Comitato parlamentare Schengen-Europol

Programma di lavoro dell'Europol per il 1999

 
  1. Introduzione
  2. Il presente documento illustra il programma di lavoro dell'Europol per il 1999 conformemente all'articolo 10 delle disposizioni regolamentari del consiglio di amministrazione. In tale contesto, sono stati presi nella debita considerazione i pareri, le decisioni e le priorità degli ultimi semestri di gestione dell'UE, dei gruppi di lavoro del terzo pilastro e dei capi delle unità nazionali dell'Europol.

    In seguito alla ratifica della convenzione da parte degli Stati membri, l'Europol sarà operativo nel 1999. Ne possono conseguire numerosi sviluppi, ivi compreso un ampliamento delle competenze dell'Europol onde includere il terrorismo, la falsificazione di denaro e la pedopornografia.

    La priorità principale sarà quella di stabilire dei rapporti con paesi terzi e con le organizzazioni internazionali conformemente alle decisioni del Consiglio GAI (Giustizia e Affari interni).

    La funzione essenziale dell'Europol è quella di sostenere le autorità competenti degli Stati membri per quanto concerne lo scambio e l'analisi delle informazioni e dell'intelligence relative alla criminalità organizzata transnazionale che opera nell'Unione europea. Tale ruolo è descritto nei criteri del modello di intelligence e compare in numerosi progetti e piani di attività.

    I mezzi saranno concentrati sui principali gruppi criminali che fanno parte della criminalità organizzata affinché gli Stati membri ne traggano il massimo vantaggio. Una determinazione accurata delle priorità consentirà di abbinare attività e livelli dei mezzi stanziati.

    La modifica dello status giuridico dell'Europol influenzerà significativamente il tipo e la portata del suo lavoro nonché i suoi rapporti con le autorità competenti degli Stati membri, e comporterà anche delle implicazioni per quanto concerne la struttura dell'organizzazione. Le decisioni emerse dal Trattato di Amsterdam, in particolare dall'articolo 30, avranno altresì un impatto importante nei prossimi anni sui futuri obiettivi dell'Europol. I rapporti tra il primo e il terzo pilastro dovranno essere chiariti a livello politico allo scopo di fissare competenze e responsabilità.

  3. Rassegna del 1998

          Attività

Oltre alla droga, le priorità principali per il 1998 riguardavano il riciclaggio di denaro, la tratta di esseri umani nonché il coordinamento tecnico e tattico tra le autorità competenti degli Stati membri. Nel corso dell'anno e in stretta cooperazione nell'ambito degli accordi di Schengen, le iniziative volte a lottare contro la pedopornografia sono diventate prioritarie in seguito alla preoccupazione destata a livello politico da tale fenomeno.

L'intensità delle informazioni scambiate tra gli Stati membri tramite la rete degli ufficiali di collegamento Europol (UCE) è aumentata significativamente anche sotto il profilo del dettaglio.

L'UDE ha sviluppato alcune importanti iniziative onde preparare l'avvio delle attività dell'Europol. Tra quest'ultime si annoverano l'elaborazione di un modello di intelligence con un'impostazione strategica e progettuale orientata alla lotta contro la criminalità organizzata, gli orientamenti analitici, la conclusione della seconda fase del progetto TECS e lo sviluppo di un sistema di analisi provvisorio. È stato creato un gruppo responsabile di progetti in materia di terrorismo allo scopo di pianificare le future attività dell'Europol in tale settore.

Come in passato, l'UDE ha anche collaborato con il gruppo di lavoro Europol ed altri di livello superiore partecipando all'elaborazione dei regolamenti nell'ambito della Convenzione Europol ed ha iniziato a dar vita alle strutture interne tecniche e organizzative necessarie alla fase post-ratifica.

         Risorse

    L'uso di progetti e piani di attività si è rivelato uno strumento efficace per il monitoraggio delle attività dell'UDE nonché per la gestione delle risorse finanziarie e del personale.

    Per il 1998, il bilancio comune dell'UDE è pari a 6,72 milioni di ecu, mentre quello relativo al progetto TECS ammonta a 3,26 milioni di ecu.

    Al 25 agosto 1998, il personale dell'UDE era composto da 153 persone, 41 delle quali sono ufficiali di collegamento.

     

  1. Sviluppi generali

I principali sviluppi previsti nel 1999 sono:

  • la creazione di un ufficio per l'intelligence e le conoscenze specialistiche derivato dalla precedente Sezione settori criminali che rientrano nel mandato unitamente all'osservanza del modello di intelligence da parte dell'Europol e di alcuni, se non della totalità, degli Stati membri;
  • l'applicazione delle regole previste per i rapporti con i paesi terzi e con organizzazioni, quali l'ICPO/Interpol (Organizzazione internazionale della polizia criminale) e l'OMD (Organizzazione mondiale doganale), e l'agevolazione di tale iniziativa creando un ufficio Europol per convogliare le comunicazioni e la cooperazione con suddetti partner; - conformemente all'accordo di massima del Consiglio del mese di maggio, è stato creato un gruppo responsabile di progetti in materia di terrorismo. A decorrere dal 1 gennaio 1999 avrà inizio la fase di avvio delle attività nel settore. L'appendice A descrive dettagliatamente le funzioni e le priorità dell'Europol in tale settore sulla base dello studio di fattibilità, del lavoro svolto dal gruppo incaricato dei progetti e dei risultati della riunione degli esperti del 27-28 ottobre 1998. Si prevede inoltre che le competenze dell'Europol saranno estese anche alla falsificazione di banconote e di mezzi di pagamento (euro, carte di credito e carte bancarie), anche se per ora non sono state programmate attività in questo campo e non sono stati stanziati fondi in bilancio a tale proposito;
  • appoggiare e partecipare adeguatamente, le attività dell'UE (quali ad es. i programmi Phare, Falcone, Tacis, Oisin e Stop) destinate ad integrare gli sforzi degli Stati membri e di paesi terzi nella lotta contro la criminalità organizzata. Saranno appoggiate, essenzialmente per le questioni di competenza dell'Europol, le attività dei vari fori del terzo pilastro, nonché altre attività dell'UE per la lotta alla criminalità organizzata (ad es. la Commissione europea (UCLAF), il Gruppo orizzontale);
  • migliorare le procedure di pianificazione del lavoro sulla base di un piano strategico quinquennale, delle valutazioni dei risultati raggiunti nell'anno precedente, di un programma di lavoro annuale nonché di progetti o piani di attività relativi a singole iniziative, tenendo conto del parere degli HENU, dei gruppi di lavoro specializzati del terzo pilastro e dell'accordo formale degli organi competenti dell'Europol.
  1. Obiettivi per il 1999

    Gli obiettivi per il 1999 sono riportati qui appresso conformemente agli orientamenti dell'articolo 3 della convenzione. I fondi necessari per il 1999 sono indicati nell'allegato B, mentre una sintesi generale del fabbisogno a medio termine figura nell'allegato C (la sintesi realizzata dall'Europol, lascia impregiudicata la decisione del consiglio di amministrazione relativa al piano finanziario quinquennale).

    In stretta collaborazione con gli HENU verrà inoltre messo a punto un meccanismo di determinazione delle priorità per la pianificazione delle attività dell'Europol che interessano gli Stati membri. Le attività programmate per il 1999 saranno quindi precisate in ordine di priorità e, nel loro ulteriore sviluppo, si terrà debitamente conto delle attività di altri organismi (ad esempio l'Interpol), al fine di evitare il sovrapporsi di iniziative.

          Scambio di informazioni

Uno scambio reciproco ed efficace di informazioni tra l'Europol e gli Stati membri, che garantisca rapidità, sicurezza, qualità e affidabilità, è un requisito essenziale e rappresenta tuttora una delle priorità principali nei progetti dell'Europol. Si prevede che l'ampliamento delle competenze dell'Europol possa implicare un aumento del numero di ufficiali di collegamento. Varie misure sono state previste allo scopo di ottenere ulteriori miglioramenti:

  • creazione e mantenimento di collegamenti efficaci tra l'Europol, le unità nazionali, gli ufficiali di collegamento che consentano, di instradare le informazioni relative a indagini e operazioni tramite la rete delle unità nazionali e degli UCE. Le autorità competenti degli Stati membri saranno costantemente stimolate a fornire e scambiare informazioni con l'Europol per dare il migliore impulso ai progetti operativi e di intelligence. Sarà fatto il possibile per garantire che le informazioni scambiate (ivi comprese richieste e risposte) siano di eccellente qualità e riguardino gravi forme di criminalità organizzata;
  • ulteriore sviluppo della procedura di valutazione della qualità delle funzioni dell'Europol e delle unità nazionali dell'Europol;
  • attuazione tempestiva degli elementi chiave del progetto TECS, come sottolineato al punto 4.5.

         Raccolta e analisi dell'informazione e dell'intelligence

L'Europol effettuerà analisi operative e strategiche in base all'intelligence (inclusi i dati personali) fornita dagli Stati membri e da altre fonti, allo scopo di identificare le reti criminali più pericolose in vista di future azioni di pubblica sicurezza.

Le attività comprenderanno:

  • un migliore supporto analitico e specialistico per gli Stati membri. Tale scopo sarà conseguito tramite un ulteriore miglioramento del modello di intelligence e della sua applicazione negli Stati membri e nell'Europol. Saranno inoltre forniti agli Stati membri gli strumenti di base per agevolare la cooperazione analitica garantendo la funzionalità del sistema provvisorio e organizzando il funzionamento interno al fine di realizzare procedure e norme per la creazione di archivi di lavoro per fini di analisi;
  • la promozione, d'accordo con il consiglio di amministrazione, dell'ulteriore sviluppo della cooperazione analitica con organizzazioni terze (ICPO/Interpol, Schengen, la Commissione europea (UCLAF) e l'OMD) nonché con paesi terzi (in primo luogo con i paesi candidati all'adesione all'UE);
  • la fornitura, per quanto concerne le informazioni di pubblico accesso, di documenti cartacei e dati informatici provenienti da fonti commerciali o da altre fonti a tutto il personale dell'Europol, secondo le sue esigenze, sia sistematicamente che sporadicamente. Nell'ambito dei mezzi disponibili e su richiesta, il servizio elettronico sarà esteso alle unità nazionali dell'Europol, ai governi e alle autorità competenti degli Stati membri dell'UE, alle organizzazioni connesse, nonché ad un numero limitato di altri organismi e istituti accademici o di ricerca. Un servizio Intranet sarà mantenuto per garantire che le informazioni più comunemente richieste e quelle sovente aggiornate siano sempre rapidamente disponibili per l'Europol;
  • il mantenimento di un sito web (Internet) dell'Europol onde rendere nota al pubblico l'attività dell'organizzazione;
  • l'assistenza agli Stati membri nella realizzazione di una struttura comune per la raccolta, la classificazione e la valutazione dei dati;
  • l'ulteriore messa a punto di una procedura di valutazione della qualità per l'esame dei risultati delle analisi operative.

         Notifica agli Stati membri di informazioni e di elementi di connessione tra reati

La funzione principale dell'Europol è quella di agevolare lo scambio di informazioni, compresi i risultati delle analisi, ottenute tramite la rete degli UCE o provenienti da altre fonti.

Le attività previste che rientrano nell'ambito della strategia basata su progetti, saranno le seguenti:

  • collaborare con gli Stati membri nella lotta contro i gruppi criminali organizzati dell'Europa orientale attivi nell'Unione europea individuati come una preoccupante minaccia nella relazione sulla criminalità organizzata nel 1997 e in altre conferenze internazionali, e fornire sostegno alla Finlandia nella preparazione di una conferenza organizzata sotto la sua presidenza (da confermare);
  • a seguito della relazione sulla criminalità organizzata del 1997, effettuare un'analisi strategica e sostenere gli Stati membri nella lotta contro attività connesse al traffico di droga svolto da organizzazioni criminali asiatiche attive nell'Unione europea e prevedere un seguito operativo;
  • proseguire la relazione 1997 sulle attività di organizzazioni criminali di etnia albanese-iugoslava che interessano l'Unione europea e realizzare i relativi progetti operativi;
  • sviluppare progetti operativi specifici relativi alla cocaina di provenienza latino-americana;
  • proseguire a livello sia strategico che operativo il progetto sul traffico di droga facente capo a famiglie criminali turche;
  • raccogliere e divulgare le informazioni relative alle nuove droghe sintetiche, in collaborazione con l'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, nell'ambito del sistema tempestivo di allarme;
  • analizzare la tratta a fini di prostituzione di esseri umani provenienti dai paesi dell'Europa centrale e orientale e selezionare gli obiettivi per iniziare e sostenere indagini comuni volte a lottare contro i principali gruppi criminali responsabili;
  • elaborare un adeguato sistema di comunicazione tra gli Stati membri di dati relativi ai sequestri di sostanze nucleari oggetto di traffico illecito.

          Collaborazione nelle indagini

Un'importante funzione dell'Europol è quella di collaborare, se del caso, alle indagini svolte dagli Stati membri. Nell'ambito di tale compito sono previste le seguenti attività:

  • su richiesta degli Stati membri, sostenere le indagini internazionali che interessino almeno due Stati membri e rientrino nelle competenze dell'Europol;
  • se necessario, partecipare regolarmente a riunioni con i gruppi investigativi al fine di individuare i punti critici e trovare soluzioni per una collaborazione rapida ed efficace da parte dell'Europol;
  • ampliare e migliorare il repertorio dei centri di eccellenza e favorire in ogni occasione una più ampia utilizzazione del suddetto repertorio;
  • aggiornare i due manuali "Prassi e tecniche operative relative a problematiche in materia di droga nell'UE" e "Manuale UE sulle consegne controllate", fornendone un riassunto nelle 11 lingue ufficiali alle autorità competenti degli Stati membri;
  • in stretta collaborazione con gli Stati membri e nel rispetto totale della riservatezza, avviare uno studio relativo ai contatti con gli informatori a livello dell'UE;
  • sviluppare ulteriormente il sistema di banca dati relativa ai sequestri di ecstasy e alle immagini delle pastiglie di ecstasy (progetto LOGO) e distribuire un catalogo aggiornato in tutti gli Stati membri;
  • in stretta cooperazione con gli altri organi e organizzazioni attivi nell'UE (ad es. Schengen), l'Europol appoggerà le autorità competenti degli Stati membri nelle indagini congiunte su vasta scala nonché nella messa in atto di misure di controllo volte a lottare contro le reti più attive di immigrazione clandestina, quali quelle dedite al trasporto clandestino di curdi;
  • sviluppare ulteriormente il sistema di analisi della caratteristiche chimiche, ivi compresa la raccolta e la diffusione di dati ed informazioni tramite le unità nazionali negli Stati membri;
  • appoggiare iniziative per lo sviluppo di un sistema di indicatori di purezza delle droghe, includendone un compendio nella relazione annuale sulla situazione in materia di droga nell'UE;
  • partecipare all'organizzazione di iniziative e fornire analisi e competenze necessarie per lottare contro le transazioni finanziarie illecite effettuate da specifici gruppi criminali (come ad es. i gruppi latino-americani e quelli dell'Europa orientale).

          Manutenzione di un sistema computerizzato

Per quanto concerne la tecnologia dell'informazione, il personale dell'Europol e delle unità nazionali potrà fruire in base alle sue esigenze di un servizio di alta qualità. Ciò implica la fornitura delle attrezzature e delle infrastrutture idonee, nonché del software e delle applicazioni specifiche e la collaborazione costante per il perseguimento degli obiettivi illustrati nel presente programma di lavoro. In particolare, previo accordo del Consiglio di amministrazione e a seconda della disponibilità di fondi:

  • i collegamenti relativi alle comunicazioni cifrate tra gli Stati membri e l'Europol saranno portati al livello necessario onde garantire una gestione sicura del carico di lavoro della nuova organizzazione in termini tanto di fonia (telefoni) quanto di dati (e-mail e accesso alle banche dati);
  • saranno installati i primi componenti del sistema informatizzato descritto nella convenzione Europol;
  • l'attuale sistema Info-Ex (Collegamento) sarà esteso alle unità nazionali dell'Europol. Ciò consentirà agli Stati membri di utilizzare il sistema per comunicare con i rispettivi ufficiali di collegamento;
  • saranno applicate le prescrizioni previste dalla normativa sulla segretezza e dal manuale sulla sicurezza in materia di tecnologia dell'informazione;
  • a seconda delle necessità e delle richieste, i codici del software saranno messi a disposizione, degli ufficiali di collegamento e delle unità nazionali dell'Europol, garantendo in tale modo il livello necessario di sicurezza per lo scambio di dati tra sedi diverse;
  • saranno sviluppate e migliorate alcune applicazioni interne a sostegno di progetti operativi;
  • saranno forniti appoggio e consulenza per i lavori preliminari relativi ai nuovi sistemi informatici e di banche dati (quali quelli per la protezione contro la contraffazione dell'euro);
  • sarà proseguita la partecipazione allo sviluppo di progetti di sostegno linguistico e analitico finanziati dall'UE, quali i progetti Aventinus e Sensus.

         Sviluppo di studi e di consulenza specialistici

  • L'Europol svilupperà competenze in materia di nuove tecnologie e di metodi per lottare contro la criminalità organizzata internazionale, ampliando il gruppo di sostegno operativo e tecnico formato nel 1998. L'obiettivo è quello di offrire su scala comunitaria un ampio sostegno alle operazioni multilaterali, fornendo esperti competenti e orientamenti su tecniche specifiche. Sarà indispensabile aggiornare costantemente le conoscenze e le capacità del gruppo, affinché l'armonizzazione dei metodi e la compatibilità delle attrezzature tecniche diventino un elemento principale nella lotta contro la criminalità organizzata nell'UE;
  • sarà analizzata la crescente utilizzazione dell'alta tecnologia da parte della criminalità organizzata, al fine di sviluppare competenze specialistiche, individuare tecniche ed attrezzature, stabilire collegamenti e avviare lo scambio di informazioni con le autorità competenti degli Stati membri e i centri di eccellenza;
  • sarà aggiornato un manuale sulla produzione di droghe da distribuire agli Stati membri a sostegno delle operazioni delle forze di polizia contro i laboratori clandestini;
  • sarà aggiornato un manuale sulla coltivazione di droghe da distribuire agli Stati membri a sostegno delle indagini sulla produzione domestica di droga, in particolare di canapa indiana coltivata in serra;
  • sarà proseguito uno studio dei metodi e delle tecniche di polizia scientifica più efficaci per lottare contro la tratta di esseri umani, mentre si provvederà all'aggiornamento del manuale sulle migliori prassi (connesso con il manuale Interpol);
  • sarà organizzato un seminario internazionale sul riciclaggio di denaro.

          Relazioni sulla situazione generale

L'Europol elaborerà:

  • una relazione sulla criminalità organizzata per individuare le principali aree di criminalità organizzata ed i gruppi criminali ivi presenti, fornendo raccomandazioni destinate a sostenere le attività e i programmi degli Stati membri;
  • una relazione generale aggiornata sul traffico di droga, contenente informazioni sui livelli di criminalità organizzata, sulla produzione e coltivazione all'interno dell'UE, statistiche sui sequestri di stupefacenti e tabelle dei prezzi delle droghe, quale base per future azioni dell'UE in tale settore di criminalità;
  • una relazione generale aggiornata sulla situazione della tratta di esseri umani, quale base per future azioni dell'UE in questo campo;
  • una relazione generale aggiornata sull'immigrazione clandestina allo scopo di individuare le principali organizzazioni criminali in tale settore, quale base per i futuri sviluppi operativi;
  • una valutazione generale aggiornata dei rischi derivanti dal traffico illecito di sostanze nucleari e radioattive;
  • una relazione generale aggiornata sul traffico illecito di autoveicoli, quale base per i futuri sviluppi operativi;
  • relazioni annuali e ad hoc concernenti i risultati delle indagini sul riciclaggio di denaro e un giornale elettronico (bullettin board) per diffondere le informazioni sull'applicazione delle leggi relative al riciclaggio di denaro. Un giornale elettronico sulle reti di immigrazione clandestina al fine di fornire agli Stati membri le informazioni sul modus operandi, sugli itinerari, ecc.

Assistenza agli Stati membri L'Europol:

  • stimolerà negli Stati membri lo sviluppo di banche dati compatibili sui bambini scomparsi;
  • preparerà una struttura comune per le relazioni nazionali sull'immigrazione clandestina;
  • si adopererà per un accordo comune a livello comunitario sulla raccolta, la classificazione e la valutazione dei dati che consenta di ottenere statistiche, relazioni e documenti standardizzati (il traffico illecito di autoveicoli, sarà considerato altamente prioritario);
  • indicherà i metodi di prevenzione della criminalità in ogni settore di competenza. In tale ambito, secondo quando stabilito dal gruppo pluridisciplinare, è prevista la partecipazione, assieme alla Commissione, ad una iniziativa comune, a seguito della quale verrà messa a punto una relazione per la fine dell'anno 2000 (risoluzione del Consiglio del 30 settembre 19987 CRIMORG 110).

Formazione

L'Europol:

  • provvederà alla formazione dei suoi funzionari e, se necessario, anche del personale degli Stati membri presso la sua sede. Ove se ne ravvisasse la necessità, gli specialisti dell'Europol provvederanno inoltre ad agevolare la formazione nei paesi dell'UE;
  • organizzerà un corso di formazione sulla tratta di esseri umani;
  • organizzerà, durante la Presidenza tedesca, una conferenza sull'analisi congiuntamente al BKA (da confermare);
  • continuerà a organizzare corsi specifici su base analitica a livello dell'UE;
  • organizzerà corsi interni per consentire ad un numero limitato di funzionari degli Stati membri di conseguire una formazione in materia di tecniche di ricerca analitiche e di tecniche di ricerca documentaria e delle fonti accessibili nel contesto dell'applicazione della legge.

Questioni giuridiche

  • Concordare procedure e norme con l'autorità di controllo comune per quanto concerne la protezione e la sicurezza dei dati;
  • sviluppare ulteriori disposizioni regolamentari interne comprendenti la protezione e la sicurezza dei dati, regolamenti d'applicazione relativi alla riservatezza, al personale e alle questioni finanziarie;
  • collaborare permanentemente con il consiglio di amministrazione e con altri fori del terzo pilastro per quanto concerne lo sviluppo (o la modifica) dei regolamenti Europol;
  • fornire consulenza giuridica nelle fasi di sviluppo e di appalto di TECS.

Amministrazione e collaborazione

Nel 1999, oltre all'ordinaria amministrazione, l'organizzazione dovrà svolgere un compito particolare onde garantire un'armonica transizione all'Europol, assicurare altresì un avvio ottimale delle attività di quest'ultimo e preparare nuove attività derivanti dall'ampliamento delle competenze dell'Europol. L'accordo sulla sede, per quanto concerne l'alloggiamento dell'Europol, sarà realizzato in stretta collaborazione con le autorità competenti dello Stato membro ospitante.

Personale

  • Attuare per l'Europol i sistemi di retribuzione e di sicurezza sociale;
  • introdurre un sistema Europol di gestione del personale tenendo debito conto della sicurezza del personale;
  • applicare tutte le disposizioni regolamentari e le misure dettagliate previste dallo statuto del personale e suoi allegati;
  • stipulare, conformemente allo statuto del personale, i contratti di assunzione all'Europol per i posti offerti ai dipendenti dell'UDE;
  • assumere in tutti gli Stati dell'UE l'ulteriore personale necessario per l'inizio delle attività dell'Europol conformemente al limite di 7,5 mesi riconosciuto per il periodo medio di assunzione ed organizzare la formazione iniziale in sede per il suddetto personale;
  • preparare l'applicazione delle regole previste in caso di infortuni sul lavoro, invalidità, decesso ecc. del personale, nonché disoccupazione degli ex-dipendenti;
  • assistere i nuovi dipendenti nelle operazioni di trasloco, trasferimento e integrazione amministrativa e sociale all'Aia.

Finanze

  • Applicare il nuovo sistema finanziario dell'Europol contemporaneamente all'inizio del suo primo esercizio di bilancio annuale completo;
  • applicare i nuovi regolamenti finanziari dell'Europol;
  • versare le retribuzioni ai dipendenti Europol tenendo conto di tutte le detrazioni e indennità previste;
  • dare avvio al sistema pensionistico dell'Europol.

Conferenze e viaggi

  • Offrire una piattaforma per lo scambio di opinioni e di esperienze tra le autorità competenti degli Stati membri organizzando conferenze su questioni strategiche, operative e tecniche;
  • collaborare nella preparazione e nell'organizzazione delle riunioni del consiglio di amministrazione e dell'autorità di controllo comune, se tenute all'Aia, compresa la gestione delle spese di viaggio delle delegazioni di questi due organi.

Sicurezza

  • Mettere in atto tutte le misure di sicurezza previste dalle disposizioni regolamentari sulla riservatezza, dal manuale di sicurezza, dalle disposizioni di sicurezza relative al sistema informatico e dalla politica di gestione della rete;
  • effettuare la revisione delle misure di sicurezza interne ed esterne conseguenti all'adozione dei nuovi statuti del personale dell'Europol e degli ufficiali di collegamento, nonché all'estensione delle competenze dell'Europol al controterrorismo in collaborazione con le autorità olandesi competenti e con il gruppo responsabile di progetti contro il terrorismo;
  • elaborare un manuale di sicurezza per l'utente e piani d'emergenza per gravi incidenti in materia di sicurezza;
  • promuovere, tramite il coordinatore della sicurezza in veste di presidente del comitato di sicurezza, la redazione del regolamento interno di suddetto comitato ed organizzarne le riunioni.
  1. Conclusioni

L'avvio delle attività dell'Europol nel 1999 permetterà di sfruttare il lavoro di preparazione intrapreso per creare i meccanismi e l'ambiente necessari a garantire un'efficace collaborazione tra le autorità competenti degli Stati membri nella lotta contro la criminalità organizzata transnazionale. L'Europol sarà al centro di una strategia europea coordinata contro suddetta criminalità e proseguirà e svilupperà il lavoro iniziato in tale settore dal suo predecessore, l'Unità droga Europol.

L'Europol dispone dei fondamenti giuridici per conferire la massima efficacia al suo operato, grazie alla possibilità di memorizzare dati personali, a condizioni molto rigorose, a scopo di analisi. La capacità di stabilire rapporti ufficiali con paesi e organizzazioni terzi costituirà altresì un elemento fondamentale per ottimizzare le sue risorse.

Il personale supplementare sarà assunto nel corso dell'anno e occorrerà un certo tempo di formazione perchè diventi pienamente operativo. Sarà quindi improbabile che l'Europol possa perseguire appieno tutti gli obiettivi prefissati per tale periodo. Sarà necessario un accordo per pianificare le carriere del personale, la tecnologia e la struttura organizzativa in armonia con gli Stati membri.

L'ampliamento delle competenze dell'Europol implica la disponibilità di fondi adeguati, altrimenti non sarà possibile portare a termine tutto il lavoro progettato per i settori esistenti.

Dati recenti hanno dimostrato che i casi di intervento e i progetti strategici diventano sempre più complessi e perciò sarà necessario far sempre più sovente ricorso all'Europol specie in quest'anno iniziale. È ovvio che la qualità dell'interazione tra gli Stati membri e l'Europol sarà importante e a tale scopo sono state avviate iniziative per controllare ed ottimizzare questo servizio.

 

APPENDICE A

Impegno dell'Europol in attività antiterroristiche nel 1999

  1. Elementi del problema
  2. Il trattato di Maastricht del 1992 e la convenzione Europol del 1995 assegnano all'Europol il compito di operare nel settore dell'antiterrorismo.

    Nella sessione del maggio 1998, il Consiglio "Giustizia e Affari interni" ha convenuto che le attività dell'Europol nel settore dovranno tendenzialmente avere inizio il 1º gennaio 1999 o quanto prima dopo tale data. Ha inoltre convenuto di creare senza indugi un Gruppo preparatorio incaricato di preparare il terreno.

    Il Gruppo preparatorio ha iniziato a costituirsi in giugno ed è attualmente composto da dieci membri, incaricati su base volontaria da otto Stati membri (6 membri incaricati rispettivamente da Danimarca, Francia, Germania, Irlanda, Italia e Svezia, due dalla Spagna e due dal Regno Unito).

    Il primo compito svolto dal Gruppo è stata l'elaborazione di un piano del progetto, contenente un elenco delle priorità per i prossimi mesi ed un esame delle implicazioni finanziarie. Il Gruppo ha quindi proceduto alla redazione di una relazione sull'esatta funzione che l'Europol potrebbe svolgere riguardo all'antiterrorismo. Un progetto di tale relazione è stato presentato agli Stati membri in una riunione di esperti in materia di terrorismo tenutasi in ottobre e la versione messa a punto sulla scorta delle osservazioni degli esperti deve essere approvata dal consiglio di amministrazione dell'Europol e dal Consiglio.

    La relazione prevede che il gruppo preparatorio rimanga in funzione per dare attuazione alle idee in essa contenute a decorrere dal 1º gennaio 1999.

  3. Attività antiterroristiche nel 1999

È previsto che l'Europol svolga sin dall'inizio, secondo un approccio articolato in più fasi, i seguenti compiti specifici:

  • promozione dello scambio di informazioni concernenti il terrorismo tramite la rete degli UCE e delle unità nazionali;
  • eventuale creazione di una prima serie di archivi di lavoro a fini di analisi secondo le esigenze specifiche degli Stati membri e su loro iniziativa;
  • creazione di un archivio centrale contenente la legislazione in materia di terrorismo degli Stati membri e di altri Stati interessati al fenomeno;
  • assunzione della responsabilità della gestione del repertorio delle competenze nel settore dell'antiterrorismo (documento dei centri di eccellenza precedentemente gestito dalla Presidenza per conto del Gruppo "Terrorismo" nell'ambito del terzo pilastro);
  • creazione di un glossario relativo ai gruppi terroristici.
  • Resta inteso che in un secondo tempo l'Europol inizierà a svolgere altri compiti, concernenti ad esempio la divulgazione di materiale di pubblico accesso e di relazioni analitiche. A tal fine è previsto che il Gruppo di esperti si riunisca nuovamente nel corso del primo semestre dell'anno prossimo per esaminare gli sviluppi e stilare una relazione sull'andamento dei lavori da presentare al Consiglio "Giustizia e Affari interni" nella sessione del giugno 1999.

indice dei documenti di interesse

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