Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari
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Protocollo d'intesa tra la Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, il Ministero della Pubblica Istruzione e il Dipartimento per gli Affari Sociali della Presidenza del Consiglio

PREMESSO

- che l’affermazione dei valori della legalità e solidarietà richiede un sempre più rigoroso impegno sul piano formativo;

- che una diffusa educazione alla legalità e alla solidarietà rappresenta il presupposto etico e culturale per una contrapposizione efficace ai fenomeni di criminalità;

- che è convincimento comune nelle istituzioni e nella società civile che il processo già in atto di una sempre più diffusa educazione alla legalità ed alla solidarietà non può escludere la partecipazione ed il coinvolgimento dei più qualificati osservatori istituzionali dei fenomeni di illegalità e di asocialità;

- che la Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari ritiene che per contrastare il fenomeno criminoso, la illegalità diffusa e la asocialità non sia sufficiente l’azione di repressione ma sia necessaria una forte, sistematica, costante ed integrata azione di prevenzione e di sensibilizzazione;

- che in siffatta opera, la suddetta Commissione parlamentare, ritenendo utile ed indispensabile dare vita ad una nuova iniziativa di cooperazione interistituzionale, ha istituito uno Sportello " Scuola e Volontariato" allo scopo di intensificare e semplificare il rapporto tra Scuola, Società civile ed altre istituzioni;

- che il Dipartimento per gli Affari Sociali della Presidenza del Consiglio, per le sue competenze in tema di volontariato e di solidarietà sociale, coopera per una formazione dei giovani orientata all’acquisizione di solidi valori morali e civili;

- che la Commissione parlamentare antimafia, con l’ausilio del Ministero della Pubblica Istruzione e del Dipartimento per gli Affari Sociali della Presidenza del Consiglio, intende mettere in atto una serie di iniziative, che saranno concretamente indicate nell’allegato programma operativo, tese a prevenire comportamenti illegali e asociali;

- che i progetti educativi di valori della legalità e della solidarietà sono riferibili all’intero territorio nazionale, ma che alcune aree del Paese sono particolarmente connotate da condizioni che favoriscono manifestazioni di illegalità e di omertà quali: Campania, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna.

- che giovani studenti di zone ad alto tasso di criminalità faticano a conseguire il livello di sapere e saper fare previsto alla fine dell’obbligo scolastico, abbandonano la scuola e, quando raggiungono la scuola secondaria superiore, non riescono a terminare gli studi e ad inserirsi nel mondo del lavoro, sicché rischiano di insabbiarsi nell’emarginazione e nell’esclusione, quando non addirittura di alimentare le leve della criminalità organizzata;

- che il Ministero della Pubblica Istruzione ha da tempo svolto opera di sensibilizzazione nei confronti degli insegnanti e dirigenti sulla necessità dell’affermazione dei valori della legalità e solidarietà ad attualmente si sta adoperando per inserire organicamente l’educazione alla legalità all’interno stesso dei curricoli, quale nodo interdisciplinare e componente strutturale dei processi formativi;

- che, in coerenza con l’Accordo per il Lavoro Governo-Parti Sociali del 24 settembre 1996, il Ministero della Pubblica Istruzione, con la collaborazione ed il contributo finanziario dell’Unione Europea, sta realizzando nel Mezzogiorno d’Italia i "centri di nuova opportunità", scuole particolarmente attrezzate per laboratori, impianti sportivi, spazi culturali, che gestiscono interventi sulla frantumazione sociale, la mancanza di spazi agibili e di suggestioni culturali a disposizione dei giovani, con ciò riducendo il conflitto esistente tra valori presenti nella società e mezzi offerti per raggiungerli e contenendo le tendenze a carattere trasgressivo-penale ed il successo della criminalità organizzata e nel reclutamento di manovalanza tra i giovani.

Si conviene e si stipula il seguente accordo di programma:

Art. 1

Le premesse fanno parte integrante della presente convenzione.

 Art. 2

I destinatari delle iniziative inerenti la promozione e la diffusione della cultura della legalità e della solidarietà sono individuati principalmente negli allievi della scuola dell’obbligo e del biennio superiore.

Art. 3

La Commissione parlamentare antimafia, il Ministero della Pubblica Istruzione e il Dipartimento per gli Affari Sociali della Presidenza del Consiglio si avvarranno della consulenza del mondo universitario per le competenze di ricerca e di analisi dei fenomeni succitati nei loro vari aspetti, così da usufruire di un contributo qualificato nella formazione di una cultura della legalità e della solidarietà nei giovani.

Art. 4

La Commissione parlamentare antimafia, il Ministero della Pubblica Istruzione e il Dipartimento per gli Affari Sociali della Presidenza del Consiglio si propongono congiuntamente di contribuire al successo formativo dei giovani di tutto il territorio nazionale, con particolare cura per i giovani che risiedono in regioni dove più forte è il degrado ambientale e culturale.

Art. 5

La Commissione parlamentare antimafia il Ministero della Pubblica Istruzione e il Dipartimento per gli Affari Sociali della Presidenza del Consiglio si impegnano a redigere una programmazione delle attività di attuazione per rendere operativo il presente protocollo e sostenere con ogni mezzo, acquisendo risorse umane e finanziarie speciali, l’impegno della scuola, coinvolgendo le Regioni, gli Enti Locali e le Parti Sociali.

Art. 6

La Commissione parlamentare antimafia, il Ministero della Pubblica Istruzione e il Dipartimento per gli Affari Sociali della Presidenza del Consiglio si impegnano a redigere un piano di attuazione per rendere operativo il suddetto protocollo, anche in vista di una adeguata politica di formazione dei formatori.

Art. 7

La Commissione parlamentare antimafia si impegna a mettere a disposizione delle istituzioni universitarie, scolastiche, formative e sociali che si occuperanno di educazione alla legalità ed alla solidarietà:

a) sussidi documentali relativi ad analisi effettuate nell’ambito dei compiti istituzionali della Commissione medesima.

b) esperti quali relatori su argomenti ritenuti di interesse dei progetti o dei corsi educativi per studenti e docenti.

c) occasioni di confronto e scambi culturali con altri Paesi, in particolare dell’Unione Europea.

Art. 8

Il Ministero della Pubblica istruzione promuoverà iniziative di aggiornamento nei confronti del personale docente al fine di facilitare l’integrazione dell’educazione alla legalità nei curricoli.

 Art. 9

Il Dipartimento per gli Affari Sociali della Presidenza del Consiglio, si impegna a:

a) promuovere un confronto fra la scuola ed i rappresentanti del mondo del volontariato.

b) agevolare lo sviluppo di scambi giovanili a livello europeo.

c) promuovere incontri tra docenti ed esperti sullo sviluppo dell’istruzione non formale.

Art. 10

La Commissione parlamentare antimafia, il Ministero della Pubblica Istruzione, e il Dipartimento per gli Affari Sociali della Presidenza del Consiglio promuoveranno incontri con le scuole interessate.

Sen. Ottaviano DEL TURCO

Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari.

On. Luigi BERLINGUER

Ministro della Pubblica Istruzione

 Vittoria, 3 giugno 1998

On. Livia TURCO

Ministro per la solidarietà sociale

Roma, 5 giugno 1998

 

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