Commissione di vigilanza servizi radiotelevisivi

Parere sullo schema di Contratto di servizio 1997/99 tra il Ministero delle poste e telecomunicazioni e la Rai, Società concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo.

"La Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza sulla concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo,

visti l'articolo 4 della legge 25 giugno 1993, n. 206 e l'articolo 3 della Convenzione tra il Ministero delle poste e delle telecomunicazioni e la Rai, approvata con decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 1994;

valutato che gli obblighi ed il ruolo del servizio pubblico, lungi dall'essere superati, si presentano come particolarmente stringenti nella fase attuale dello sviluppo delle società contemporanee; è dell'epoca nostra il configurarsi sempre di più dell'informazione del suo trattamento, della sua veicolazione, delle tecnologie correlate come di una vera e propria risorsa produttiva cui sempre di più sono legati processi di sviluppo economico e processi di sviluppo sociale. Non a caso si parla di |economia dell'informazione;

considerato che il problema centrale è di come garantire al nostro sistema comunicativo, e, dunque, al nostro Paese, lo sviluppo più avanzato su questo terreno, al centro di un'aspra competizione a livello globale per il controllo di contenuti e tecnologie, e come garantire un accesso ed una fruibilità di tutti i contenuti comunicativi ed informativi all'insieme della società, in modo da evitare, o quantomeno contrastare con decisione, il sorgere di nuove disuguaglianze legate alla conoscenza ed al sapere. È esattamente questo il tema che, se da un lato investe direttamente tutti gli operatori della comunicazione, dall'altro si presenta per l'operatore pubblico esattamente come missione: produttiva, sociale e culturale;

valutato che, da questo punto di vista, il contratto di servizio si presenta come uno strumento di forte politica nazionale della comunicazione ,individuando l'azione del servizio pubblico come parte della costruzione di un disegno di politica industriale teso alla modernizzazione del Paese. In questa nuova missione di traino dello sviluppo tecnologico ed industriale del Paese, l'operatore pubblico trova una nuova ragione di esistenza e di sviluppo, tanto più se inquadrato in uno scenario di grande competizione internazionale;

considerate le significative novità contenute nella presente stesura del contratto di servizio,

ESPRIME PARERE FAVOREVOLE

sullo schema di Contratto di servizio 1997-99 tra il Ministero delle poste e delle telecomunicazioni e la Rai, società concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo,

con le seguenti condizioni:

1) all'articolo 2, alla fine del comma aggiungere:

|Da questo punto di vista il servizio pubblico deve rappresentare l'autonomia e la dialettica delle realtà sociali del nostro Paese in tutta la loro ricchezza, dando voce anche a chi spesso voce non ha. Il tutto deve tradursi per ogni genere televisivo e per l'insieme degli spazi informativi, nel richiamo esplicito e nella rappresentazione di tutte quelle realtà sociali, a cominciare dal mondo del lavoro, e di tutte quelle problematiche sociali e culturali emergenti (femminismo, ambientalismo, problemi della terza età, immigrazione e rapporti Nord-Sud), che, trovandosi in condizione di debolezza sul piano degli strumenti informativi e nei confronti degli interessi forti, risultano largamente penalizzate.Garantirne l'accesso al sistema informativo, anche in forma diretta, rappresenta un dovere esplicito del sistema pubblico radiotelevisivo|.

2) all'articolo 2, comma 3, dopo le parole: |trasmessi in orario di buon ascolto| aggiungere: |compresi quelli di prime time|.

3) all'articolo 3, comma 1 aggiungere:

|L'impegno è anche quello di utilizzare al più presto i canali satellitari anche per una ampia programmazione radiofonica|.

4) all'articolo 3, comma 2, dopo |...broadcasting (DAB).|, aggiungere:

|La Concessionaria prevederà inoltre,nell'ambito della propria programmazione, l'utilizzo delle reti via cavo in via di realizzazione nelle grandi aree metropolitane|.

5) all'articolo 4, al comma 1 aggiungere:

|La Concessionaria, nel rispetto dell'autonomia della testata giornalistica, dedicherà,nel quadro degli indirizzi della Commissione di vigilanza Rai circa gli accessi al servizio pubblico, anche nei servizi di Televideo una particolare attenzione alle esperienze dell'associazionismo e del volontariato, sulla base di uno specifico regolamento da redigersi, da parte della Concessionaria, entro sei mesi|.

6) all'articolo 6, al comma 2, sostituire le parole da: |non inferiore...| fino a: |1996| con: |crescente del 20 per cento per il triennio|.

7) all'articolo 11, dopo il comma 1 inserire il seguente:

"1-bis. Al fine di rendere il servizio pubblico sempre più corrispondente agli obiettivi di valorizzazione delle realtà locali e di elevamento della capacità informativa, nonchè di assicurare la più ampia copertura dei territori regionali, la concessionaria predisporrà entro un anno un Piano triennale di sviluppo della presenza decentrata nelle regioni, in accordo con l'evoluzione legislativa in tema di rete territoriale. tale Piano dovrà valutare altresì il decentramento di uno o più canali nazionali|.

8) all'articolo 11, comma 3, dopo le parole: |ai commi precedenti|, aggiungere:

 

|Anche al fine di evitare ogni pericolo di pubblicità ingannevole e di non precisa distinzione del messaggio oggetto delle convenzioni (di cui all'art. 2, comma 4, del decreto ministeriale 9 dicembre 1993, n. 581) rispetto all'insieme dei programmi, la relativa programmazione deve avvenire al di fuori dei normali contenitori informativi ed essere immediatamente identificabili. Nella realizzazione delle convenzioni va tenuto conto di un elemento di equilibrio e di diffusione territoriale|.

9) all'articolo 11, comma 4, aggiungere in fine le seguenti parole: |e si impegna, comunque, ad assicurare una programmazione rispettosa dei diritti delle minoranze linguistiche nelle zone di appartenenza|.

10) all'articolo 12, aggiungere in fine i seguenti commi:

|3. La Concessionaria promuove la propria partecipazione, a programmi di produzione nazionale ed internazionale, che valorizzino la cultura e il patrimonio artistico e culturale italiano.

4. La Concessionaria partecipa alle iniziative promosse dal COPEAM (Conferenza permanente dell'audiovisivo mediterraneo), e discusse nella sede della Conferenza intergovernativa EUROMED, per la istituzione di un canale televisivo mediterraneo satellitare con audio multilingue destinato al bacino Europa del sud-Africa settentrionale-Medio Oriente|.

11) all'articolo 14, dopo il comma 2, aggiungere il seguente:

|3. La concessionaria si impegna all'avvio del servizio di rete parlamentare a terra a partire dal 1o gennaio 1998. In ogni caso dal 1o novembre 1997, con carattere aggiuntivo, si avvierà la diffusione via satellite, in analogico ed in digitale del canale radiofonico parlamentare|.

12) sostituire l'articolo 19 con il seguente:

Art. 19.

(Servizio di diffusione radiofonica terrestre in tecnica numerica (DAB))

1. La Concessionaria è impegnata a realizzare entro il 31 dicembre 1999 la rete di impianti di cui all'allegato B. La rete sarà realizzata sulla base di piani esecutivi presentati al Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni e previa autorizzazione dello stesso Ministero. Eventuali variazioni dei suddetti impianti saranno preventivamente autorizzate dal Ministero. tale rete prevede il servizio radiofonico in tecnica numerica DAB-T (Digital Audio Broadcasting) in banda III, possibilmente sul canale 112, per il 60 per cento della popolazione. La rete di impianti prevista sarà realizzata previa autorizzazione del Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni a partire da città e da aree di servizio che consentano più rapidamente la attivazione degli impianti. tale rete è destinata ad estendersi tenendo alla totale copertura del territorio, utilizzando frequenze nella banda VHF compatibili con el frequenze VHF destinate al servizio pubblico ed ai servizi DAB delle emittenti private.

2. La Concessionaria utilizzerà un blocco dedicato sulla rete di cui al comma 1, ripetendo anche i programmi indicati negli articoli 13, 14 e 17, impiegando la residua capacità trasmissiva per applicazioni di servizi multimediali DMB (Digital Multimedia Broadcasting). La Concessionaria potrà effettuare in collaborazione con i concessionari privati perla radiodiffusione sonora, sperimentazioni ed applicazioni di servizi multimediali DMB utilizzando apposite capacità trasmissive ad essa assegnate, per questo scopo, in altri blocchi.

3. La Concessionaria effettuerà la sperimentazione del servizio DAB-T in banda L anche ai fini, se necessario, degli obiettivi di cui al comma 1. La sperimentazione in banda L, consistente nella trasmissione della normale programmazione con tecnica numerica, sarà eseguita, previa autorizzazione ministeriale, con assegnazione delle necessarie frequenze, con il concorso delle imprese costruttrici interessate e delle associazioni a carattere nazionale dei titolari di emittenti o reti private, a partire da città e da aree di servizio che consentano più rapidamente l'attivazione degli impianti, i relativi risultati saranno comunicati al Ministro concedente, che potrà metterli a disposizione di chiunque li richieda.

4. In esecuzione degli obblighi di servizio pubblico la Concessionaria può assumere il ruolo di carrier, previa assegnazione alla medesima di ulteriori frequenze nell'ambito della residua capacità trasmissiva nelle due bande, secondo criteri, tempi e modalità che saranno definiti dal Ministero. Il Ministero fisserà inoltre i criteri di utilizzazione della ulteriore capacità trasmissiva nei confronti dei programmi di terzi nazionali e locali.

5. La Concessionaria, ove opportuno, ricercherà ed attuerà le forme di collaborazione per il servizio DAB-I e DAB-s, particolarmente per la sperimentazione multimediale di tipo datacast e DBM, nonchè nuove tecnologie e servizi di cui al titolo C del presente contratto, con società e consorzi costituiti e controllati da concessionari radiofonici privati, al fine di migliorare la qualità della fruizione del mezzo radiofonico in Italia e potenziare i servizi offerti globalmente all'utenza|.

13) all'articolo 25, alla fine del comma 1aggiungere:

|La concessionaria si impegna a diffondere sull'insieme del territorio nazionale le ricadute di ideazione, progettazione e servizio dei processi di innovazione delineati nei successivi articoli, con particolare riferimento alla realtà del Mezzogiorno, dove allestire poli produttivi multimediali specializzati in realizzazione orientate al mercato nazionale ed estero, con particolare riferimento all'ambito del Mediterraneo|.

14) all'articolo 28, comma 1, lettera e) aggiungere:

|La concessionaria è tenuta a realizzare almeno un canale di informazione continuativa, 24 ore su 24 ad ampia diffusione analogica, in cui la quota di autoproduzione non sia inferiore al 50 per cento della programmazione originale|.

15) all'articolo 40, dopo il comma 1 aggiungere il seguente:

|2-bis. il Ministero riferisce alla Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, ogni sei mesi, in modo dettagliato, sullo stato attuativo del contratto di servizio nelle sue diverse parti|.

16) all'articolo 41, dopo il comma 1 aggiungere il seguente:

|1-bis. Secondo un protocollo aggiuntivo delineato tra Ministero e concessionaria, acquisito il parere della Commissione parlamentare di vigilanza, è definita una sede permanente di confronto tra concessionaria. Consiglio consultivo degli utenti e associazioni del volontariato e dei consumatori|.

17 all'articolo 42, dopo il comma 2 aggiungere:

|2-bis. Successivamente al completamento del percorso riformatore del sistema della comunicazione, in riferimento all'insieme dei provvedimenti legislativi all'esame del Parlamento, le parti verificheranno la revisione e l'adeguamento dell'attuale contratto di servizio|;

e con le seguenti osservazioni

1. per quanto attiene all'attuazione dell'art. 9 del contratto di servizio sui prodotti audiovisivi italiani ed europei occorre assicurare una effettiva valorizzazione della scelta di sostenere le produzioni cinematografiche per le quali sarà anche importante assicurare un indirizzo nei confronti della sperimentazione di nuovi linguaggi e di giovani autori. Al tempo stesso è necessario assicurare und distribuzione significativa dell'impegno finanziario a sostegno di tutti i settori dell'audiovisivo anche nei confronti di quelli per cui vi è una debolezza strutturale del nostro Paese, come nel caso della documentaristica;

2. per quanto attiene alla futura disciplina del canone per gli utenti del servizio radiotelevisivo si esprime la netta preferenza per l'indicazione certa e per tutto l'arco triennale dell'entità anno per anno dell'ammontare dello stesso;

3. per la verifica quantitativa e qualitativa dell'attuazione dei princìpi fissati dall'articolo 2, comma 1, si sia mandato alla concessionaria di adeguare il rapporto di servizio con l'Osservatorio di Pavia per la definizione di specifici indicatori di rilevamento".