Comitato parlamentare Schengen-Europol

Programma di lavoro dell'Europol per il 2000

 

L'Aja 16 novembre 1999

Pratica n.1422-18r6

1. Introduzione

Il presente documento delinea il programma di lavoro riguardo ai principali progetti e attività dell'Europol previsti per il 2000. Il documento è stato preparato tenendo conto del Piano Finanziario quinquennale, del Programma Operativo del 1999 e della valutazione dei Piani operativi del 1988.

La fase di attuazione pratica del Programma di Lavoro sarà strettamente connessa alla politica del Consiglio Europeo e del Consiglio. Inoltre il Consiglio Direttivo e il direttore dell'Europol stabiliranno le priorità e prenderanno decisioni finalizzate a garantire l'effettivo espletamento del Programma di Lavoro. Deve essere sottolineato che i suggerimenti derivanti dagli incontri dei Responsabili delle Unità Nazionali dell'Europol (HENU) e di altri esperti contribuiranno al lavoro attuale intrapreso nell'anno 2000.

Il Piano Operativo del Consiglio e della Commissione riguardante i modi migliori per attuare le disposizioni del Trattato di Amsterdam nell'area della libertà, della sicurezza e della giustizia, è stato adottato il 3 dicembre 1998 dal Consiglio e approvato dal Consiglio Europeo di Vienna. (1). Tale Piano di Azione richiede varie misure concrete, che devono essere applicate entro un periodo rispettivamente di due o cinque anni, secondo le priorità individuate. (2) Al Consiglio Europeo Straordinario di Tampere del 15 e 16 ottobre 1999, nell'ambito delle azioni finalizzate a incrementare la libertà, la sicurezza e la giustizia nell'Unione Europea, è stato affidato all'Europol un ruolo chiave nella cooperazione europea anticrimine (3). Entrambi tali eventi hanno contribuito alla creazione del presente Programma Operativo.

Sebbene sia incoraggiante che gli Stati Membri siano ricorsi in misura significativa ai servizi dell'Europol, è evidente d'altra parte che le aspettative degli ultimi anni sono state troppo grandi. Quindi, il Programma di Lavoro è stato limitato ai progetti e alle attività identificati dagli Stati Membri e dall'Europol come prioritari. E' stato anche tenuto conto della valutazione di progetti e di attività espletati nel 1997 e nel 1998.

L'Europol continuerà a utilizzare le sue risorse sulle principali organizzazioni criminali coinvolte in attività illegali che rientrano negli ambiti di competenza dell'Europol, contribuendo all'azione di applicazione delle leggi a livello europeo finalizzata alla prevenzione e lotta verso la grande criminalità internazionale.

2. Principali sviluppi per il 2000

L'anno 2000 sarà il primo anno nel quale l'organizzazione è pienamente operativa. I compiti e le funzioni previste dal Consiglio consentiranno sviluppi significativi riguardo al tipo e all'estensione del lavoro intrapreso dall'organizzazione.

Tenendo conto dell'esperienza derivante dall'applicazione di precedenti programmi di lavoro, alcune delle iniziative iniziali non saranno proseguite e altre avranno un diverso grado di priorità. Sarà condotte con gli Stati Membri interessati una valutazione regolare delle attività.

I principali sviluppi previsti sono i seguenti:

  • Rafforzare ulteriormente la cooperazione investigativa o operativa con le varie agenzie di applicazione della legge degli Stati membri, in connessione con le unità nazionali
  • L'incremento del peso operativo dell'analisi, con l'utilizzo di dossier di lavoro analitici, insieme con l'avvio di pertinenti iniziative a livello nazionale, rilancerà notevolmente l'esito delle attività dell'Europol.
  • Stabilire relazioni con Stati Terzi e con organizzazioni non europee collegate con l'Unione, anche attraverso lo scambio di dati personali e, ove appropriato, con lo scambio di Ufficiali di Collegamento, dopo aver consultato il Consiglio di Gestione dell'Europol, in conformità con gli atti pertinenti del Consiglio e con l'approvazione del Consiglio della Giustizia e degli Interni.
  • Ridefinire le procedure di programmazione, basate su di un piano strategico quinquennale e su di un programma annuale di lavoro.
  • Contribuire all'attuazione della Risoluzione del Consiglio dell'Unione Europea del 30 novembre 1998(4) sulla prevenzione della criminalità organizzata, in riferimento all'istituzione di una strategia globale.
  • Partecipare a, e sostenere, ove pertinente, i progetti dell'Unione Europea riguardanti la lotta contro la criminalità organizzata.
  • Intraprendere azioni, se necessario, rispetto all'ulteriore sviluppo e attuazione del documento CRIMORG 80(5), con l'approvazione del Consiglio Direttivo.

3. Attività e progetti anticrimine, in ordine di priorità.

Sono riportati qui di seguito i progetti e le attività previsti, a cominciare da quelli considerati prioritari in ogni settore.

3.1 Attività anticrimine generali organizzate

  • Proseguire i Dossier Analitici di Lavoro (DAL) iniziati nel 1999 e avviare se necessario nuovi DAL;
  • Intensificare la partecipazione dell'Europol nelle azioni comuni contro attività di gruppi criminali riferibili agli ambiti di competenza dell'Europol;
  • Facilitare ed incoraggiare lo scambio di informazioni e di risultati di indagine attraverso la rete ELO;
  • Sviluppare ulteriormente i parametri di indagine, focalizzandosi sul rafforzamento della raccolta dei dati, dei metodi di lavoro e di prodotti e risultati orientati all'utente. Sarà data un'attenzione particolare allo sviluppo di modelli simili a livello nazionale, per evitare di duplicare gli sforzi per l'avvio delle indagini e preparando un modello di conduzione delle indagini ben strutturato;
  • Sviluppare nei nuovi settori di competenza (contraffazione di valuta e di altri mezzi di pagamento) metodi di lavoro interni e un'efficace cooperazione internazionale, soprattutto per ciò che riguarda la cooperazione operativa;
  • Sviluppare ulteriormente l'approccio del Centro di Preminenza;
  • Produrre il rapporto annuale sulla criminalità organizzata, identificando i principali settori della criminalità organizzata e i gruppi criminali coinvolti,
  • Intensificare il sostegno degli Stati Membri nella lotta alla criminalità organizzata dell'Europa dell'est, in particolare tramite analisi strategiche e operative che utilizzino i Dossier Analitici di Lavoro;
  • Porre un accento particolare nella valutazione dell'uso distorto delle tecnologie da parte della criminalità organizzata internazionale e contribuire al riesame della metodologia;
  • Continuare, insieme con la Commissione Europea, lo "Studio sulla Prevenzione della Criminalità organizzata", e stilare un rapporto al riguardo al Consiglio dell'Unione Europea;
  • Continuare e finalizzare l'attività sul "Progetto di controllo marittimo" per incrementare l'utilizzo dei controlli marittimi e stimolare la cooperazione tra forze di polizia e dogane in tale ambito.

3.2 Progetti e attività in settori specifici della criminalità

3.2.1 Traffico illecito di droghe

  • Sviluppare i progetti relativi alla Cocaina Latino Americana, attraverso lo scambio di informazioni relative all'abbinamento di numeri telefonici (progetto Cocaphone), e un progetto finalizzato ad identificare le organizzazioni criminali latino-americane attraverso i loro corrieri;
  • Sviluppare ulteriormente progetti operativi a sostegno degli sforzi degli Stati Membri per contrastare il traffico di droga perpetrato da organizzazioni criminali di provenienza albanese /Yugoslava.
  • Proseguire il progetto relativo al traffico di droga da parte di famiglie della criminalità turca, includendo aspetti sia strategici sia operativi;
  • Sostenere gli Stati Membri nella lotta contro le attività connesse alla droga di organizzazioni criminali cinesi, sviluppando e avviando progetti operativi;
  • Incrementare il sistema di raccolta dati sui sequestri di ecstasy e sulle immagini delle pasticche di ecstasy (Progetto Logo), e distribuire un catalogo aggiornato in tutti gli Stati Membri;
  • Definire lo sviluppo di un sistema balistico e chimico di individuazione delle droghe sintetiche, ivi inclusa la raccolta e diffusione di dati e informazioni tramite le ENU dei vari Stati Membri.
  • Aggiornare un manuale sulla produzione di droga da distribuire negli Stati Membri, per l'utilizzo nelle operazioni di applicazione della legge contro laboratori clandestini;
  • Organizzare un corso di formazione dell'Unione Europea per l'addestramento nel combattimento dei laboratori di droghe sintetiche,
  • Sviluppare una risposta attiva contro i gruppi di criminalità organizzata coinvolti nel traffico di hashish nell'Unione Europea;
  • Produrre un manuale aggiornato sulla coltivazione di droghe da distribuire negli Stati Membri come strumento di sostegno per le indagini sulla coltivazione domestica di cannabis;
  • Raccogliere e distribuire informazioni sulle nuove droghe sintetiche, in connessione con l'EMCDDA(6), nel contesto del sistema di primo intervento;
  • Produrre un rapporto aggiornato sulla situazione generale, contenente anche informazioni sui vari livelli della criminalità organizzata, la produzione domestica e la coltivazione, le statistiche sulle dimensioni del fenomeno droga e valutazioni sugli aspetti economici del commercio di droghe, come base per i futuri sviluppi dell'unione europea in tale settore della criminalità;
  • Incrementare il sistema di raccolta dati sui sequestri di cocaina e le varie forme di produzione e diffusione di cocaina (Progetto Cocaina Logo), e distribuire un catalogo aggiornato negli Stati Membri (7)
  • Partecipare ai dibattiti e ai negoziati e contribuire alla stesura del Piano Operativo di Panama sulle Droghe, approvato nel giugno 1999 al Summit di Rio de Janeiro dei Capi di Stato e di Governo dei Paesi dell'America Latina, dei Caraibi e dell'Unione Europea.

3.2.2 Traffici riguardanti esseri umani

  • Agevolare la lotta e lo smantellamento di reti di traffico di esseri umani (per sfruttamento sessuale) e della pornografia riguardante minori;
  • Informare le agenzie di applicazione delle leggi degli Stati Membri sulle tendenze, le modalità operative e le organizzazioni criminali, distribuendo regolarmente un Bollettino Informativo sul traffico di esseri umani;
  • Completare e aggiornare il rapporto dell'Unione Europea sul traffico di esseri umani provenienti dall'Europa centrale e orientale e destinati alla prostituzione, al fine di identificare obiettivi operativi e consentire alle agenzie nazionali di applicazione delle leggi degli Stati partecipanti di contrastare le principali attività criminali;
  • Organizzare un corso di formazione dell'Europol sulla pornografia riguardante minori;
  • Produrre un rapporto aggiornato sulla situazione generale nell'Unione Europea come base per decisioni strategiche sulle priorità, gli emendamenti di leggi e stanziamento di risorse da parte di governi, parlamenti, responsabili degli organismi giuridici e di polizia e per l'avvio di indagini e di misure di controllo;

3.2.3 Crimini riguardanti organizzazioni per l'immigrazione clandestina

  • Continuare il progetto riguardante le organizzazioni per l'immigrazione illegale, riguardante la regione del Kosovo e dell'Albania, anche con l'istituzione di un dossier operativo;
  • Continuare il progetto sull'immigrazione illegale riguardante l'Iraq e i paesi vicini. Il progetto dovrà includere l'apertura di un dossier operativo in stretta cooperazione con gli Stati Membri e la Commissione Europea, ed anche con la Norvegia e l'Islanda, tramite la Danimarca (Membri della Forza di Intervento di Schengen);
  • Sostenere altre indagini e misure di controllo da parte di organismi competenti degli Stati Membri, al fine di combattere le organizzazioni più attive nel settore dell'immigrazione illegale;
  • Distribuire un bollettino sulle organizzazioni di immigrazione clandestina per fornire agli Stati Membri e alla Commissione Europea informazioni sulle modalità operative, le rotte dell'immigrazione etc;
  • Produrre un rapporto aggiornato sulla situazione generale per identificare le maggiori organizzazioni criminali in tale ambito, come base per futuri sviluppi operativi:

3.2.4 Traffico illecito di veicoli

  • Dare sostegno operativo coordinando lo scambio di informazioni e fornendo sostegno analitico;
  • Proseguire il progetto "Auto di Seconda Mano" (controlli sistematici per un certo periodo di auto di seconda mano presentate per la registrazione), tenendo conto delle esperienze delle attività del 1999;
  • Distribuire bollettini di informazione a cadenza regolare;
  • Studiare la possibilità di utilizzare la Banca Dati delle Auto Rubate del SIS al fine di fornire assistenza operativa e di produrre informazioni e statistiche (per accedere ai dati statistici, alle nuove modalità operative, alla cronologia dei furti e dei luoghi di destinazione),
  • Continuare ad assistere il Gruppo di Lavoro Europeo per la Cooperazione delle polizie, riguardo ai sistemi utilizzati per il recupero del veicolo rubato;
  • Preparare un rapporto sulla situazione generale, come base per futuri sviluppi operativi(8).
  • Garantire il proseguimento della traduzione del Catalogo per l'Identificazione dei Veicoli a Motore.

3.2.5 Terrorismo

  • Sostenere gli Stati Membri nelle indagini offrendo sostegno analitico, ad esempio istituendo Dossier Analitici di Lavoro sull'antiterrorismo, come richiesto dagli Stati Membri, e offrendo consulenze specifiche;
  • Incoraggiare gli Stati Membri a utilizzare le strutture dell'Europol per lo scambio di informazioni sull'antiterrorismo;
  • Gestire le competenze del Repertorio dell'Unione Europea sull'Antiterrorismo;
  • Stabilire, mantenere e facilitare l'accesso al Glossario dei Gruppi Terroristici da parte delle autorità competenti nel caso di indagini e operazioni;
  • Mantenere e facilitare l'accesso ad un repertorio riguardante la suddivisione delle responsabilità dell'antiterrorismo a livello nazionale, al fine di promuovere la reciproca integrazione operativa;
  • Produrre specifici rapporti analitici riguardanti i gruppi terroristici e il loro modus operandi;
  • Selezionare materiale non vincolato sul terrorismo per la diffusione negli Stati Membri, in conformità con le richieste degli Stati stessi;
  • Mantenere e facilitare l'accesso alla legislazione riguardante il terrorismo in vigore presso gli Stati Membri e gli altri Stati pertinenti, così come convenzioni e accordi internazionali;
  • Produrre rapporti periodici sulla situazione e le linee di tendenza del terrorismo, sulla base delle informazioni fornite dagli Stati Membri.
  • Intraprendere progetti di ricerca particolari su fenomeni specifici di terrorismo, in base a richieste degli Stati Membri.

3.2.6 Criminalità finanziaria (Riciclaggio di denaro, falsificazione di denaro e di altri mezzi di pagamento)

  • Sostenere indagini ad ampio raggio su falsificazione di denaro e di altri mezzi di pagamento.
  • Preparare, insieme ad esperti provenienti dai vari Stati Membri e alla Commissione Europea, le attività dell'Europol nel settore della falsificazione di denaro, ivi inclusa la valuta "EURO", nonché le attività dell'Europol nel settore della falsificazione di altri mezzi di pagamento, incluse le frodi connesse con le carte di credito;
  • Sostenere l'applicazione delle conclusioni e delle raccomandazioni contenute nello studio dei risultati delle misure anti-riciclaggio nei vari Stati;
  • Organizzare un incontro internazionale sul riciclaggio di denaro, al fine di avviare iniziative di applicazione delle leggi - ad esempio identificare nuove modalità operative, avviare la condivisione delle entrate a livello internazionale e garantire la migliore pratica per le indagini;
  • Partecipare, ove pertinente, alle attività riguardanti i progetti sul riciclaggio di denaro nei programmi dell'Unione Europea TACIS e PHARE;
  • Contribuire alle operazioni di allargamento del mandato dell'Europol nel settore del riciclaggio di denaro (9).
  • Sostenere la creazione di una banca dati internazionale riguardo alle transazioni sospette(10).

3.3 Sostegno operativo

  • Sviluppare una politica generale sugli obiettivi, i metodi e le priorità che l'Europol deve adottare nel suo fornire sostegno operativo agli Stati membri;
  • Sviluppare competenze nelle nuove tecnologie e metodologie, e agevolare il lavoro della squadra tecnica e di sostegno operativo fornendo i necessari strumenti tecnici;
  • Aggiornare la documentazione delle pratiche e delle procedure (supervisione dell'UE);
  • Aggiornare e produrre un manuale sulle spedizioni controllate;
  • Facilitare l'accesso delle unità operative alla strumentazione hardware per indagini particolari;
  • Fornire uno studio sulle migliori pratiche relative al sostegno tecnico speciale;
  • Sostenere il Gruppo Anticrimine Multidisciplinare nel suo lavoro preparatorio sul Programma di Protezione dei Testimoni, a condizione che il Consiglio Direttivo approvi uno studio di fattibilità su tale argomento;

4. Analisi della criminalità e documentazione consultabile

4.1 Analisi

  • L'Europol realizzerà un'analisi strategica e operativa, sulla base di informazioni provenienti dagli Stati membri e da altre fonti e tramite accordi con Stati terzi; tale analisi comprenderà anche il trattamento di dati personali, al fine di identificare le organizzazioni criminali, le reti operative e i gruppi criminali che possono costituire in futuro una minaccia per l'EU. Questo consentirà agli Stati Membri di preparare lo sviluppo di azioni future.

Le attività comprenderanno:

  • Fornire consulenza analitica agli Stati Membri, garantendo la funzionalità degli strumenti analitici, ivi incluso il sistema di analisi temporaneo, definire le procedure per il trattamento di informazioni, distribuendo le linee guida analitiche in tutte le lingue degli Stati Membri e organizzando conferenze aggiuntive al riguardo, se possibile insieme ad altre organizzazioni degli Stati Membri;
  • Incrementare il funzionamento interno delle procedure analitiche e degli standards in tutti gli aspetti del lavoro, in particolare per ciò che riguarda i Dossier Analitici di Lavoro (DAL).
  • Proseguire lo sviluppo di speciali corsi basati sull'analisi, a livello dell'UE, ponendo l'accento sulla formazione dei formatori;
  • Organizzare l'accoglienza di un numero selezionato di personale degli Stati Membri da formare nell'utilizzo delle tecniche analitiche nel settore dell'applicazione della legge;
  • Sviluppare ulteriormente, in accordo con il Consiglio Direttivo, la cooperazione analitica con la Commissione Europea e le Organizzazioni terze (ICPO/Interpol, Schengen, WCO) e i paesi terzi (soprattutto i paesi candidati ad entrare nella UE).
  • Identificare nuovi settori dell'attività e della consulenza analitica, per la diffusione presso gli Stati Membri.

4.2 Fonti consultabili

Fornire un servizio di alta qualità a tutto il personale dell'Europol, secondo le loro necessità, riguardo alle informazioni regolari e specifiche derivanti da fonti commerciali e da fonti consultabili, basandosi su materiale sia stampato che elettronico. Tra i mezzi disponibili, il servizio elettronico sarà esteso su richiesta alle unità nazionali dell'Europol, ai governi e agli organismi di applicazione della legge nell'Unione Europea, alle organizzazioni correlate, e ad un numero limitato di altre agenzie o istituzioni accademiche o di ricerca.

  • Fornire un sostegno informativo sulle fonti consultabili con pacchetti sviluppati secondo determinati modelli di domanda, costruiti sulla base delle analisi strategiche e operative svolte dalle unità di analisi;
  • Fornire informazioni specifiche sulle fonti consultabili ai vari progetti;
  • Sviluppare l'utilizzo effettivo delle risorse di fonti consultabili, con rappresentanti di settori specifici dell'Europol.

5. Servizi tecnologici

5.1 Tecnologia dell'informazione e della comunicazione (TIC)

La finalità dell'Europol è di fornire un servizio di alta qualità a tutto il personale per ciò che riguarda la tecnologia dell'informazione e della comunicazione (TIC).

  • Le principali attività saranno: Servizio Assistenza ; installazione di equipaggiamenti per i nuovi utenti; fornitura di formazione sulla TIC; gestione giornaliera della rete; forniture secondo le procedure pubbliche; pianificazione degli aggiornamenti a Microsoft Windows 2000.
  • Il sistema di informazione sarà un impegno fondamentale. Il lavoro con una compagnia esterna su Step 1 (configurazione e modalità) avrà inizio nel gennaio 2000. Nel corso dell'anno una prova di utilizzo sarà consegnata insieme alle proposte per Step 2 (sviluppo e applicazione);
  • I preparativi finali per una Rete Virtuale delle Voci Private che garantisca sicurezza saranno completati nel primi mesi del 2000, e saranno seguiti dall'applicazione effettiva. Il lavoro preliminare per i dati della RVVP saranno iniziati nella seconda metà dell'anno.
  • Una conseguenza diretta della RVVP che avrà un certo numero di applicazioni sarà un forte incremento nel 2201 del Servizio di Assistenza e dei sostegni richiesti dalle unità nazionali dell'Europol. Verrà avviato uno studio nel corso del 2000 su come gestire nel modo migliore tali chiamate di richiesta e fornire un livello soddisfacente di servizio a tutti gli utenti.
  • Il Sistema di Analisi (Eurint) avrà una serie di incrementi per tenere conto dell'evoluzione dei bisogni degli utenti. Il Sistema di Collegamento (InfoEx) sarà ulteriormente sviluppato per migliorarne la funzionalità interna e per estendere la struttura alle unità nazionali dell'Europol.
  • Rispetto alle applicazione interne come la gestione del personale, la gestione finanziaria e quella della documentazione, sarà compiuto uno sforzo significativo verso l'automazione delle procedure. Ciò faciliterà i compiti amministrativi e garantirà la corretta gestione di documenti in conformità con le direttive generali.
  • Gli aspetti fondamentali del TIC relativi al Manuale della Sicurezza saranno completati entro il 2000.

5.2 Ricerca e sviluppo

Verranno focalizzati i nuovi sviluppi tecnologici pertinenti al mandato dell'Europol.

  • L'Europol contribuirà alle richieste degli utenti e al coordinamento di tali richieste, in conformità al progetto di ricerca SENSUS di gestione dei linguaggi promosso dall'EC (che dovrebbe terminare nel settembre 2000).
  • L'Europol prevede di prendere parte ad un nuovo progetto (creato dall'EC in conformità al 5° Ordinamento Strutturale, a partire dalla metà del 2000), finalizzato a risolvere i problemi attuali di stoccaggio di dati eterogenei in un contesto pluri-organizzativo, pluri-linguistico, in particolare per ciò che riguarda le difficoltà di passare da un testo libero ad un testo strutturato e vice versa. L'Europol esaminerà soprattutto gli aspetti della questione relativi alle esigenze degli utenti.
  • Nella misura consentita dalle attuali risorse, l'Europol offrirà consulenza sullo sviluppo delle tecnologie nel trattamento avanzato delle informazioni, sulle tecnologie del linguaggio, sulla sicurezza nel TIC, sull'intelligenza artificiale e sull'utilizzo fraudolento delle tecnologie.

6. Risorse e sicurezza

6.1 Personale

  • Gestione dell'amministrazione dei salari, della previdenza sociale, dei dossier del personale dell'Europol.
  • In conformità con il budget per il 2000, immettere nuovo personale proveniente dall'Eu e riempire i posti vacanti;
  • Integrare il nuovo personale in stretta cooperazione con le autorità nazionali competenti;
  • Preparare le modifiche dei regolamenti interni riguardanti il personale e dei Regolamenti dello Staff.

6.2 Formazione

  • Fornire formazione presso la Sede Generale dell'Europol per i funzionari dell'Europol (per i nuovi assunti e per lo staff selezionato per incarichi avanzati, ivi compresa la formazione formatori) e, quando necessario, per lo staff dei Paesi membri. Gli specialisti dell'Europol faciliteranno anche la formazione nei paesi dell'UE laddove vi sia necessità.
  • Aggiornare la formazione (analisi; linguaggi; gestione; gestione interculturale; corsi specializzati per corsi specifici per tutti i dipartimenti);
  • Organizzare un quadro di accoglienza per consentire a personale selezionato proveniente dagli Stati membri di ricevere formazione, ad esempio nelle tecniche di ricerca analitiche e di documentazione ed utilizzo delle fonti , entro un contesto di applicazione delle leggi:

6.3 Aspetti finanziari

  • Attuare il budget previsto per il 2000 per l'Europol, in stretto coordinamento con il Controllore Finanziario e il Comitato Congiunto di Verifica;
  • Attuare e sviluppare il nuovo sistema finanziario e le previsioni di bilancio dell'Europol alla luce delle prime esperienze del 1999;
  • Attuare il nuovo regolamento finanziario dell'Europol e continuare lo sviluppo delle necessarie normative e procedure;
  • Sviluppare un sistema e le procedure per la gestione delle risorse monetarie;
  • Aggiornare l'applicazione del sistema pensionistico dell'Europol e le norme previste in caso di incidenti sul lavoro, di invalidità, di morte etc di membri dello staff, nonché la gestione della disoccupazione di ex membri dello staff.

6.4 Servizi generali

  • Tenendo conto dei previsti ampliamenti del personale nei prossimi anni, continuare a pianificare, in consultazione con le autorità danesi, le estensioni possibili delle sedi e impianti dell'Europol;
  • Mantenere gli impianti in uno stato confacente all'evoluzione dei bisogni dell'organizzazione;
  • Provvedere a regolari approvvigionamenti di mobilio e di altri equipaggiamenti e suppellettili.

6.5 Conferenze, Viaggi e Trasferimenti

  • Offrire un servizio di accoglienza per incontri e conferenze organizzate presso l'Europol, così come per le riunioni del Comitato di Gestione.
  • Fornire sostegno amministrativo ai viaggi di servizio per conto dell'Europol di personale dello staff e di funzionari di collegamento;
  • Facilitare l'arrivo di nuovo personale dell'Europol e di funzionari di collegamento e dei loro familiari;
  • Mantenere i servizi di ristorazione e di catering;

6.6 Sicurezza

  • Attuare tutte le misure relative alla sicurezza determinate da normative sulla segretezza, il manuale sulla sicurezza, il sistema di sicurezza dei sistemi informatici e la politica generale di gestione della rete;
  • Sviluppare e applicare la concezione generale della sicurezza per la sede dell'Europol, le abitazioni del personale dell'Europol e i membri dello staff in relazione alle nuove minacce;
  • Rielaborare e modificare la concezione della sicurezza per far fronte alle dimensioni crescenti del lavoro, tramite una serie di incontri interni e esterni e secondo i cambiamenti della situazione esterna della sicurezza;
  • Sviluppare un programma di richieste relative al mantenimento della sicurezza, nel caso dell'estensione degli impianti dell'Europol a sedi esterne a quella attuale nel 2000 o 2001, in conseguenza dell'aumento del personale;

7. Direzione

7.1 Affari centrali

  • Mantenere l'archivio centrale dell'Europol;
  • Mantenere i correnti siti intranet, fornendo la migliore informazione possibile e un flusso di informazioni per la documentazione pertinente;
  • Creare un collegamento con i WG dell'Unione Europea, GS del Consiglio, Il Consiglio di Amministrazione dell'Europol, gli HENU, l'Organismo Congiunto di Supervisione, il Comitato Congiunto di Verifica e il Centro di Traduzione dell'Unione Europea (CdT) a Lussemburgo.

7.2 Pianificazione strategica e commerciale

Al fine di dare pieno sostegno alla Direzione nella pianificazione a breve e a lungo termine, l'Unità di Pianificazione coordinerà un sistema integrato di pianificazione per l'intera organizzazione, che comprenda le seguenti priorità:

  • Mantenere e sviluppare una politica globale riguardo alla pianificazione delle attività;
  • Applicare il processo di pianificazione;
  • Fornire servizi di coordinamento per le valutazioni da attuare
  • Esaminare gli interventi esterni, e quando questi possono essere importanti per l'Europol, garantire che essi siano adeguatamente presi in considerazione nel processo di pianificazione.

7.3 Relazioni esterne

  • Mantenere una politica efficiente e flessibile di relazioni esterne, che garantisca un'utilizzazione ottimale della struttura nel settore dell'applicazione della legge, e promuovere la conoscenza pubblica della missione dell'Europol.
  • Fornire pubblicazioni, presentazioni e attivare prestazioni per l'Europol.
  • Sviluppare la pagina web interna dell'Europol, per diffondere l'informazione pubblica;
  • Rispondere alle richieste informative sul funzionamento di base della struttura;
  • Coordinare visite, incontri e conferenze ad alto livello.

7.4 Affari legali

  • Fornire sostegno al Consiglio Direttivo e altri fora nello sviluppo (o emendamento) delle normative dell'Europol;
  • Sviluppare ulteriori regolamenti interni, anche riguardo alla protezione e alla sicurezza dei dati, all'applicazione delle normative sulla segretezza, e sulle questione che riguardano la gestione dello staff e delle risorse finanziarie;
  • Sostenere la ratifica di accordi formali con Paesi e Organismi Terzi;
  • Fornire sostegno legale nello sviluppo e nelle fasi di approvvigionamento del TECS;
  • Monitorare le questioni di protezioni dei dati comunicate all'Europol da organismi terzi o che risultino da analisi condotte dall'Europol (Art. 15 paragrafo 1(2) e Convenzione Europol.

 

7.5 Segretariato del Consiglio Direttivo

Al fine di garantire il funzionamento efficiente del Consiglio Direttivo, il Segretariato del Consiglio Direttivo avrà le seguenti priorità:

  • Fornire sostengo e consulenza al Consiglio Direttivo e ai suoi sottogruppi costitutivi - in particolare prendendo parte attivamente alla preparazione e allo svolgimento degli incontri del Consiglio Direttivo e dei sottogruppi - ad esempio preparando l'agenda degli incontri, monitorando e preparando la documentazione, favorendo il proseguimento delle attività successive agli incontri etc,
  • Fornire sostegno e consulenza specifici alla Presidenza del Consiglio Direttivo, così come alla Direzione dell'Europol, ad esempio dando consulenze sui temi specifici da discutere nel Consiglio Direttivo e nei suoi sottogruppi, facilitando la gestione della corrispondenza relativa al Consiglio Direttivo etc;
  • Contribuire a, e favorire, una relazione costruttiva con l'Ente di Supervisione, il Revisore Finanziario, la Commissione Finanziaria, la Commissione di verifica e le loro segreterie.

 

NOTE

1. Unione Europea. Il Consiglio. Piano Operativo del Consiglio e della Commissione sui modi attuare le disposizioni del Trattato di Amsterdam riguardanti la libertà, la sicurezza e la giustizia, 4 dicembre 1998 (doc.13844/Jai).

2. Il Trattato di Amsterdam è entrato in vigore il 1° maggio del 1999. Così, in effetti, le date di scadenza sono rispettivamente il 1° maggio del 2001 (per il periodo di due anni) e il 1° maggio 2004 (per il periodo di cinque anni).

3. Unione Europea, Consiglio Europeo, Conclusioni della Presidenza. Consiglio Europeo straordinario di Tampere, 15 e 16 ottobre 1999. Tampere (Finlandia) art.45: Europol ha avuto un ruolo chiave nel sostenere la prevenzione, l'analisi e l'investigazione nell'azione unitaria di prevenzione del crimine.

4. Unione Europea. Il Consiglio. Risoluzione del Consiglio sulla prevenzione della criminalità organizzata con riferimento all'istituzione di una strategia globale anticrimine. CRIMORG 80, dossier n.13172/98, 30 novembre 1998.

5. Centro di Monitoraggio Europeo sulle Droghe e le Tossicodipendenze.

6. Unione Europea, Il Consiglio, Prevenzione e Controllo della Criminalità Organizzata: una strategia dell'Unione Europea per l'inizio del nuovo millennio, Gruppo di Lavoro Multidisciplinare sulla Criminalità Organizzata (MDG).

7. In seguito ad emendamenti al budget tale attività potrebbe essere posposta o rinviata.

8. In seguito ad emendamenti al budget tale attività potrebbe essere rinviata.

9. Conclusioni della Presidenza a Tampere (vedi anche nota 3). Art.56: Il Consiglio Europeo invita il consiglio ad estendere le competenze dell'Europol nell'ambito della lotta al riciclaggio di denaro, senza tenere conto del crimine che è all'origine del processo di riciclaggio.

10. Soggetto alla decisione del Consiglio, rif. CRIMORG 101: Unione Europea, Il Consiglio, Bozza di decisione riguardante gli accordi per la cooperazione tra le Unità di Informazione Finanziaria degli Stati Membri riguardo allo scambio di informazioni, 6 ottobre 1999.

 

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