Interrogazione Veltri 5-06180
Il capitale sociale di Vitrociset S.p.A. risulta essere di lire 20.000.000.000 (venti miliardi), interamente versato, costituito da n. 40.000.000 (quaranta milioni) di azioni del valore nominale di lire 500 ciascuna.
La società Vitrociset sta effettuando da molti anni la manutenzione degli impianti di assistenza al volo gestiti originariamente dall'Aeronautica Militare, poi dall'AAAVTAG e ora dall'Enav. Di conseguenza ha sviluppato una notevole specializzazione in un settore che, da un punto di vista tecnico (peculiarità degli impianti da manutenere) ed operativo (sistemi che afferiscono direttamente alla sicurezza e regolarità delle operazioni di volo), appare estremamente delicato. L'esperienza maturata negli anni ha consentito a Vitrociset di consolidare il know-how necessario per lo svolgimento del servizio in questione.
custodia e movimentazione delle parti di ricambio dell'Enav.
verrà stipulato con il Ministero dei trasporti e della navigazione e che è attualmente oggetto di esame e approfondimento, nonché alla luce della prossima trasformazione dell'Ente stesso in società per azioni.
Non risultano nei confronti della famiglia di Camillo Crociani partecipazioni o rappresentanze di società estere.
specificamente la preparazione tecnica e fornisce il supporto operativo indispensabile al personale impiegato.
Interrogazione Ostillio 5-04317
Il progetto di massima del raddoppio della linea ferroviaria Bari-Taranto, predisposto dalla IV Unità speciale dell'allora Azienda autonoma Ferrovie dello Stato, fu approvato dalla giunta regionale pugliese con delibera n. 6097 del 14 giugno 1982 e delibera n. 5456 del 10 giugno 1985.
Il progetto esecutivo prevede, in questa zona, il raddoppio mediante affiancamento del futuro binario pari all'esistente binario, ad una distanza di 4 metri fra i rispettivi assi; la distanza, dalla più vicina cavità, del binario di raddoppio, sarà dunque di circa 41 metri.
Interrogazione Tuccillo 5-05637
Attraverso un notevole sforzo organizzativo, l'Amministrazione è riuscita a reperire il personale necessario per consentire l'apertura della stazione di controllo autoveicoli di Napoli-Afragola a partire dal 10 maggio 1999.
ALLEGATO 1
Le predette azioni sono intestate a:
Finmeccanica S.p.A. (gruppo IRI) con sede in Roma, Piazza Monte Grappa, n. 4 n. 4.000.000 di azioni (pari al 10 per cento del capitale);
Ciset S.r.l. con sede a Roma, Via Sebastiano Conca, 15 n. 36.000.000 di azioni (pari al 90 per cento del capitale);
per un totale di n. 40.000.000 di azioni.
Il primo contratto stipulato tra l'AAAVTAG e Vitrociset risaliva al 1o gennaio 1989. Sin dal 1992, a più di un anno dalla scadenza contrattuale, l'AAAVTAG aveva avviato la procedura per la scelta del contraente al quale sarebbe stato affidato un nuovo contratto quinquennale. Originariamente era stato previsto un appalto concorso, poi sostituito da una licitazione privata a seguito di rilievi del collegio dei revisori, di questo Ministero e di un parere del Consiglio di Stato.
In pendenza della definizione della procedura per la stipula del nuovo contratto, l'Ente, essendo obbligato ad assicurare senza interruzioni la manutenzione e gestione tecnica continuata degli impianti di assistenza al volo, è ricorso ad ordinativi in economia per gli anni 1994 e 1995, mantenendo inalterati il capitolato e i prezzi del contratto scaduto il 31 dicembre 1993.
Con delibera 29 dicembre 1995, n. 526/AS, l'Ente ha indetto, per la stipula di un contratto quinquennale, tre gare a licitazione privata con aggiudicazione all'offerta economicamente più vantaggiosa; il bando di gara è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana ed è stata data ulteriore pubblicità mediante avvisi su due quotidiani a diffusione nazionale.
Nelle more della stipula delle gare, anche per il 1996 l'Ente è ricorso ad un ordinativo in economia a Vitrociset con un nuovo capitolato per tenere conto dell'evoluzione tecnologica.
Le tre gare hanno riguardato:
1) procedura I - servizio di manutenzione e gestione tecnico logistica degli impianti di assistenza al volo;
2) procedura II - servizio di manutenzione e conduzione dell'impiantistica di supporto ai sistemi di assistenza al volo;
3) procedura III - realizzazione di un magazzino centrale per la gestione,
Per quanto riguarda la prima gara, Vitrociset è risultata essere l'unica impresa qualificata; per la terza gara Vitrociset è risultata essere l'unica offerente. Per la seconda gara Vitrociset ha presentato l'offerta più vantaggiosa; Vitrociset, si è peraltro dichiarata disposta a ridurre ulteriormente l'offerta, in caso di aggiudicazione anche delle altre gare.
L'Enav ha allora deciso di avviare una unica procedura negoziata con Vitrociset per tutte e tre le gare, con riunificazione dei tre capitolati in uno unico ottimizzato. In data 19 dicembre 1996 è stato stipulato un ordinativo in economia per il periodo gennaio-febbraio 1997 con capitolato identico a quello del 1996.
Prima che fosse avviata con Vitrociset la procedura negoziata, è entrata in vigore la legge 21 dicembre 1996, n. 665, concernente la trasformazione dell'AAAVTAG (ora Enav) da azienda autonoma ad Ente pubblico economico. L'articolo 9, comma 2, lettera c) prevede che il Presidente dell'Enav stipuli con il Ministero dei trasporti e della navigazione, di concerto con i Ministri del tesoro e della difesa, un contratto di programma finalizzato a definire «i servizi istituzionali da svolgere in proprio e quelli da concedere in appalto o in gestione a terzi; l'Ente fino alla definizione del contratto di programma non assume impegni che vincolino l'applicazione del medesimo».
In considerazione della novità normativa l'Enav ha richiesto ai Ministri competenti alla stipula del contratto di programma una valutazione circa la compatibilità della procedura negoziata in essere con Vitrociset con l'articolo 9, comma 2 lettera c) della legge n. 665 del 1996.
Questo Ministero, con comunicazione in data 23 maggio 1997 ha ritenuto che la nuova normativa debba comunque salvaguardare la «necessità di garantire in condizioni di assoluta sicurezza la continuità del servizio di manutenzione degli impianti di assistenza al volo», ed ha ritenuto «compatibile con il vincolo normativo scaturente dal citato articolo, la prevista riduzione del periodo di vigenza del rapporto contrattuale anche fino al limite temporale di 24 mesi dall'entrata in vigore del contratto di programma al fine di consentire a codesto Ente un adeguato margine di tempo per perfezionare l'eventuale riassetto organizzativo dei propri servizi, in relazione alle clausole dello stesso contratto di programma».
Il Ministero ha inoltre riconosciuto che l'articolo 9 comma 2, lettera c) della legge n. 665 del 1996, «pur condizionando l'Enav a non assumere nelle more della definizione del contratto di programma impegni che vincolino l'applicazione del medesimo, certo non può comportare il blocco dei rapporti contrattuali indispensabili al prosieguo delle attività dell'Ente, seppure la durata degli stessi venga ad incidere temporalmente nell'ambito di vigenza del contratto di programma».
Analoghe considerazioni sono state svolte dal Ministero del tesoro con comunicazione in data 3 giugno 1997.
Nel frattempo, scaduto il 27 febbraio 1997 l'ultimo ordinativo in economia, ed essendosi rifiutata Vitrociset di sottoscriverne uno ulteriore, la manutenzione viene svolta nel contratto scaduto il 28 febbraio 1997, che consente all'Enav di imporre la prosecuzione del servizio per ragioni di pubblico interesse (sicurezza del volo).
La trattativa è pertanto proseguita, per la messa a punto delle clausole contrattuali, mentre gli uffici tecnici dell'Ente stanno provvedendo ad una revisione del capitolato tecnico, alla luce peraltro della relazione della Corte dei conti sull'attività dell'Ente, in cui si auspica una rapida definizione della problematica, nonché della relazione del 16 febbraio 1999 del Ministro del tesoro - Servizi ispettivi di finanza sulla verifica amministrativo-contabile dell'Ente stesso.
Quanto sopra premesso in relazione alla verifica della sussistenza delle condizioni per la definizione del contratto con Vitrociset sino al 3 dicembre 2001, si osserva che l'Enav dovrà comunque attivarsi per organizzarsi secondo le previsioni del contratto di programma, che
Con riferimento alle questioni di sua competenza, il Ministero delle Finanze con note del 26 marzo 1999 e del 26 aprile 1999 ha comunicato che relativamente alla situazione fiscale degli eredi di Camillo Crociani risulta che la vedova Edoarda Vesel ha presentato la dichiarazione dei redditi sino al 1992, mentre non risultano dichiarazioni da parte della due figlie Cristiana e Camilla. Nessuna di loro è in possesso di partita I.V.A.
Nei confronti della signora Edoarda Vesel è stato emesso un avviso di accertamento ai sensi dell'articolo 41 bis del decreto del Presidente della Repubblica n. 600 del 1973 per l'anno d'imposta 1986 in corrispondenza di omessa dichiarazione dei redditi da capitale.
Quanto alla situazione patrimoniale, risulta che Edoarda Vesel è rappresentante legale della Ciset Immobiliare S.r.l., costituita nel 1998, esercente attività di locazione di immobili propri, e della Ciset S.r.l. esercente attività di servizi non classificati. La signora Vesel ha partecipazione nella Immobiliare Parioli di Camillo Crociani S.a.s.
Cristiana Crociani ha partecipazione nella Società Torre Cervia S.r.l., inattiva, e nella Società immobiliare Parioli di Camillo Crociani S.a.s. In quest'ultima società partecipa anche l'altra figlia Camilla Crociani.
Quanto al collegamento fra le società menzionate nell'articolo del quotidiano milanese, dai dati disponibili risulta che la Società Crociani International B.v., società estera con amministrazione in Italia e la Società Edilizia Tortolini, attualmente inattiva, sono soci della Ciset S.r.l.
La Ciset S.r.l., unitamente a Finmeccanica S.p.A., che svolge attività di costruzione di aeromobili e di veicoli spaziali, è il principale socio della Vitrociset S.p.A. che esercita identica attività.
La Vitrociset S.p.A., a sua volta, è socio delle seguenti società:
Telemont S.r.l.;
Laboratorio Elettronico Assistenza Tecnica;
Azienda Industriale Tiburtina;
Larep Laboratori Apparati Radioelettrici di Precisione;
Cirnat S.p.A.
Considerata la complessità dei rapporti di partecipazione e di rappresentanza nelle società sopra elencate riferibili alle eredi di Camillo Crociani, la direzione regionale delle entrate per il Lazio ha impartito specifiche disposizioni ai competenti 1o e 2o Ufficio II DD e 2o Ufficio IVA di Roma al fine di individuare - per ognuno dei soggetti in questione - gli utili realizzati ed i dividendi percepiti e di valutare l'opportunità di avviare l'attività di accertamento fiscale per le annualità controllabili.
Per quanto attiene la gestione dei computer e dei sistemi di navigazione in dotazione al poligono sperimentale interforze del Salto di Quirra, il Dicastero della difesa riferisce che è stata sempre affidata alla Società Vitroselenia S.p.A. sin dal 1967, poi fusa con la Ciset S.p.A. e confluita nel 1992 nella Vitrociset S.p.A., mediante contratti stipulati in conformità delle norme di contabilità generale dello Stato, nella considerazione che l'impresa in parola ha acquisito nel tempo, per continua e prolungata esperienza, i livelli di qualità e di perfezione tecnica necessari ad assicurare l'efficienza delle apparecchiature del Poligono.
In ragione del rapporto continuativo con l'Amministrazione, la stessa impresa ha realizzato in loco una struttura che cura
Il Ministero della difesa rileva, altresì, che una interruzione della gestione dell'area dell'infrastruttura avrebbe sicuramente riflessi negativi sulla funzionalità e sulla sicurezza delle operazioni di lancio programmate sugli impegni contrattuali assunti dall'Amministrazione con i Paesi esteri, utenti del Poligono medesimo.
Riferisce, infine, che dagli atti in possesso non risulta che altre imprese abbiano avanzato domanda per fornire le attività commissionate con i contratti sopracitati; contratti che sono stati peraltro adottati nelle forme più convenienti per l'Amministrazione della difesa, senza peraltro dare luogo ad alcun problema sotto il profilo della legittimità. Gli atti negoziali in argomento infatti hanno ottenuto a suo tempo i pareri favorevoli dei competenti organi consultivi (Consiglio di Stato) nonché il visto e la registrazione da parte dell'organo di controllo (Corte dei conti).
ALLEGATO 2
A seguito di dette delibere veniva predisposta la progettazione definitiva del tracciato a doppio binario, a cura dell'associazione temporanea di imprese alla quale fu affidata, con decreti ministeriali n. 175 del 30 gennaio 1982 e n. 257 del 13 febbraio 1982, «la concessione di prestazioni integrate per la progettazione definitiva dei lavori di raddoppio e potenziamento della linea Bari-Taranto e per la progettazione esecutiva e la realizzazione delle opere occorrenti per una fase di raddoppio e potenziamento delle due tratte Bari-Gioia del Colle (Bari) e Gioia del Colle-Bellavista (Taranto)».
Il progetto definitivo fu trasmesso, successivamente, dal concessionario, a tutti i Comuni interessati dagli interventi per la necessaria verifica con gli strumenti urbanistici locali e l'adozione delle eventuali varianti ai sensi dell'articolo 1 della legge 1/78.
In particolare, con delibera di giunta regionale n. 9038 del 19 ottobre 1987, veniva approvata la variante al piano di fabbricazione del comune di Mottola, adottata con delibera del consiglio comunale del 5 agosto 1986, relativa al progetto di raddoppio e potenziamento della linea ferroviaria Bari-Taranto, nell'ambito del territorio comunale di Mottola, nel quale fra l'altro si sviluppa l'intervento di raddoppio in affiancamento della tratta Palagianello-Massafra.
Con la stessa delibera si attestava la conformità del progetto allo strumento urbanistico vigente nel comune di Mottola e veniva rilasciato il nulla osta alla realizzazione delle relative opere ferroviarie subordinatamente alle condizioni poste dalla sovrintendenza ai beni ambientali, architettonici, artistici e storici che richiedeva l'adozione di accorgimenti utili a limitare l'incidenza di opere d'arte sulle gravine e sulle lame interessate dal tracciato, nonché il ripristino, in dette aree, delle condizioni originarie, mentre non veniva fatta alcuna menzione della cripta di San Nicola.
Lo stato attuale dell'intervento vede attivato all'esercizio ferroviario le due tratte: Bitetto-Acquaviva delle Fonti e Gioia del Colle-Palagianello, mentre sono stati consegnati, all'impresa aggiudicataria del relativo appalto, i lavori relativi alla costruzione della sede ferroviaria per il doppio binario nella tratta Palagianello-Massafra.
Tali lavori consistono nella costruzione del corpo stradale ferroviario, parte in trincea e parte in rilevato, e della relative opere d'arte: tombini e ponticelli, necessari per attraversare le numerose incisioni presenti sulla superficie del terreno, denominate «gravine»; in particolare, la gravina situata in prossimità della progressiva chilometrica 88 più 538 è sede di alcune cavità presenti nell'ammasso roccioso, fra le quali la «Cripta di San Nicola», delle quali la più vicina dista circa 45 metri dall'asse del binario attualmente in esercizio.
A seguito di intese con l'amministrazione del comune di Mottola, la società Ferrovie dello Stato ha avviato una campagna di rilievi vibrometrici, al fine di misurare le vibrazioni indotte dall'attuale traffico in corrispondenza della cavità; solo il 2 per cento dei valori rilevati hanno presentato ampiezze massime delle velocità di vibrazione pari a circa 0,465 mm/sec., e cioè un settimo del valore limite di 3 mm/sec. imposto, per il tipo di struttura in esame, dalla norma DIN 4150/3 e dalla norma SN 640312, alle quali fa riferimento la norma UNI 9916 «Criteri di misura e valutazione degli effetti delle vibrazioni sugli edifici»; il restante 98 per cento dei valori rilevati ha presentato ampiezze massime non superiori a 0,4 mm/sec.
Peraltro, la realizzazione di una variante di tracciato a monte dell'attuale binario, in corrispondenza della predetta area, in sostituzione dell'attuale tratto in rettifilo lungo circa 3 chilometri, richiederebbe il rifacimento di parte del progetto di raddoppio, con l'impegno di ulteriori finanziamenti, oltre quelli già stanziati, necessari per far fronte ai maggiori oneri per espropri e per spostamento del binario attualmente in esercizio, con conseguente sensibile dilatazione dei tempi di esecuzione dell'intervento e ripercussioni sull'esercizio ferroviario con possibili attivazioni di contenziosi con i privati interessati dal nuovo esproprio.
Si deve precisare inoltre che, in corrispondenza dell'area, sede della chiesa rupestre e vincolata ai sensi della legge 1089 del 1939, il progetto non richiede alcun esproprio poiché la sede per il doppio binario sarà realizzata completamente nell'ambito della proprietà ferroviaria mediante la realizzazione di idonea opera di sostegno.
Il relativo progetto è stato illustrato durante riunioni con rappresentanti della soprintendenza per i beni ambientali, architettonici, artistici e storici della Puglia e con rappresentanti dell'Amministrazione del comune di Mottola, da tecnici delle Ferrovie dello Stato; successivamente la società ha provveto a trasmettere gli elaborati grafici costituenti la progettazione esecutiva dell'opera in questione per il parere di competenza della soprintendenza.
Su tale documentazione progettuale la soprintendenza, in data 24 settembre 1998, ha inoltrato al servizio nuovi impianti di Bari parere favorevole alla esecuzione del raddoppio, richiedendo inoltre specifiche prescrizioni - alcune delle quali peraltro già implicite nel progetto sottoposto all'approvazione - tese ad evitare i movimenti di mezzi all'interno dell'area di pertinenza della chiesa rupestre, a non produrre vibrazioni all'interno della cripta e a trasportare alla più vicina discarica il materiale di risulta delle lavorazioni per non alterare l'assetto naturale dei luoghi.
ALLEGATO 3
Presso la predetta struttura vengono effettuate operazioni tecniche sugli autoveicoli, con la contestuale apertura di uno sportello di accettazione delle richieste presentate dagli utenti ed informazioni sulle attività di competenza e le modalità di accesso ai servizi.
Il servizio, nella fase di attivazione, è assicurato - secondo l'ordinario orario di ufficio già vigente presso la sede dell'ufficio provinciale di Napoli - con la presenza di un funzionario responsabile delle operazioni della stazione controllo autoveicoli e la utilizzazione di personale tecnico, amministrativo ed operaio al fine di garantire l'inizio delle attività in parallelo alla sede ufficio provinciale di Napoli, via Argine.
Tenuto conto degli spazi esistenti è stata prevista anche l'utilizzazione della sala esami per la effettuazione di sedute di esami di teoria e di quiz nell'ambito della programmazione generale delle sedute.
Per quanto riguarda il servizio di guardiania, si fa presente, che è attivo un servizio di vigilanza prestato con le seguenti modalità:
nei giorni feriali dalle ore 17 alle ore 8 del giorno successivo;
nei giorni festivi dalle ore 17 del giorno feriale precedente i festivi alle ore 8 del giorno feriale successivo all'ultimo festivo.