Comitato parlamentare Schengen-Europol

Relazione al Parlamento
sull’attuazione della Convenzione EUROPOL
per l'anno 1998

(Legge 23 marzo 1998 n. 93- art. 6)

EUROPOL

La Convenzione istitutiva di EUROPOL, firmata dai 15 Stati dell’Unione Europea il 26 luglio 1995 e ratificata dall’Italia con la legge n. 93 del 23 marzo 1998, è entrata in vigore il 10 ottobre 1998 (come normativamente previsto, due mesi dopo la ratifica depositata dall’ultimo Paese, il Belgio).

Tale data ha rappresentato quindi la tappa fondamentale per l’evoluzione dell’organismo di cooperazione europea di polizia.

Tuttavia, affinché EUROPOL possa iniziare a svolgere in pieno la propria attività, è necessaria l’entrata in vigore di tutti gli atti previsti nell’art.45 paragrafo 4 della Convenzione istitutiva.

Alla data del giugno u.s. soltanto due dei predetti atti non erano ancora entrati in vigore e, precisamente, il Protocollo sui Privilegi e le Immunità di EUROPOL e alcuni accordi bilaterali tra il Regno dei Paesi Bassi ed i singoli Stati membri relativo ai privilegi e le immunità degli ufficiali di collegamento.

Il Protocollo entrerà in vigore il 1 luglio 1999, cioè il primo giorno del secondo mese successivo alla notifica del compimento delle procedure richieste dalle norme nazionali per l’adozione da parte dello Stato membro che ottemperi per ultimo a detta formalità, cioè l’Italia.

Com’è noto, il disegno di legge di ratifica del Protocollo è stato approvato in via definitiva dal Senato lo scorso 26 maggio e la notifica è stata effettuata il 31 maggio successivo al Segretario Generale del Consiglio dell’Unione Europea.

Resta da perfezionare, e ciò si auspica avvenga entro il mese di giugno, lo scambio delle ultime "note di intesa" tra il Regno dei Paesi Bassi ed alcuni Stati membri, tra cui l'Italia, che lo ha firmato il 22 marzo u.s.

Si spera, pertanto, che EUROPOL possa iniziare le attività dal prossimo 1° luglio.

Le sfere di competenza attribuite ad EUROPOL dalla Convenzione riguardano il traffico degli stupefacenti, del materiale nucleare e radioattivo, degli autoveicoli di provenienza furtiva, l’immigrazione clandestina e la tratta degli esseri umani.

Per questa ultima attività criminale, il mandato di EUROPOL, a seguito della decisione del Consiglio GAI del 3 dicembre 1998, è stato esteso anche al contrasto dei reati relativi alla "produzione, vendita e distribuzione di materiale pornografico infantile".

EUROPOL è altresì competente per i reati di riciclaggio di denaro collegati alle sopra elencate attività criminali, nonché per i reati, preparatori, strumentali o conseguenti ad esse "connessi".

A decorrere dallo scorso 1° gennaio, sempre con decisione del Consiglio GAI del 3 dicembre 1998, è stato altresì esteso il mandato di EUROPOL ai reati in materia di terrorismo, come in Convenzione descritto.

A tale scopo è in fase avanzata l’attività di un apposito gruppo di studio, costituito presso la sede de L’Aia con la partecipazione anche di due funzionari italiani, per la pianificazione delle attività e di specifici progetti di analisi.

Il Consiglio GAI del dicembre 1998, con riferimento al Trattato di Amsterdam, ha anche previsto, ai sensi dell’art.2 della Convenzione, l’ampliamento delle aree di competenza di EUROPOL alla falsificazione monetaria, con particolare riferimento all’Euro, e degli strumenti di pagamento.

A tal fine è in via di costituzione presso la sede de L’Aia, con la partecipazione volontaria dei Paesi Membri, un gruppo di lavoro "Project Team" con lo scopo di studiare gli strumenti e le modalità per realizzare il più efficacemente possibile tale nuova attività, in sinergia con gli altri Organismi comunitari interessati, quali I’UCLAF (Ufficio Centrale Lotta anti Frode della Commissione dell'Unione Europea) e la Banca Centrale Europea.

 

UNITA' NAZIONALE ITALIANA

Sin dal 21 febbraio 1996, in attesa della ratifica della Convenzione e facendo riferimento anche all’azione comune adottata dal Consiglio GAI del 10 marzo 1995, è stata costituita con Decreto Interministeriale, presso gli Uffici del Vice Capo della Polizia-Direttore Centrale della Polizia Criminale, l’Unità Nazionale Europol, espressamente prevista nell’art. 4 della Convenzione quale unico organo di collegamento tra i "Servizi Nazionali di polizia" ed EUROPOL per lo scambio delle informazioni nelle materie di competenza di tale Organismo comunitario.

A tal fine è stata prevista una preliminare assegnazione all’Unità Nazionale di personale proveniente dalle tre principali Forze di polizia (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza) nonché dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga e dalla Direzione Investigativa Antimafia.

Al momento l’organico dell’Unità Nazionale è costituito da:

• un direttore;

• 3 Funzionari/Ufficiali (uno per ogni Forza di polizia);

• 5 Ispettori/Sottufficiali (uno per ciascun Referente);

• 2 Agenti della Polizia di Stato (addetti alla segreteria/autisti).

La direzione dell’Unità Nazionale è assegnata per un periodo di tre anni a rotazione ad un Primo Dirigente della Polizia di Stato e ad un Ufficiale di grado equivalente dell’Arma dei Carabinieri o della Guardia di Finanza.

Il primo triennio è stato svolto da un Dirigente della Polizia di Stato ed ora si è in fase di avvicendamento con un Colonnello dell’Arma dei Carabinieri.

In considerazione della prevedibile dinamica evolutiva dell’attività di EUROPOL, e quindi dell’Unità Nazionale, nonché della necessità di assicurare il massimo della sinergia informativa ai fini operativi nel complesso settore della cooperazione internazionale di polizia, è stato previsto nel ricordato Decreto che un Consigliere ministeriale-aggiunto presso la Direzione Centrale di Polizia Criminale assicuri il coordinamento tra S.I.RE.N.E., operante nel quadro dell’accordo di Schengen, e l’U.N.E.

In particolare, in questa ottica di armonizzazione e maggiore efficacia dell’azione della polizia italiana in campo internazionale, onde evitare qualsiasi rischio di sovrapposizione o dispersione tra le varie istanze nazionali operative, si è previsto che tale funzione di coordinamento venga svolta dal Direttore del Servizio Interpol, organismo che nell’ambito della Direzione Centrale di Polizia Criminale già opera con la partecipazione di rappresentanti delle altre Forze di polizia.

Nell’Unità Nazionale sono, inoltre, organicamente inquadrati anche gli Ufficiali di collegamento (attualmente tre, uno per ogni Forza di polizia) distaccati ed operanti presso la sede di EUROPOL a L’Aia, che assicurano, ai sensi dell’art.5 della Convenzione Istitutiva, lo scambio di informazioni tra l’Unità Nazionale, gli ufficiali di collegamento degli altri Paesi e la direzione di EUROPOL.

L’Unità Nazionale ha di fatto avviato la propria attività dopo l’emanazione di un’apposita circolare del Capo della Polizia del 30 dicembre 1996, dei compiti e delle funzioni del nuovo Ufficio.

Per lo svolgimento delle attività dell’Unità Nazionale EUROPOL, sono stati individuati quali "Servizi nazionali di polizia competenti per la prevenzione e la lotta contro la criminalità", ai sensi dell’art.2 della Convenzione, i seguenti Referenti Nazionali:

- la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga;
- il Comando Generale della Guardia di Finanza - II Reparto;
- il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri - II Reparto;
- il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato;
- la Direzione Investigativa Antimafia Reparto.

I citati Referenti Nazionali attivano l’Unità Nazionale EUROPOL o vengono da questa interessati, sulla base delle direttive del 21 gennaio 1992 del Consiglio Generale per la Lotta alla Criminalità Organizzata e quelle del 26 marzo 1998 del Ministro dell’Interno, in tema di coordinamento delle Forze di polizia e di maggiore efficacia delle attività informative e di sicurezza nel settore della lotta alla criminalità organizzata.

Tali direttive sono basate sul "principio della reciprocità informativa", inteso come reciproco scambio di informazioni in funzione di una più completa ed omogenea disponibilità per tutti delle stesse, integrato dal "principio della circolarità informativa", secondo cui l’Unità Nazionale nell’assegnare e distribuire le richieste di informazioni provenienti da EUROPOL, pur incaricando per "competenza" un Referente sulla base dell’assegnazione delle materie ad uno specifico Corpo di polizia specializzato, ne informa "per conoscenza" gli altri.

A ciascuno dei Referenti Nazionali come sopra indicati è stata assegnata "in via principale ma non esclusiva" un'area criminale di competenza specifica come di seguito indicato: -

• al Corpo della Guardia di Finanza il riciclaggio connesso alle aree criminali di competenza di EUROPOL;

• all’Arma dei Carabinieri il traffico di materiale radioattivo e nucleare;

• alla Polizia di Stato gli autoveicoli rubati, l’immigrazione clandestina e la tratta degli esseri umani, nella più estesa accezione sopra ricordata;

• alla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga il traffico degli stupefacenti;

• alla Direzione Investigativa Antimafia le eventuali connessioni con la criminalità di stampo mafioso.

L’Unità Nazionale EUROPOL è dotata di strumenti informatici che le consentono da una parte di accedere alla Banca Dati delle Forze di polizia e dall’altra di scambiare le informazioni in tempo reale ed in forma telematica con la struttura centrale di EUROPOL ed i Referenti Nazionali.

La caratteristica di EUROPOL è infatti quella di operare attraverso complessi, rapidi e sicuri sistemi di comunicazione che consentono sia di velocizzare lo scambio delle notizie attraverso il sistema della posta elettronica, sia di analizzare - a livello strategico e tattico - nell’ambito di specifici archivi di lavoro, le informazioni disponibili.

Attualmente l’Unità Nazionale è collegata via e-mail con EUROPOL attraverso gli Ufficiali di collegamento, nonché con i Referenti Nazionali.

Lo stesso sistema telematico, attraverso undici computer (di cui uno dedicato separatamente al collegamento con la banca dati di polizia), mette in rete, con diversi livelli di accesso, i funzionari e gli operatori all’interno dell’U.N.E..

Il funzionamento di EUROPOL decollerà a pieno regime dal momento dell’effettivo inizio delle attività e con tutte le potenzialità sviluppate dal sistema informatico soltanto dopo l’ultimazione della complessa struttura tecnologica ipotizzata.

Al riguardo, m attesa della realizzazione progettuale del sistema informatico globale (TECS) è in fase avanzata il progetto provvisorio (EURINT) che consentirà, a vari livelli operativi, alle Unità Nazionali di accedere in tempo reale ai tre differenti sistemi di "archivio" di EUROPOL previsti e regolamentati nella Convenzione:

1. di informazione;

2. di analisi;

3. di indice.

ATTIVITA' DELL'UNITA' NAZIONALE EUROPOL 1998

Nell’anno 1998 i casi investigativi trattati sono stati 586, di cui 171 originati dall’Italia (vedasi tabelle allegate).

Tali dati si riferiscono esclusivamente ad indagini, per ciascuna delle quali vi è stato un flusso di scambio di informazioni con i Paesi direttamente interessati.

Numerose attività info-investigative sviluppate dall’Unità Nazionale, soprattutto in materia di lotta al traffico di stupefacenti ed all’esportazione illegale di autovetture, hanno avuto un esito positivo, consentendo l’arresto di numerosi criminali ed il sequestro di notevoli quantitativi di sostanze stupefacenti e di numerosi automezzi.

In particolare, alcune operazioni sviluppatesi e conclusesi attraverso un efficace lavoro di sinergia informativa ed operativa tra i Servizi di diversi Paesi ed a cui l’Unità Nazionale ha fornito un determinante contributo sono citate dalla stessa EUROPOL come espressione significativa dell’attività di cooperazione comunitaria di polizia contro il crimine transnazionale.

A tali attività aventi carattere info-operativo vanno poi aggiunte le numerose altre connesse al notevole flusso di comunicazioni relativo alle tematiche di carattere generale trattate dall’Unità nazionale (lavori preparatori dei meetings, gruppi di lavoro ad hoc, riunioni o seminari, progetti operativi in fase di pianificazione, attività didattica, ecc...).

In tale contesto non direttamente operativo, ma proiettato verso una maggiore sensibilizzazione a tutti i livelli degli uffici agenti sul territorio, una rilevante importanza assumono le partecipazioni dei funzionari dell’Unità Nazionale alle attività didattiche richieste dai vari Referenti di Polizia per una migliore conoscenza del sistema EUROPOL e dei suoi meccanismi, in grado di apportare un "valore aggiunto" di tempestività ed efficacia alle indagini su organizzazioni criminali internazionali operanti nello spazio comunitario.

Si ritiene opportuno ricordare, infine, che il 14 ottobre 1998 si è svolta una visita presso la sede dell’U.N.E. da parte del "Comitato parlamentare di controllo" che - ai sensi dell’art. 6 della legge 23 marzo 1998, n.93 ha assunto anche funzioni di vigilanza sull’attività della citata Unità.

Istituzione dell’Unità Nazionale Europol.

Con il Trattato sull’Unione Europea, siglato a Maastricht il 7 Febbraio 1992, è stata prevista la costituzione dell’Ufficio Europeo di Polizia denominato Europol.

Sulla base del successivo Accordo Ministeriale. di Copenaghen del 2 Giugno 1993 è stata ufficialmente costituita l’Unità Droghe Europol (nel seguito indicata UDE) con sede a L’Aia con specifica competenza sullo scambio di informative sul traffico degli stupefacenti nell’ambito dell’Unione Europea.

Essa, al pari degli omologhi uffici degli altri Paesi europei, si avvale di ufficiali di collegamento, appartenenti alle tre forze di Polizia, distaccati all’Aja, presso UDE - Europol.

Gli Ufficiali di collegamento assicurano lo scambio di informazioni tra I’UNE e I’UDE - Europol. Quest’ultima, però, non potrà registrare alcun dato riferito alle persone, in attesa della specifica disciplina che sarà contenuta in un apposito regolamento attuativo della Convenzione. Peraltro, ove consentito dalle rispettive legislazioni nazionali, gli Ufficiali di collegamento potranno conservare le informazioni personali da essi trasmesse.

L’UNE è dotata di apparecchiature e programmi informatici che le consentono di accedere alla Banca Dati Forze di Polizia e di interscambiare con la struttura centrale dell’UDE - Europol le informazioni attraverso la posta elettronica. Con l’utilizzo dello stesso sistema, verranno attivati i collegamenti con i Referenti Nazionali dell’UNE, indicati successivamente.

Attualmente l’UNE svolge esclusivamente le funzioni di collegamento, quale unico interlocutore tra l’UDE - Europol ed i Referenti Nazionali per lo scambio delle informazioni relative alle aree di cooperazione individuate dall’Azione Comune del 10 marzo 1995 mentre, successivamente; adempirà, nel rispetto della normativa nazionale, ai compiti previsti dalla Convenzione istitutiva dell’Europol.

Il 10 Marzo 1995, l’Azione Comune del Consiglio d’Europa ha esteso la competenza dell’UDE alle seguenti materie:

- traffico illecito di materiale radioattivo e sostanze nucleari,

- organizzazioni di immigrazione clandestina,

- traffico illecito di autoveicoli,

- riciclaggio connesso alle suddette aree criminali.

Il 26 luglio 1995 è stata siglata a Bruxelles, tra i rappresentanti dei 15 Stati Membri dell’Unione Europea, la Convenzione Istitutiva dell’Europol.

L’Europol subentrerà all’UDE solo dopo la ratifica di tale Accordo, da parte di tutti gli Stati firmatari, prevista entro tre anni.

Provvisoriamente, pertanto, l’organismo viene denominato EDU-Europol.

Sulla base di tali impegni internazionali, è stata costituita, con Decreto Interministeriale del 21 febbraio 1996, l’Unità Nazionale Europol (appresso indicata UNE), quale unico organo di collegamento tra UDE - Europol e le competenti strutture nazionali di polizia.

Il Decreto prevede l’inserimento dell’Unità presso l’Ufficio del Vice Direttore Generale della P.S. Direttore Centrale della Polizia Criminale.

L’UNE, di rango divisionale e su base interforze, è diretta, con possibilità di alternanza, da un Primo Dirigente della Polizia di Stato o da un Ufficiale di grado equivalente dell’Arma dei Carabinieri o del Corpo della Guardia di Finanza.

Gli Organismi Centrali delle strutture preposte alla prevenzione ed alla lotta contro la criminalità, individuati quali Referenti unici dell’UNE, sono:

- la Direzione Investigativa Antimafia;
- la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga;
- il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato;
- il II Reparto del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri;
- il II Reparto del Comando Generale della Guardia di Finanza.

Per ciò che riguarda i settori di cooperazione, è stata attribuita a ciascuna dei Referenti Nazionali, un’area di competenza specifica stabilita, tra l’altro, sulla base delle direttive del Consiglio Generale per la lotta alla criminalità organizzata, emanate il 21 gennaio 1992.

L’UNE pertanto interesserà:

Questi consistono nel:

L’Unità Nazionale non sarà tenuta a trasmettere le informazioni in suo possesso nei casi in cui ne possa derivare pregiudizio agli interessi della sicurezza nazionale o ad indagini in corso. I dati non saranno parimenti trasmessi qualora, dalla loro divulgazione, possa derivare, direttamente o indirettamente, un rischio o un pericolo per la sicurezza delle persone, comunque collegate, oggetto della attività informativa.

Qualora, poi, le informazioni ricevute o da trasmettere afferiscano a dossiers "classificati" ai sensi della normativa italiana, salva l’applicazione di quella di settore per i documenti con qualifica di "segreto" o superiore, il pertinente riscontro potrà essere fornito solo se l’Ente originatore italiano procederà a declassificare gli atti.

I Referenti Nazionali attivano l’UNE o. vengono da questa interessati, sulla base delle procedure e dei principi appresso descritti:

A) Richieste di informazioni trasmesse dall'UNE ai Referenti Nazionali.

Una richiesta di informazioni trasmessa dall’UDE - Europol, nell’interesse di uno Stato Membro, attraverso gli Ufficiali di Collegamento, può:

B) Richieste di informazioni trasmesse dai Referenti Nazionali all'UNE.

I Referenti Nazionali inoltreranno all’UNE le richieste di informazioni provenienti da un proprio ufficio o reparto territoriale che intende avvalersi dell’EDU - Europol.

Le risposte alle richieste di informazioni di cui sopra, che perverranno dagli Organismi di Polizia esteri, interessati attraverso gli Ufficiali di collegamento, saranno comunicate esclusivamente al Referente Nazionale che ha avviato la attività informativa.

Le condizioni per l’inoltrabilità sono:

Il criterio della competenza per materia, come sopra descritto, potrà trovare correttivi qualora l’UNE, nel verificare gli archivi a disposizione, rilevi che le persone o i fatti segnalati siano stati già oggetto di specifica attività investigativa. In questi casi l’UNE .dovrà attivare l’organismo di polizia presso il quale vi è la maggiore concentrazione di informazioni, in conformità a quanto disposto con le Direttive del Consiglio Generale per la lotta, alla criminalità organizzata.

Al fine di garantire la diffusione capillare delle notizie .tra i Referenti Nazionali, il principio della reciprocità informativa è stato integrato con quello della circolarità informativa.

In ottemperanza a tale principio, quindi, l’UNE, nell’assegnare e distribuire le richieste di informazioni provenienti dall’EDU-Europol, incaricherà "per competenza" un Referente e, in ogni caso, "per conoscenza" tutti gli altri.

Ne consegue che i Referenti interessati "per conoscenza" dovranno comunicare al Referente interessato in via principale quanto risulti nei propri archivi attivando, se del caso, i rispettivi reparti e coordinarsi, qualora gli stessi abbiano in corso specifiche attività investigative, con il Referente attivato "per competenza".

Le informazioni di valenza strategica o , comunque, di interesse generale dovranno essere inoltrate a tutte e tre le Forze di Polizia ed agli altri Organi Di partimentali interessati.

Le richieste di informazioni riguardanti il traffico di stupefacenti saranno sempre indirizzate alla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, che attiverà l’UNE.

Gli organi investigativi interessati dal Referente Nazionale valuteranno se la richiesta di informazioni potrà avere uno sviluppo investigativo e se ricorrano gli estremi per dame comunicazione all’Autorità giudiziaria.

Qualora le informazioni di fonte estera dovessero essere munite di "limiti utilizzazione" saranno trattate secondo la richiesta del Paese originatore solose a ciò non ostino disposizioni normative italiane.

Gli organi investigativi, nel trasmettere gli elementi di risposta o nel formulare le proprie richieste di informazioni, qualora queste riguardino attività giudiziarie in corso, dovranno osservare le cautele imposte per la tutela del segreto di cui all’art. 329 c.p.p..

L’Unità Nazionale Europol, già operativa con le modalità ed i limiti descritti in precedenza, è attualmente diretta da un Primo Dirigente della Polizia di Stato, che si avvale dell’organico previsto nel quale sono inquadrati anche gli Ufficiali di collegamento distaccati all'Aja.

Allo scopo di eliminare possibili accavallamenti di competenze tra gli Organismi attivi nel settore della cooperazione internazionale per il contrasto della criminalità, è stato creato, presso la Direzione Centrale della Polizia Criminale, anche in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 10 del Decreto Interministeriale istitutivo dell’UNE, un punto di riferimento organico ed unitario affidato ad un Dirigente Superiore della Polizia di Stato, con il compito di assicurare un adeguato raccordo ed il necessario coordinamento tra l’Unità Nazionale Europol, la Divisione Sirene ed il Servizio Interpol.

La nuova forma di cooperazione anticrimine, cosi come sopra delineata, consentirà, senza dubbio, una migliore interazione tra gli organi di Polizia dei Paesi dell’Unione Europea su vasti settori dell'illecito suscettibili di ampliamento, attraverso la semplificazione delle procedure e la celerità dello scambio di informazioni garantita dagli strumenti informatici.

Pertanto, nell’informare sulla natura è sulla portata della nuova forma di collaborazione e delle iniziative finora intraprese per adeguare a dette esigenze le strutture centrali del .Dipartimento della P.S., si confida nella consueta solerte azione delle SS.LL. affinché nulla venga tralasciato per garantire, nella delicata fase di avvio, una corretta e puntuale impostazione dei meccanismi e delle procedure previste al riguardo, informando è sensibilizzando gli organismi delle Forze dell’Ordine nelle rispettive province.

A AUTOVEICOLI 152 104 48
E ESSERI UMANI 17 16 1
I IMMIGRAZIONE 61 59 2
N NUCLEARE 1 0 1
R RICICLAGGIO 30 23 7
S STUPEFACENTI 325 213 112
  TOTALI 586 415 171

 

   

TOTALI

A AUTOVEICOLI 152
B ESSERI UMANI 17
I IMMIGRAZIONE 61
N NUCLEARE 1
R RICICLAGGIO 30
S STUPEFACENTI 315
  TOTALI 586

 

   

TOTALI

A AUTOVEICOLI 104
B ESSERI UMANI 16
I IMMIGRAZIONE 59
N NUCLEARE 0
R RICICLAGGIO 23
S STUPEFACENTI 213
  TOTALI 415

 

   

TOTALI

A AUTOVEICOLI 48
B ESSERI UMANI 1
I IMMIGRAZIONE 2
N NUCLEARE 1
R RICICLAGGIO 7
S STUPEFACENTI 112
  TOTALI 171

 

   

AUTO-
VEICOLI

ESSERI UMANI

IMMIGRA-
ZIONE

NUCLEA-
RE

RICI-
CLAGGIO

STUPE-
FACENTI

TOTALI

   

A

E

I

N

R

S

 
AUSTRIA A

0

0

3

0

3

6

12

BELGIO B

17

5

1

0

1

9

33

GERMANIA D

7

6

22

0

6

26

67

DANIMARCA DK

1

0

5

0

0

3

9

SPAGNA E

3

1

2

0

1

7

14

FRANCIA F

46

1

0

0

2

56

105

FINLANDIA FIN

7

1

4

0

2

1

15

GRAN BRETAGNA GB

5

0

2

0

1

28

37

GRECIA GR

1

0

2

0

1

29

33

IRLANDA IRL

0

0

0

0

2

1

3

LUSSEMBURGO L

0

0

0

0

0

2

2

OLANDA NL

3

2

5

0

1

30

41

PORTOGALLO P

9

0

2

0

1

6

18

SVEZIA SW

5

0

10

0

2

9

26

                 

TOTALI

104

16

59

0

23

213

415

 

   

AUTO-
VEICOLI

ESSERI UMANI

IMMIGRA-
ZIONE

NUCLEA-
RE

RICI-
CLAGGIO

STUPE-
FACENT

TOTALI

   

A

E

I

N

R

S

 
AUSTRIA A

3

0

1

0

0

9

13

BELGIO B

2

0

0

1

1

9

13

GERMANIA D

12

0

0

0

1

10

23

DANIMARCA DK

2

0

0

0

0

3

5

SPAGNA E

3

0

0

0

0

14

17

FRANCIA F

8

0

1

0

3

13

25

FINLANDIA FIN

2

0

0

0

0

2

4

GRAN BRETAGNA GB

3

1

0

0

0

7

11

GRECIA GR

2

0

0

0

2

8

12

IRLANDA IRL

2

0

0

0

0

2

4

LUSSEMBURGO L

3

0

0

0

0

3

6

OLANDA NL

2

0

0

0

0

25

27

PORTOGALLO P

2

0

0

0

0

5

7

SVEZIA SW

2

0

0

0

0

2

4

                 

TOTALI

48

1

2

1

7

112

171

indice dei documenti di interesse

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