Commissione parlamentare per le questioni regionali

Parere espresso,  nella seduta del 29 settembre 1999, sullo schema di decreto legislativo concernente "Disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, in materia di invalidi civili"

"La Commissione parlamentare per le questioni regionali,

premesso che l'articolo 130 del decreto legislativo n. 112 del 1998, per quanto attiene alle funzioni amministrative inerenti gli invalidi civili, delinea un sistema imperniato sull’attribuzione all’INPS delle funzioni di erogazione e alle regioni delle funzioni di concessione dei benefici economici;

considerato che tale sistema porta ad una concentrazione, in capo alle regioni, di funzioni in una materia in cui esse gią svolgono una parte rilevante di compiti attraverso le aziende sanitarie locali;

esaminato lo schema di decreto legislativo concernente "Disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, in materia di invalidi civili", che chiarisce che il trasferimento alle regioni delle funzioni di concessione dei trattamenti economici agli invalidi civili comprende anche quelle relative ai procedimenti pendenti;

considerato che il trasferimento alle regioni dei compiti relativi alle pratiche giacenti presso le prefetture appare coerente con il principio di responsabilitą e unicitą dell'amministrazione, fissato dall'articolo 4, 3° comma, lettera e) della legge n. 59 del 1997;

valutata pertanto la rispondenza del decreto correttivo ai principi direttivi della legge-delega;

visto l’orientamento negativo espresso dalla Conferenza unificata nel parere adottato nella seduta del 22 luglio 1999;

ritenute fondate le preoccupazioni emergenti dal citato parere, preoccupazioni che attengono al profilo dell’individuazione delle risorse necessarie, anche di carattere straordinario;

considerato che, a fronte di tali preoccupazioni, si rende opportuno non tanto modificare lo schema di decreto correttivo, quanto piuttosto acquisire – attraverso uno specifico documento d’indirizzo - un impegno politico del Governo a concertare con i soggetti interessati le soluzioni operative ottimali,

ESPRIME PARERE FAVOREVOLE

sullo schema di decreto correttivo, valutando che allo stesso debbano far seguito le iniziative e le misure di cui alla connessa risoluzione".

 

Risoluzione adottata,  nella seduta del 29 settembre 1999, a conclusione dell’esame dello schema di decreto legislativo concernente "Disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, in materia di invalidi civili"

"La Commissione parlamentare per le questioni regionali,

in sede di esame dello schema di decreto legislativo concernente "Disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, in materia di invalidi civili";

richiamato il parere espresso sullo schema di decreto e le motivazioni che giustificano la valutazione positiva a fronte peraltro di una forte preoccupazione per le problematiche di carattere gestionale che il nuovo sistema di concessione ed erogazione dei benefici agli invalidi civili comporterą;

rilevato infatti che la mole assai consistente degli oneri amministrativi connessi allo "smaltimento" degli arretrati comporterą uno sforzo di carattere straordinario per le regioni, che rende necessario un preciso impegno del Governo a rendere disponibili per le regioni mezzi e risorse adeguati;

considerata l’opportunitą di avviare un confronto tra Stato e regioni vertente non tanto sul profilo del riparto delle competenze – che appare definito dai provvedimenti delegati in coerenza con gli indirizzi di decentramento funzionale e territoriale – quanto piuttosto su tutte le complesse problematiche di tipo operativo;

impegna il Governo

a costituire un tavolo tecnico-politico con le regioni, con l’INPS e con l’INAIL per definire, nel rispetto dell’autonomia legislativa delle regioni, le soluzioni di carattere operativo pił efficienti per la gestione delle procedure amministrative, non solo pregresse, riguardanti gli invalidi civili al fine di:

  1. garantire tutta la necessaria strumentazione, sia in termini di risorse umane e finanziarie, sia di carattere normativo (anche attraverso la predisposizione di appositi disegni di legge o atti regolamentari), nel rigoroso rispetto del principio di contestualitą del trasferimento delle risorse e delle competenze;
  2. consentire il pił celere espletamento delle procedure amministrative per la concessione dei benefici di legge agli invalidi civili, nella considerazione prioritaria dell'interesse degli aventi diritto, valutando anche la possibilitą di unificare in capo ad unico soggetto – attraverso apposite convenzioni – la gestione delle procedure di concessione e delle procedure di erogazione;
  3. ricondurre comunque il settore a una maggiore autonomia delle regioni nella programmazione dei propri obiettivi di politica sociale.

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