Commissione parlamentare per le questioni regionali

Parere espresso, nella seduta del 16 gennaio 2001, sul disegno di legge S. 4818, recante misure per ridurre il disagio abitativo

La Commissione parlamentare per le questioni regionali,

esaminato il disegno di legge S. 4818, recante misure per ridurre il disagio abitativo;
richiamato il proprio precedente parere espresso il 19 settembre 2000 sul nuovo testo del disegno di legge C. 6926,

Esprime parere favorevole

con le seguenti osservazioni:
a) con riferimento al programma di cui all’articolo 3, si ribadisce che sarebbe preferibile incrementare l'offerta di alloggi dando facoltà alle regioni e agli enti locali di stipulare appositi accordi con imprenditori, o loro associazioni, per costruire alloggi da concedere in locazione a lavoratori immigrati provenienti da altre regioni d'Italia ovvero dall'estero, a canone comunque non superiore a quello convenzionato, di cui all'articolo 2, comma 3, della legge 9 dicembre 1998, n. 431, secondo modalità da definire previa intesa nella Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano;
b) nel contesto indicato nella osservazione di cui alla lettera a) le regioni possono essere autorizzate a impiegare parte delle risorse anche per incentivare, o per apportare mezzi, ad appositi fondi di garanzia, gestiti con la partecipazione dei comuni, costituiti per garantire il pagamento dei canoni di locazione dei lavoratori immigrati da altre regioni d'Italia o dall'estero;
c) sempre con riferimento al programma di cui all'articolo 3, si ribadisce la necessità di riservare un'adeguata quota a finalità di edilizia sovvenzionata a canone sociale, per rispondere alle esigenze abitative di categorie sociali deboli;
d) si ritiene inoltre necessario prevedere che in ogni processo di trasformazione urbana una quota percentuale di aree ed alloggi sia destinata all'edilizia residenziale a canone sociale.
La Commissione, alla luce dell’esigenza di una tempestiva approvazione parlamentare del provvedimento in esame, ritiene comunque necessario che al conseguimento delle finalità sopra indicate si debba pervenire studiando ogni possibile soluzione da adottare quanto prima, anche in sede diversa dal provvedimento in esame."

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