Commissione parlamentare per le questioni regionali

Parere espresso, nella seduta del 19 febbraio 1998, sul disegno di legge S. 1780-B recante "Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza alle comunità europee - Legge comunitaria 1995-1997"

"La Commissione parlamentare per le questioni regionali,

premesso che:

- il testo del disegno di legge comunitaria è all’esame, in seconda lettura, del Senato, che, pertanto, ai sensi dell’articolo 104 del proprio regolamento, discuterà soltanto le modifiche apportate dalla Camera;

- per i profili di competenza di questa Commissione vanno segnalate e valutate positivamente alcune significative modifiche che costituiranno "novella" della legge n. 86 del 1989, che com’è noto configura uno specifico modulo procedurale per la fase discendente di adeguamento del diritto interno al diritto comunitario. La novella va nel senso di coinvolgere maggiormente le regioni in tale processo, conservando e anzi rinforzando la centralità del Parlamento nel processo medesimo. Viene, in particolare, modificato il comma 2 dell’articolo 9 della legge "La Pergola" stabilendo che le regioni e le province autonome possono, nelle materie di competenza legislativa concorrente, dare immediata attuazione alle direttive comunitarie. Il testo vigente, invece, prevedeva che tale potere potesse essere esercitato solo dopo l’entrata in vigore della prima legge comunitaria successiva alla notifica delle direttive;

- inoltre, il comma 7 dell’articolo 13 del disegno di legge prevede, ora, un ultimo inciso in cui, nella già ricordata prospettiva di assicurare la centralità del Parlamento, il Governo è tenuto a comunicare alle Camere gli esiti della sessione comunitaria della Conferenza Stato-regioni; è altresì (articolo 13, comma 10) tenuto a comunicare le proposte delle regioni per la formulazione delle direttive alla rappresentanza permanente d’Italia presso l’Unione europea;

- risulta confermata la previsione già contenuta nel testo licenziato, in prima lettura, dal Senato (articolo 13, 8° comma) del parere della Conferenza Stato-regioni sul disegno di legge comunitario;

- è stata prevista l’integrazione della succitata rappresentanza permanente con un funzionario direttivo regionale designato dalla Conferenza dei presidenti delle regioni e delle province autonome;

- è stato previsto un pieno coinvolgimento sia del Parlamento che delle regioni nella fase ascendente del procedimento di formazione degli atti normativi comunitari (articolo 14);

 

 

ESPRIME PARERE FAVOREVOLE

 

con la seguente osservazione:

è necessario che il Governo nell’ambito del prossimo disegno di legge comunitaria provveda a risolvere alcune questioni rimaste aperte, con riferimento, in particolare, all’esigenza di considerare tra i principi direttivi generali della delega legislativa la possibilità di disporre la delegificazione delle materie non coperte da riserva assoluta di legge (articolo 2), nonché all’esigenza che in merito alla delega in materia di mercato dell’energia si tenga conto della normativa statutaria prevista per la regione Valle d’Aosta e le province autonome di Trento e di Bolzano".

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