegiato nell'ambito del sistema di trasferimento dei poteri statali agli enti locali.
        Se dunque la riforma costituzionale dovrà rilanciare la funzione della provincia, accrescendone e meglio definendone il ruolo e le competenze, appare in tale ambito ormai improcrastinabile riformare le circoscrizioni territoriali che competono a ciascuna provincia, per meglio adattarle ad una società profondamente trasformata e in continuo sviluppo, in corrispondenza con le specificità territoriali, economiche e sociali delle diverse zone d'Italia. Infatti, la scelta di promuovere il perseguimento degli interessi delle comunità locali non può prescindere dalla predisposizione di istituti e strumenti a tale fine idonei, e in particolare di un articolato apparato amministrativo di riferimento della comunità territoriale.
        In tale prospettiva risulta indifferibile l'istituzione della nuova provincia dei Castelli Romani - ai fini di una più concreta, realistica e razionale valorizzazione delle risorse socio-economiche, culturali, ambientali della zona - con capoluogo Velletri, scorporando dalla provincia di Roma i comuni che insistono sul territorio dei Castelli Romani.
        La nuova provincia, che risponderebbe a tutti i presupposti normativi necessari previsti dall'articolo 21 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, per l'istituzione di nuove province, sarebbe infatti dotata di una propria omogeneità e unitarietà storica, politica, economica e sociale che la distingue dal resto dell'attuale provincia di Roma e si presenta come un area particolarmente dinamica, con ampi spazi di sviluppo e con notevoli possibilità di espansione. Si tratta infatti, dal punto di vista storico e geografico, di una realtà a sé stante, avente caratteristiche fisico-territoriali, culturali, sociali ed economiche indipendenti dai territori confinanti: dunque, l'istituzione della nuova provincia corrisponderebbe all'esigenza di un adeguato decentramento delle competenze amministrative in conformità con le peculiarità proprie delle zone interessate. Tali peculiarità, fortemente vissute e sentite dalle popolazioni residenti, determinano l'improrogabilità di una scelta di formale riconoscimento della realtà dei Castelli Romani. L'intera area vanta infatti una storia che affonda le radici nell'antichità. I Castelli sono noti fino dall'epoca romana per il clima collinare mite, dovuto alla scarsa altitudine, alla vicinanza del mare e alla presenza dei laghi. Per le caratteristiche dei suoli, del clima e dell'idrografia la zona è sempre stata caratterizzata da una lussureggiante vegetazione. I Castelli Romani, per la loro vicinanza a Roma, hanno costituito un territorio sempre assai densamente abitato; in epoca romana era certamente luogo di villeggiatura, ma anche sede di importanti templi. Nel medioevo furono fatti erigere, a più riprese, diversi castelli dalle famiglie patrizie romane. La storia ultramillenaria dei Castelli Romani è testimoniata dai numerosi monumenti che abbelliscono la zona.
        Per quanto riguarda Velletri, città destinata a divenire capoluogo della nuova provincia, la sua particolare posizione geografica spiega il particolare legame che unisce la città agli altri centri dei Castelli, città che rappresenta da sempre, sin dall'epoca romana, la cerniera di contatto con le aree limitrofe. Le sue condizioni politiche sono sempre state diverse dai centri vicini: città volsca in un area prevalentemente occupata da città latine, centro fedele al Papato in contrapposizione ai tentativi autonomistici dei nobili romani. Proprio questa sua diversità le ha consentito di mantenere pressoché inalterate in ogni epoca le sue pertinenze territoriali. Il territorio che gravita su di essa è sempre stato molto ampio, proteso verso la pianura pontina, con il centro arroccato sui colli: in tale contesto, Velletri nel corso dei secoli ha sempre rivendicato e mantenuto la propria autonomia politica come comune libero, riconosciuto dallo Stato Pontificio.
        I Castelli Romani rappresentano dunque un'area-sistema assolutamente peculiare, di cui fanno parte città notevolmente popolate legate tra loro da millenari legami storici e culturali nonché da un elevato indice di complementarità economica, con particolare riferimento al settore turistico, che hanno portato tale territorio a promuovere un progetto comune di sviluppo.
        La istituenda provincia è inoltre in grado di offrire ai suoi abitanti notevoli ed attrezzati servizi e nella città di Velletri sono già ubicate le articolazioni territoriali di diversi uffici pubblici. In particolare, sono noti l'importanza e il ruolo strategico di Velletri - che diventerebbe il capoluogo della istituenda provincia - nell'area dei Castelli Romani. Velletri è sede del più importante tribunale del Lazio dopo Roma; vi sono ubicati tutti i principali uffici pubblici che erogano i servizi indispensabili alla vita di una provincia; nella zona insistono sei ospedali che abbracciano tutti i settori sanitari; per quanto riguarda l'istruzione, sono presenti scuole di ogni ordine e grado, ivi compresi istituti sperimentali d'avanguardia, ad esempio nel settore agrario; la zona e un polo turistico di rilevanza nazionale ed internazionale; i monumenti che abbelliscono i Castelli Romani costituiscono la testimonianza della sua storia ultramillenaria; il parco regionale rappresenta un'oasi naturale unica e meravigliosa; sotto il profilo economico, il comprensorio della istituenda provincia, oltre a contare su una dinamica rete di piccole e medie imprese impegnate nei più svariati settori merceologici, vanta una ricchezza di risorse naturali, paesaggistiche, artistiche e turistiche uniche nel territorio nazionale. Per non parlare dell'importanza dell'attività agricola, e in particolare della produzione vinicola che ha reso i Castelli Romani famosi nel mondo per la alta qualità e il sicuro pregio dei suoi vini.
        Inoltre, dalla creazione della provincia dei Castelli Romani trarrebbero giovamento innanzitutto i cittadini interessati che beneficierebbero di un più diretto contatto con le istituzioni locali, così in grado di svolgere un più efficiente servizio nei confronti della collettività; inoltre, si registrerebbero benèfici effetti anche per gli stessi cittadini della Capitale, non soltanto perché Roma vedrebbe ridotta la mobilità veicolare proveniente dai Castelli Romani, ma anche perché la programmazione degli interventi pubblici sulle infrastrutture e i servizi pubblici risulterebbe maggiormente finalizzata alle effettive esigenze della Capitale, in ragione dell'autonomia accordata alla zona dei Castelli Romani.
        Appare pertanto ormai anacronistica la eccessiva dipendenza dei Castelli Romani dalla città di Roma, laddove peraltro la futura istituzione dell'area metropolitana di Roma - nel caso ricomprendesse i Castelli Romani - comporterebbe ulteriori disagi per i cittadini interessati che vedrebbero "allontanarsi" gli uffici pubblici e le istituzioni, pervenendosi così ad un risultato dal contenuto assolutamente opposto allo spirito e alla ratio della riforma dello Stato in senso federale e di decentramento dei poteri pubblici da tempo avviata. Occorre infatti privilegiare i livelli di governo più vicini alle popolazioni da governare in funzione del potenziamento del principio di partecipazione dei cittadini. Da tale punto di vista, le decisioni che ottimizzano le peculiarità locali non possono che essere maturate nelle sedi istituzionali più vicine a tali ambiti territoriali, ove si maturano interventi partecipativi dei cittadini in termini più diretti e ove si garantisce una politica di gestione delle risorse economiche più efficiente e più mirata alla soddisfazione delle esigenze prioritarie che tali comunità manifestano. E' questo lo spirito che anima la presente proposta di legge mirata a favorire il pieno sviluppo del decentramento amministrativo, in conformità con l'articolo 5 della Costituzione, che ha formalmente riconosciuto un favor nei confronti delle autonomie locali, nonché con il Trattato di Maastricht che ha solennemente affermato il principio di sussidiarietà.
        Dunque, per una più adeguata ottimizzazione dei servizi a favore dei cittadini e al contempo per rilanciare le attività di sviluppo, occorre ridurre progressivamente le "mega" province esistenti sul territorio, dando autonomia e autorevolezza a quelle aree già ricche di storia, potenzialità economiche, tessuto culturale e sociale.
        Istituendo la nuova provincia si offrirà ai Castelli Romani una vera opportunità di crescita economica e sociale da preservare nel tempo e, soprattutto, si farà finalmente decollare una risorsa per troppo tempo non sufficientemente valorizzata: il turismo. Tutto il territorio, già oggi intensamente visitato, con una attenta programmazione unitaria, può candidarsi come polo turistico di interesse nazionale ed internazionale, dando respiro ad una economia alla ricerca di sviluppo. Inoltre, sarà possibile preservarne l'originale tradizione storica e culturale e la peculiare vocazione per le varie attività economiche presenti sul territorio. Tra gli elementi a favore dell'istituzione della nuova provincia si possono ricordare i seguenti: controllo di una notevole porzione di territorio attraverso l'attuazione del piano territoriale di coordinamento; gestione amministrativa del territorio stesso; sviluppo dei progetti di settore in ambiti comunali; incremento occupazionale dei comuni aderenti alla nuova provincia; attuazione di interventi specifici previsti nei programmi regionali, nazionali e dell'Unione europea;riqualificazione del territorio dal litorale ai Monti Lepini; controllo e gestione del Parco dei Castelli Romani.
        E' del tutto evidente quindi che l'area geografica dei Castelli Romani ha registrato uno sviluppo assai diversificato rispetto alla Capitale, andando così a costituire una realtà del tutto distinta, che rende necessaria l'istituzione della nuova provincia dei Castelli Romani, che si pone come necessario riconoscimento di una realtà già operante sul terreno culturale, sociale ed economico.
        Per tali motivi si auspica una sollecita approvazione della presente proposta di legge, ricorrendo tutti i presupposti normativi necessari per l'istituzione della provincia dei Castelli Romani.




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