PROGETTO DI LEGGE - N. 1020
Onorevoli Colleghi! - Le forme concrete di
organizzazione dei nuclei familiari hanno subìto profonde
metamorfosi sia all'interno di una medesima cultura nel corso
dei secoli, sia nell'ambito di culture differenti, con
modalità che vanno dall'organizzazione comunitaria delle
collettività primitive, alle strutture matrilineari presenti
in molte popolazioni di aree diverse in varie epoche, alle
differenti modalità di articolazione della struttura familiare
patriarcale, da secoli predominante in vaste aree del pianeta.
Nella seconda metà del nostro secolo i comportamenti sessuali
ed interpersonali hanno subìto una vasta mutazione, ad opera
tra l'altro delle profonde variazioni delle condizioni
economiche e di organizzazione sociale dei Paesi nell'area.
Anche nel nostro Paese si è verificata una
rilevante trasformazione fin dagli anni sessanta dei modi di
considerare i rapporti interpersonali, i costumi sessuali e le
forme di convivenza esistenziale fra gli individui. In
conseguenza di questo oggi, in Italia, l'idea di famiglia
risulta caratterizzata da modalità assai differenti rispetto a
quelle di alcuni decenni or sono.
La legislazione in materia di ordinamento civile ha
registrato tali mutazioni (nei comportamenti, nelle abitudini
interpersonali, nei modi di pensare i rapporti familiari e di
coppia) in tempi e modi fortemente inadeguati e rallentati
rispetto alle evoluzioni in atto nella società. Si ritiene
quindi necessario contribuire ad un riconoscimento e ad una
valorizzazione, anche istituzionali, di tali evoluzioni nei
modi di sentire e di agire degli individui, nell'ambito dei
rapporti di organizzazione familiare e di convivenza.
Nell'ultimo ventennio in Italia si è fortemente diffusa
una convivenza non formalizzata tra persone di sesso diverso,
o del medesimo sesso, e tali forme di convivenza di fatto, non
istituzionalizzate, risultano tuttora fortemente penalizzate
sul piano dell'ordinamento civile dello Stato italiano.
L'unione civile fra due persone dello stesso sesso o di
sesso diverso allarga ed arricchisce il concetto di "famiglia
come società naturale" di cui all'articolo 29 della
Costituzione, per consentire ai cittadini una più libera
scelta della organizzazione della propria vita e delle proprie
relazioni familiari. Si desidera sottolineare che a tale
proposito, in assenza di legislazione specifica, alcuni comuni
(Empoli per primo) hanno deliberato norme regolamentari in
merito.
La presente proposta di legge è volta a tutelare nei suoi
aspetti più generali i tipi di convivenza sopra descritti,
inserendoli negli ordinamenti civili affinché venga
regolarizzata la loro situazione normativa.