Mercoledì 10 luglio 1996. - Presidenza del Presidente Maria Rita LORENZETTI.
La seduta comincia alle 8,35.
Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 1997-1999 (Doc. LVII, n. 1).
La Commissione prosegue l'esame del documento in titolo.
Maria Rita LORENZETTI, presidente, ricorda che nella seduta di ieri sei deputati si erano iscritti a parlare per dichiarazione di voto. Invita quindi quanti intendano intervenire a tale titolo ad iscriversi.
Primo GALDELLI (gruppo rifondazione comunista-progressisti), pur dando atto al relatore di aver predisposto uno schema di relazione che in parte recepisce le esigenze poste dal suo gruppo, preannuncia il voto contrario sullo stesso derivante da ragioni di carattere generale.
Tommaso FOTI (gruppo alleanza nazionale) rileva preliminarmente che la prova che le dichiarazioni di voto annunciate ieri erano un espediente per non passare al voto, si è avuta questa mattina. Da parte sua, desidera svolgere la propria dichiarazione di voto.
e che la premessa dello schema di parere contiene una valutazione di chiara natura politica, non tenendo conto della rilevanza che per il rilancio dell'economia ha il settore dei lavori pubblici, per il quale, quindi, non si propongono interventi di rilievo: ciò dimostra che la maggioranza spende l'immagine del Ministro Di Pietro in questa o quella manifestazione ma non lascia al suo Ministero quella autonomia gestionale necessaria per consentire di adottare le iniziative necessarie per il rilancio dell'economia.
Maria Rita LORENZETTI, presidente, ricordato che il regolamento prevede che le dichiarazioni di voto non possono superare i dieci minuti, invita il deputato Foti a concludere il suo intervento, essendo necessario porre in votazione lo schema di relazione entro le ore 9.
Tommaso FOTI (gruppo alleanza nazionale) manifesta insoddisfazione anche per quanto concerne le previsioni relative all'ANAS che ha bisogno di un rilancio che il documento non propone.
Nessun altro chiedendo di intervenire per dichiarazione di voto, Maria Rita LORENZETTI, presidente, avverte che porrà ora in votazione la nuova formulazione dello schema di parere predisposto dal relatore e pubblicato in allegato al Bollettino delle Giunte e delle Commissioni di martedì 9 luglio.
Anna Maria DE LUCA (gruppo forza Italia) contesta la regolarità della votazione e, quindi, del suo esito, non essendo stato consentito ad alcuni deputati di esprimere il voto cui avevano diritto.
Gianfranco SARACA (gruppo forza Italia) rileva che, in considerazione della concitazione verificatasi, che non ha reso possibile operare una verifica delle sostituzioni presentate, è opportuno annullare la votazione.
Vincenzo ZACCHEO (gruppo alleanza nazionale) riterrebbe opportuno prevedere un aggiornamento della seduta tra un paio d'ore al fine di ripetere la votazione.
Maria Rita LORENZETTI, presidente, rileva che la fase convulsa si è determinata nel momento in cui, aperta la votazione, sono entrati nell'aula della Commissione, insieme con deputati membri della stessa, deputati non membri della Commissione e non indicati nelle sostituzioni pervenutele. Per tale motivo, ha precisato che i deputati non facenti parte della Commissione - e solo costoro - non potevano partecipare al voto. Ricordato che si era in fase di votazione, e che tale fase doveva essere portata a conclusione, fa presente che aveva già verificato la regolarità di tutte le sostituzioni presentate.
In ogni caso, apprezzate le circostanze, ai sensi dell'articolo 57, comma 1, del regolamento, annulla la votazione e dispone che questa sia immediatamente ripetuta.
Vincenzo ZACCHEO (gruppo alleanza nazionale) ritiene che non ci sia stata una autentica verifica delle sostituzioni perché i deputati entrati in Aula nel corso della votazione erano in numero superiore alla consistenza dei rispettivi gruppi in questa Commissione: infatti, i gruppi di forza Italia, di alleanza nazionale e della lega nord per l'indipendeza della Padania erano già al completo e non abbisognavano, quindi, di «soccorsi».
Maria Rita LORENZETTI, presidente, ribadisce di aver verificato prima dell'apertura della fase di votazione la regolarità delle sostituzioni presentate: avviata tale fase, non possono essere ammessi a votare ulteriori deputati non membri della Commissione e non indicati come sostituti dei componenti.
Fabio CIANI (gruppo popolari e democratici-l'Ulivo) ritiene che si stia portando avanti una discussione inutile, in quanto il Presidente ha già annullato la votazione.
Maria Rita LORENZETTI, presidente, fa presente che darà ora lettura delle sostituzioni regolarmente presentate prima dell'avvio della fase delle votazioni.
Anna Maria DE LUCA (gruppo forza Italia) eccepisce il fatto che non sia stata data lettura delle sostituzioni presentate prima di procedere alla votazione e rileva che, a questo punto, dovendosi procedere ad una nuova votazione, deve essere consentita la presentazione di nuove sostituzioni.
Massimo SCALIA (gruppo misto) osserva che le sostituzioni possono essere presentate solo prima dell'apertura della fase di votazione. Non ritiene che si possano presentare nuove o ulteriori sostituzioni quando si debba procedere alla ripetizione di una votazione.
Ugo MARTINAT (gruppo alleanza nazionale) fa rilevare che il deputato Tosolini, dopo aver partecipato alla votazione, si è allontanato dall'Aula, ritenendo che la seduta fosse sospesa. Non si può, quindi, procedere ad una nuova votazione senza accettare sostituzioni.
Maria Rita LORENZETTI, presidente, ricorda che l'articolo 57, comma 1, del regolamento prevede l'immediata ripetizione di una votazione annullata, il che implica l'impossibilità di accettare nuove sostituzioni.
Alfredo ZAGATTI (gruppo sinistra democratica-l'Ulivo) rileva che si deve ora procedere, sulla base delle disposizioni regolamentari, alla ripetizione di una votazione che è stata contestata e, pertanto, annullata. Rileva quindi che anche nel suo gruppo sono assenti alcuni deputati che hanno partecipato alla prima votazione e che, ritenendo che la medesima si fosse svolta regolarmente, si sono allontanati dall'Aula.
Tommaso FOTI (gruppo alleanza nazionale) rileva che la votazione è nulla, non annullabile. Quindi, se la nullità fa ritornare alla situazione iniziale, tale situazione deve essere ristabilita in toto, permettendo di partecipare al nuovo voto a chi è presente nel momento in cui si procede allo stesso.
Vincenzo ZACCHEO (gruppo alleanza nazionale) ribadisce che, dovendosi procedere ad una nuova votazione, deve essere consentita la presentazione di altre sostituzioni.
Maria Rita LORENZETTI, presidente, sottolinea che la ripetizione della votazione ai sensi dell'articolo 57, comma 1, del regolamento, non configura una nuova fase di votazione, svolgendosi essa senza soluzione di continuità rispetto alla votazione annullata. Per essa pertanto valgono
esclusivamente le sostituzioni già utilizzate nella votazione annullata.
Alberto ACIERNO (gruppo forza Italia), rilevato che la votazione effettuata è stata dichiarata nulla, evidenzia che, essendo stato consentito ad alcuni componenti la Commissione di rientrare in aula, ora non si è in fase di votazione. Se si deve ripetere la votazione, si permetta di partecipare alla stessa ai deputati presenti in questo momento.
Maria Rita LORENZETTI, presidente, ribadisce che la fase della votazione è unica e che, quindi, sono da considerarsi valide solo le sostituzioni presentate prima dell'avvio di tale fase.
Paolo MAMMOLA (gruppo forza Italia) ribadisce che, dovendosi procedere ad una nuova votazione, devono essere accettate nuove sostituzioni.
Maria Rita LORENZETTI, presidente, ribadisce quanto in precedenza detto.
Dopo prova e controprova, la Commissione respinge lo schema di parere predisposto dal relatore.
Maria Rita LORENZETTI, presidente, comunica che si passerà ora alla votazione degli schemi di parere alternativi.
Tommaso FOTI (gruppo alleanza nazionale) ritira tutti gli schemi di parere presentati dai deputati del suo gruppo, anche a nome di questi ultimi.
Maria Rita LORENZETTI, presidente, avverte che, così stando le cose, l'esame del documento di programmazione si intende concluso con la reiezione dello schema di parere presentato dal relatore.
La seduta termina alle 9,20.
Mercoledì 10 luglio 1996. - Presidenza del Presidente Maria Rita LORENZETTI. - Intervengono i sottosegretari di Stato per il bilancio e la programmazione economica Isaia Sales e per l'industria, il commercio e l'artigianato Salvatore Ladu.
La seduta comincia alle 9,30.
Disegno di legge:
La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.
Maria Rita LORENZETTI, presidente e relatore, ricorda che nella riunione dell'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, svoltasi ieri, aveva posto la questione se esaminare o meno il decreto e che si era convenuto di non procedere a tale esame in considerazione dei tempi ristretti a disposizione. Successivamente, la Conferenza dei presidenti di gruppo ha proceduto a calendarizzare il decreto stesso all'ultimo punto dell'ordine del giorno dell'Assemblea, per la seduta di oggi, il che ha comportato la necessità di convocare la Commissione. Chiede quindi ai gruppi di esprimersi sulla volontà o
meno di esaminare il decreto, avvertendo che sono già stati presentati gli emendamenti pubblicati in allegato.
Primo GALDELLI (gruppo rifondazione comunista-progressisti), Alfredo ZAGATTI (gruppo sinistra democratica-l'Ulivo), Cesidio CASINELLI (gruppo CCD-CDU), Guido LO PORTO (gruppo alleanza nazionale), Lucio TESTA (gruppo rinnovamento italiano) e Gianfranco SARACA (gruppo forza Italia) ritengono che, essendosi già proceduto alla calendarizzazione del decreto in Assemblea, lo stesso debba essere esaminato.
Francesco FORMENTI (gruppo lega nord per l'indipendenza della Padania) rileva che si sta seguendo una procedura inusuale. Infatti, un decreto-legge dal contenuto quale quello in esame necessita di un esame approfondito e articolato. Il suo gruppo ha a tal fine già presentato alcuni emendamenti. Non essendoci i tempi per un esame di merito, e non avendo senso rimandare gli interventi alla fase dell'Assemblea, sarebbe opportuno seguire un iter normale.
Maria Rita LORENZETTI, presidente e relatore, ricordato che, essendo stato il decreto inserito all'ordine del giorno dell'Assemblea è corso l'obbligo per la Commissione di riunirsi, evidenzia che, poiché la maggior parte dei gruppi ha manifestato la propria disponibilità ad esaminare il decreto stesso, si potrebbe, ove si consenta, procedere ad un rapido esame preliminare, rinviando alla fase successiva, in Assemblea, la valutazione degli eventuali emendamenti.
Il sottosegretario Isaia SALES raccomanda la conversione del decreto, la cui urgenza è assoluta.
Guido LO PORTO (gruppo alleanza nazionale) ritiene che, così stando le cose, sia opportuno rinviare l'esame e procedere immediatamente al conferimento al relatore del mandato a riferire in Assemblea.
La Commissione concorda su tale proposta e conferisce mandato al relatore di riferire favorevolmente in Assemblea.
Maria Rita LORENZETTI, presidente, comunica che è già stata concessa l'autorizzazione a riferire oralmente. Si riserva di nominare membri del Comitato dei nove sulla base delle designazioni dei gruppi.
La seduta termina alle 9,40.
Mercoledì 10 luglio 1996. - Presidenza del Presidente Maria Rita LORENZETTI. - Intervengono i sottosegretari di Stato all'ambiente Valerio Calzolaio e ai lavori pubblici Gianni Mattioli.
La seduta comincia alle 9,45.
Maria Rita LORENZETTI, presidente, propone di procedere ad un inversione dell'ordine di esame delle interrogazioni iscritte all'ordine del giorno della seduta odierna, nel senso di esaminare preliminarmente l'interrogazione proposta dal deputato Muzio. Ciò, in ragione del fatto che il medesimo deputato sarà tra poco impegnato in una riunione del Collegio dei questori.
La Commissione consente.
5-00101 Muzio: Incidente stabilimento Lechner nel comune di Arquata Scrivia (AL) (19 giugno 1996).
Il sottosegretario Valerio CALZOLAIO, nei limiti delle competenze istituzionali del Ministero dell'ambiente e sulla base delle notizie pervenute dalla dalla Prefettura di Alessandria, comunica che nel pomeriggio del 13 giugno u.s. per cause in corso di accertamento ed oggetto di indagine da parte dell'Autorità Giudiziaria, nello stabilimento della industria chimica «Lechner» s.r.l., operante in Arquata
Scrivia loc. Rigoroso fin dal 1963, che produce adesivi e resine per l'industria delle vernici divampava un violento incendio che interessava un capannone di circa 4000 mq nel quale erano lavorati e depositati notevoli quantitativi di sostanze altamente infiammabili (vernici, solventi, mastici, ecc.) Sul posto intervenivano i vigili del fuoco del Comando Provinciale di Alessandria, coadiuvati da personale e mezzi del Comando Provinciale di Genova, unitamente a Polizia Stradale, Carabinieri, Croce Rossa Italiana, Provincia di Alessandria e USL n. 22 di Novi Ligure. Nella serata dello stesso giorno 13 giugno l'incendio veniva quasi completamente domato e gli ultimi focolai venivano spenti entro la mattinata successiva.
Per quanto concerne l'ultimo quesito posto dall'interrogazione, rileva che il titolare dell'azienda, Dr. Paolo LECHNER, ha dichiarato alla Prefettura di Alessandria di essere disposto a ricollocare lo stabilimento in zona lontana dai centri abitati e da corsi d'acqua qualora il Comune di Arquata Scrivia individui a tal fine un'area idonea. Lo stesso Dr. LECHNER, allo scopo di salvaguardare la posizione dei dieci dipendenti attualmente impiegati, ha espresso la volontà di riprendere nel frattempo l'attività dello stabilimento, assicurando l'osservanza delle prescrizioni indicate.
Rispetto al terzo quesito, precisa che la LECHNER non rientrava tra le industrie a rischio di incidente rilevante per le quali è obbligatoria la redazione dei piani di emergenza esterni ex decreto del Presidente della Repubblica 175/88 e successive modifiche, non essendo soggetta alla notifica al Ministero dell'ambiente dell'oggetto dell'attività (ai sensi dell'articolo 4), né alla dichiarazione mediante autocertificazione. Inoltre, dalla consultazione e verifica dell'elenco delle industrie a dichiarazione trasmessa dalla Regione Piemonte, è emerso che l'azienda non è nemmeno tra quelle sottoposte agli obblighi di cui all'articolo 6 del decreto succitato.
Angelo MUZIO (gruppo rifondazione comunista-progressisti), intervenendo per la replica, ringrazia per la tempestività della risposta, rilevando tuttavia come sia necessario un impegno del Ministero dell'ambiente per garantire l'interazione con le iniziative di competenza del Ministero della sanità. Non sono infatti sufficienti le indagini che lo stesso Ministero dell'ambiente ha svoto tramite la prefettura. Questo, in considerazione dell'attenzione particolare che deve essere rivolta alle aziende chimiche, soprattutto laddove esse siano situate, come nel caso di specie, vicino a falde idriche. Per quanto concerne gli interventi di competenza del Ministero della sanità, rileva che non basta, ad esempio, prevedere il divieto di consumo di frutta e verdura in un raggio spaziale limitato, senza riscontrare le ricadute che la nube tossica ha avuto, ad esempio, su altri beni di consumo. Inoltre, dovrebbe procedersi ad una indagine di carattere epidemiologico, soprattutto sull'infanzia, che più degli adulti può essere colpita. Per tali motivi, si dichiara parzialmente soddisfatto.
5-00072 Mario Pepe: Interventi SS 414 (18 giugno 1996).
Il sottosegretario Gianni MATTIOLI rileva che la S.S. 414 di "Montecalvo Irpino" si sviluppa dall'innesto con la S.S. 90/bis e la S.S. 90 in località Ariano Irpino (AV).
Mario PEPE (gruppo popolari e democratici-l'Ulivo), intervenendo per la replica, rileva che il problema della strada statale n. 414 consiste nell'eliminare alcune curve pericolose. È questo il segnale da dare all'ANAS.
(Parere alla V Commissione Bilancio).
(Seguito dell'esame ai sensi dell'articolo 118-bis del Regolamento e conclusione - Reiezione dello schema di parere favorevole con osservazioni predisposto dal relatore).
Ricordato che vari deputati del suo gruppo hanno presentato proposte di parere alternative a quella del relatore, rileva che sarebbe opportuno avere un chiarimento su quale sia lo schema di parere predisposto da quest'ultimo da prendere in considerazione, essendone ieri sera stata distribuita una nuova formulazione.
Desidera quindi evidenziare che nel documento di programmazione non sono stati ripresi gli impegni e le dichiarazioni esplicitati dal Ministro Di Pietro nel corso dell'audizione presso questa Commissione
Non appare peraltro condivisibile nella premessa dello schema di parere l'accenno al risanamento della finanza pubblica, che costituisce solo una dichiarazione di principio.
Né si vede come si possano garantire le fasce più deboli quando già nella manovrina approntata dal Governo si avverte un taglio di natura politica che coinvolge pesantemente tali fasce.
Parimenti, il documento non contiene alcun accenno alla necessità, in tema di fiscalità sulla casa, di superare l'imposta comunale sugli immobili, che rappresenta un balzello che si abbatte solo su determinate categorie di cittadini, rilevandosi quindi come inutile e iniquo. Si sarebbe auspicata una parola sul tema, se non in termini di impegno definitivo, quanto meno in termini di impegno propositivo, in considerazione del fatto che il disagio abitativo rappresenta una delle emergenze più gravi del paese.
È stato poi eluso, non sa se volontariamente, qualsiasi accenno alla necessità di dar vita ad un corretto mercato delle locazioni, non potendosi continuare a sperare in proroghe ripetute della normativa concernente l'assistenza della forza pubblica ai fini dell'esecuzione degli sfratti.
Comunica quindi che lo schema di parere del relatore risulta approvato.
Comunica quindi che le sostituzioni a lei pervenute per la votazione annullata sono le seguenti: il deputato Aprea sostituisce il deputato Scajola; il deputato De Luca sostituisce il deputato Errigo; il deputato Mammola sostituisce il deputato Stradella; il deputato Giovine sostituisce il deputato Russo; il deputato Gardiol sostituisce il deputato Turroni; il deputato De Piccoli sostituisce il deputato Cappella; il deputato Manzini sostituisce il deputato Vigni; il deputato Delmastro delle Vedove sostituisce il deputato Alemanno.
Avverte quindi che si procederà ora alla ripetezione della votazione annullata.
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 17 maggio 1996, n. 274, recante disposizioni urgenti per il risanamento dei siti industriali dell'area di Bagnoli (Approvato dal Senato) (1794).
(Parere della I, della II, della V, della X, della XI, XII Commissione e della Commissione Speciale per le politiche comunitarie).
(Esame e conclusione).
Come conseguenza dell'incendio si sviluppava una estesa nube di fumo che il vento disperdeva verso zone disabitate senza alcun danno per la popolazione.
A seguito dei controlli operati dagli esperti dell'USL e della provincia, il Sindaco di Arquata Scrivia provvedeva ad emettere immediatamente nei confronti della Società LECHNER ordinanza urgente finalizzata alla chiusura dello scarico delle vasche di decantazione, allo scopo di evitare lo sversamento nel vicino torrente Scrivia di sostanze chimiche contenute nelle acque di risulta dello spegnimento dell'incendio.
Ulteriori controlli effettuati nello stesso giorno 13 giugno e nel giorno successivo consentivano di escludere ogni conseguenza per la potabilità delle acque degli acquedotti di Novi Ligure e degli altri centri che si avvalgono dello Scrivia per l'approvvigionamento idrico.
Gli esperti della U.S.L. provvedevano inoltre in data 14 giugno ad effettuare un campionamento di ortaggi prodotti nelle vicinanze dello stabilimento LECHNER al fine di constatare eventuali depositi di particelle inquinanti a seguito delle immissioni in atmosfera, promuovendo nel contempo da parte del Sindaco di Arquata Scrivia l'emissione di ordinanza di divieto cautelativo del consumo di ortaggi e frutta prodotti nell'area circostante l'incendio.
In data 16 giugno il laboratorio di sanità pubblica della U.S.L. n. 20 di Alessandria comunicava alla U.S.L. n. 22 la non commestibilità degli ortaggi esaminati. Il Comune di Arquata manteneva pertanto in vigore l'ordinanza di divieto sopra citata, fino ad esito negativo di ulteriori analisi e/o delimitazione più puntuale dell'area interessata al fenomeno.
La U.S.L. n. 22 ha ritenuto opportuno formulare alla società LECHNER, mediante ordinanza sindacale, le seguenti prescrizioni:
1) tutto il liquame di risulta derivante dalle operazioni di raccolta acque reflue della vasca di decantazione, sino alla verifica di rispetto dei limiti di accettabilità previsti dalla tabella A) della legge 319/76 dovrà essere stoccato in azienda e smaltito solo dopo opportuna classificazione come rifiuto a cura di ditte autorizzate e con le modalità previste dalla normativa vigente;
2) tutto il materiale derivante dalla bonifica e risistemazione dell'area dell'azienda, definibile «rifiuto», dovrà essere stoccato presso l'azienda sino al suo smaltimento, solo dopo opportuna classificazione, a cura di ditte autorizzate e con le modalità previste dalla normativa vigente;
3) lo scarico delle acque reflue potrà essere attivato solo dopo averne verificato la rispondenza alla normativa vigente in materia;
4) le operazioni di ristrutturazione o ricostruzione dovranno seguire il normale iter previsto dalla normativa vigente.
Per quanto riguarda, invece, il deposito COLISA (ex ERG) avente sede in Comune di Arquata Scrivia, in località Val d'Arquata, soggetto a notifica, nel 1993 è stato predisposto dalla Prefettura il piano provvisorio di emergenza esterna, attualmente in corso di revisione.
Nel tratto compreso tra la stazione di Montecalvo Irpino ed il Comune di Ariano Irpino, la Statale in questione supera un notevole dislivello con un percorso tortuoso con numerosi tornanti e tratti di strada di notevole pendenza.
Oltre ai lavori di ordinaria manutenzione, lungo il tronco sono stati recentemente eseguiti dall'ANAS lavori di straordinaria manutenzione per il consolidamento del corpo stradale in frana, in diversi tratti; si è proceduto inoltre al rifacimento della sovrastruttura stradale, in tratti saltuari, alla regimentazione idraulica e alla realizzazione di muri di sostegno e di controripa. Dà quindi conto nello specifico di tali interventi.