11.1 Il pizzo
La mafia ha conosciuto svolte ed evoluzioni, ma il "pizzo", la più antica attività mafiosa, ha sempre mantenuto caratteri costanti: i boss possono essere arrestati o uccisi, le famiglie scompaginate, ma il racket resta sempre unattività insostituibile, compatibile sia con i traffici più sofisticati sia con le nuove forme della mafia. Ci può essere attività estortiva senza mafia, ma non cè, né può esserci, mafia senza estorsione: il racket ne rappresenta lessenza, le fondamenta su cui poter costruire ledificio del crimine.
11.2 Le dinamiche del fenomeno
Non può esserci estorsione senza un soggetto da estorcere con criterio:
il pizzo è unattività criminale rivolta quasi esclusivamente ad operatori
economici (ci sono, ma sono rari, i casi di richieste a lavoratori dipendenti o
professionisti), a chi detiene la proprietà di unazienda che produce reddito, che
opera in luogo ben individuato e esposto (il negozio, il cantiere, la fabbrica), le cui
strutture materiali sono indispensabili per poter lavorare (il negozio deve essere aperto
e la betoniera deve funzionare sul cantiere). La richiesta segue sempre determinati
criteri, per quanto incerti e elastici, il principale dei quali si fonda sul principio
della proporzionalità: più si guadagna, più si chiede di pagare.
Tutti questi atti hanno una comune finalità: rimandare a qualcosa di ignoto e quindi di terribile, di fronte a cui non si può non essere impauriti, e abbattere, passo dopo passo, il livello di difesa dellimprenditore. A questo punto, il commerciante o cede alla richiesta o denuncia gli estortori: non ha altre alternative!
Non è vero che il commerciante che denuncia è sempre un uomo morto, anzi è vero il contrario: a seguito della denuncia la vittima si trova in una posizione di maggiore sicurezza, perché se si subisce una violenza è come leggere subito la firma degli autori e dei mandanti; fare il nome e il cognome degli estortori rappresenta la migliore assicurazione sulla vita.
Non corrisponde alla convenienza criminale colpire la vittima che denuncia, soprattutto quando si trova in una situazione di forza e di sostegno dei colleghi e della comunità.
Diverso è il caso di un soggetto che si espone in solitudine e isolato: se non assume una funzione simbolica, non è necessario ricorrere alleliminazione fisica; ma, poiché la sua rivolta comunque spezza un consolidato conformismo anche se non ha raccolto proseliti, egli non può continuare a restare in quel territorio e in quellambiente : basta fare terra bruciata, è sufficiente diffondere il messaggio che è bene non andare a comprare in quel negozio e nel giro di poco tempo quel commerciante è costretto a chiudere o ad andare via; e, purtroppo, in terra di mafia e di omertà non è difficile giungere a questo esito.
11.3 Il movimento antiracket
Come ci si può opporre efficacemente alle richieste estorsive? Ci sono sempre stati imprenditori ribelli che in varie epoche non si sono piegati alle imposizioni di Cosa Nostra e che hanno pagato con la vita il loro coraggio. Per fortuna, adesso cè unaltra via alla ribellione: con lesperienza dellassociazione antiracket di Capo dOrlando si è sperimentato un modello più incisivo e più sicuro.
Attraverso lassociazione si sottrae limprenditore a quella condizione di solitudine e di isolamento che costituisce il punto di maggiore debolezza per la vittima e di maggiore forza per il mafioso. Lesposizione solitaria comporta sempre un rischio altissimo e, non a caso, la rappresaglia ha colpito sempre chi ha denunciato il pizzo in solitudine, da Libero Grassi, a Giovanni Pannunzio a Gaetano Giordano, imprenditori uccisi dalla mafia nel 1991-92. Laddove, invece, la vittima è stata "coperta" dallattività di una associazione o la denuncia è stata il risultato di unesperienza collettiva, si sono sempre conseguiti alti livelli di sicurezza. Si può colpire un commerciante e spegnere quella sola voce di rivolta, ma non se ne possono colpire dieci o cento o uno tra questi, perché non si annullerebbe la resistenza degli imprenditori. Sono state inflitte condanne a decine di mafiosi per le decisive testimonianze delle vittime, senza che si siano avuti atti di rappresaglia o dintimidazione verso chi, attraverso lassociazione, si è esposto nelle aule di giustizia. Contro le 40 associazioni antiracket in questi anni, dopo i processi penali in cui si sono costituite parte civile , non vi è stato alcun atto di violenza. Si è riusciti finalmente, e non in via teorica, a conciliare la denuncia del racket con la sicurezza delle vittime.
11.4 La legge antiracket
La legge antiracket ha sempre avuto una storia controversa. Il Fondo di solidarietà istituito con il decreto-legge n.419, convertito in legge n.172 del 18 febbraio 1992, ha avuto una dotazione di oltre 150 miliardi mentre ne sono stati erogati meno di dieci. Da poco, il Parlamento ha approvato una nuova legge di modifica (legge 23 febbraio 1999, n.44, "Disposizioni concernenti il Fondo di solidarietà per le vittime delle richieste estorsive e dellusura") che riscrive lintera normativa dopo ben tre interventi legislativi : vengono affrontate e, si spera definitivamente risolte, alcune questioni.
Il principio ispiratore della legislazione antiracket è quello di garantire il risarcimento a chi, per avere denunciato richieste estorsive e per aver collaborato con le istituzioni, subisce un danno alla propria attività economica e ai propri beni. Non è un premio quello che lo Stato offre, ma solo il legittimo e giusto ristoro del danno. Così si rende vana leventuale rappresaglia mafiosa o leventuale attività intimidatoria, perché lo Stato provvede a sostenere limprenditore, con un aiuto concreto, a ripristinare la funzionalità dellazienda.
La legge deve dare un netto segnale di tutela verso tutte, proprio tutte, le vittime di estorsione che collaborano con le istituzioni, non solo per incoraggiare la denuncia di altri imprenditori, ma per chiudere le porte alla criminalità: se il mafioso sa con certezza che il danno che produrrà con un attentato a chi non vuole pagare il pizzo sarà immediatamente risarcito dallo Stato, avrà molte più esitazioni nella rappresaglia, correndo gli stessi alti rischi per un risultato assai dubbio (lindebolimento economico della vittima); e evidenti saranno i vantaggi per la collettività.
Le domande devono essere presentate entro 120 giorni dalla data della denuncia oppure, per quelli conseguenti a intimidazioni anche ambientali, entro un anno dalla prima minaccia ; lelargizione è concessa con decreto del Commissario per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, su deliberazione del Comitato ; leventuale riesame della deliberazione può essere promosso entro 60 giorni dal Ministro dellInterno. In attesa della definizione del procedimento può essere concessa una provvisionale fino al 70% dellammontare complessivo dellelargizione ; in ogni caso il Comitato entro 30 giorni dal ricevimento della domanda acquisisce un rapporto iniziale del Prefetto della provincia dove si è verificato levento denunciato ; lesito dellistanza dovrà essere definito entro 90 giorni ; ci si può avvalere anche delle valutazioni dellautorità giudiziaria.
11.5 Il decalogo antiracket
12.1 La minaccia dellusura
Lusura è un fenomeno tanto antico quanto tollerato, di cui per tanto tempo non se ne avvertiva la pericolosità sociale. Le stesse sanzioni penali erano particolarmente blande, al punto che fino al 1992 non era obbligatorio larresto neanche in caso di flagranza. Questa considerazione appartiene ad un tempo in cui lusura era esercitata dal "cravattaro" di quartiere, impegnato a svolgere la sua attività in un ambito ristretto e con soggetti ben conosciuti.
Negli ultimi anni invece alla tradizionale attività del "cravattaro" si è affiancata quella di vere e proprie organizzazioni che agiscono attraverso insospettabili commercianti, commercialisti, professionisti, finanziarie. Inoltre, per laggravarsi delle difficoltà di tante piccole e piccolissime aziende e per il restringimento dellaccesso al credito, è cresciuto enormemente il numero delle vittime di usura che svolgono unattività economica : allusura ci si rivolge non solo per affrontare emergenze familiari ma per ottenere finanziamenti da utilizzare nellimpresa.
Ancora più pericolosa è lusura esercitata dalla mafia. In questo caso si innalza vertiginosamente la pericolosità del fenomeno : la stessa riscossione dellinteresse usuraio può diventare un mezzo per il controllo o lacquisizione della proprietà delle imprese. Lusura, in questo modo, diventa un nuovo canale di riciclaggio del denaro e permette alla mafia di estendere il proprio controllo sul mondo economico (il vero padrone di un impresa è chi la finanzia).
A seguito di questo nuovo configurarsi dei fenomeni usurai, il problema non si esaurisce più nellambito del rapporto tra vittima e carnefice ; le conseguenze si ripercuotono sullintera società e in particolare nei rapporti economici. Lusura è una minaccia allimpresa e al mercato. In primo luogo perché gli interessi usurai sono insostenibili per qualunque azienda ; in secondo luogo perché viene meno quella condizione di parità tra le aziende che è la regola fondamentale del mercato ; infine, soprattutto, perché in una situazione in cui gli imprenditori sono sottoposti a condizionamenti criminali si perde la motivazione a investire e a rischiare, a scapito delle possibilità di sviluppo e di benessere per tutta la collettività.
12.2 Gli inganni dellusura
Lerrore. Alla base di una vicenda di usura, quasi sempre, vi è un errore compiuto dalla vittima che, sebbene meriti comprensione, non deve mai essere giustificata. Pensare di poter risolvere le proprie difficoltà finanziarie rivolgendosi ad un usuraio costituisce sempre, senza alcuna eccezione, un grave sbaglio. Colui che offre denaro con interessi sproporzionati o superiori ai limiti previsti dalla legge è solo uno che si arricchisce sulla pelle della povera vittima . Anche se il prestito usuraio può costituire un rimedio (ad esempio, si evita il protesto di un assegno), esso è sempre provvisorio e avvia la vittima ad una sicura rovina.
Lerrore può manifestarsi in vari modi :
- nel basarsi solo sul denaro avuto in prestito da una banca (in qualunque attività economica occorre avere un capitale proprio da rischiare) ;
- attraverso lerrore di valutazione di chi vuole sviluppare la propria attività in un settore o in un momento di crisi ;
- attraverso una sopravvalutazione delle proprie capacità ("Ho già ottenuto questi risultati, ce la farò ancora", oppure : "Riuscirò comunque a pagare gli interessi elevati") ;
- nellincapacità a mantenere un rapporto equilibrato tra il proprio reddito e il tenore di vita ;
- nellirresponsabilità verso i debiti assunti che alimenta un crescente e insostenibile indebitamento.
Al contrario, bisogna sottrarsi allillusione del commercio come lavoro facile con un guadagno sicuro : aprire e gestire una bottega non solo richiede disponibilità di capitale ma anche una adeguata formazione professionale.
La seduzione. In conseguenza dellerrore iniziale, ci si può trovare più esposti a quelle che sono le normali vicissitudini di unattività commerciale (ritardi nel pagare i fornitori, pericolo di un assegno protestato, rapporti difficili con la banca o richiesta di rientro dallaffidamento).
Allinizio lusuraio può apparire come un amico : si è in difficoltà e si sono utilizzate tutte le somme disponibili in banca, i parenti non hanno più soldi da dare, tutte le porte sono chiuse. E a questo punto che si può incontrare un "benefattore" che si offre per risolvere "tutto" e che, immediatamente, apre la borsa e tira fuori il denaro che serve. In questo momento il commerciante non si sente una vittima, non ha coscienza dellingiustizia che subisce con limposizione di interessi astronomici ; anzi, prova gratitudine per chi si "accontenta" della garanzia di un assegno di alcuni milioni da incassare dopo un mese. Ciò che conta per lui è avere il denaro.
Il prestito usuraio è una illusoria scorciatoia, il rimedio dura un attimo. Lusuraio non è mai un "benefattore", è sempre e solo uno sfruttatore.
Nel labirinto. Infatti, quel denaro prestato a strozzo, segna la rovina del commerciante. Gli interessi elevati fanno entrare in crisi lattività ; si lavora solo per lusuraio, tutti i sacrifici arricchiscono il carnefice. Non solo : più il tempo passa, più si rafforza la dipendenza dalla vittima, che avendo bisogno di liquidità e ricevendo altri prestiti, si perde nel labirinto dei debiti, degli interessi e delle scadenze. Non ha più in mano la bussola della propria vita, solo il carnefice, che sa dove arrivare, tiene il timone fermo verso la meta. La vittima paga mese dopo mese, crede di intravedere la via duscita, ma si smarrisce sempre di più.
La vittima ha un solo modo per uscire dal labirinto: denunciare il prima possibile.
Il vampiro. Il proseguire del rapporto usuraio porta alla completa distruzione della vittima e di tutte le persone a lui vicine, colpite non solo nei beni, ma anche negli affetti. Ormai, lusuraio non ha più bisogno di sedurre, e presenta il suo volto minaccioso. E la vittima deve avvertire la forza dellintimidazione esercitata dagli "amici" dellusuraio.
Lusuraio non conosce il senso del limite, si ferma solo quando non trova più niente da prendere.
12.3 Uscire dallusura è possibile
Ci può essere qualche via duscita per la vittima? Può ritrovare quella speranza distrutta dallusura e ripensare al proprio futuro ? Molto dipende da se stessi, dalla capacità di reagire e dagli aiuti che si possono ricevere.
Lusura è un reato che può essere efficacemente contrastato solo con la collaborazione di chi ne è vittima. Nel processo la testimonianza dellusurato è decisiva. Per questo motivo lo Stato, con la nuova legge, cerca di incoraggiare la denuncia delle vittime.
Purtroppo, nei confronti di chi si rivolge agli strozzini vi è sempre stato un forte pregiudizio : lusurato appare come colui che, rivolgendosi allo strozzino, è causa della sua stessa sorte e come quello che ha compiuto un errore (non è un buon imprenditore, ha tentato investimenti sproporzionati, ecc.). Invece, con la nuova legge antiusura, che ha istituito il "Fondo di solidarietà per le vittime dusura", si riconosce lo status di vittima a chi è strozzato dagli usurai : a prescindere dal livello di responsabilità personale, si viene riconosciuti come vittima di una grave ingiustizia, compiuta da uno o più criminali, contro i quali lo Stato aiuta a ribellarsi.
Deve essere chiaro, comunque, che in nessun caso si deve giustificare il ricorso allusura, neanche di fronte a gravi e drammatiche difficoltà economiche e finanziarie. Non solo perché si alimenta unattività criminale, ma anche perché si compromette definitivamente la propria condizione. Tuttavia, chi cerca lusuraio, anche se compie un errore, non può essere oggetto di una colpevolizzazione che lo spingerà alla rassegnata accettazione del proprio destino, produrrà vergogna e gli renderà difficile ribellarsi. Bisogna anche evitare la giustificazione di uno stato di assoluta necessità ("non aveva alcuna alternativa, doveva per forza ricorrere allusura" oppure "per colpa delle banche, ecc.") e avere verso la vittima un approccio critico. Allusurato bisogna offrire aiuti e solidarietà per evitare che continui a vivere in solitudine e di nascosto il proprio dramma.
In questi anni sono nate varie iniziative di solidarietà nei confronti di chi è vittima dusura, di chi lo potrebbe essere o di chi lo è stato.
Le fondazioni antiusura nate su iniziativa del mondo religioso hanno costituito dei "fondi rischio" per garantire lelargizione di prestiti a chi potrebbe ricorrere allusura. Si tratta di importanti iniziative di prevenzione per sottrarre clienti al mercato illegale del denaro.
Lassociazionismo laico ha dato vita agli ambulatori antiusura che, avvalendosi dellapporto volontario di professionisti (penalisti, civilisti, commercialisti, psicologi, esperti bancari, ecc.), offrono solidarietà e consulenza professionale indirizzate a favorire il reinserimento degli usurati nelleconomia e nella normale vita civile.
12.4 Il Fondo di solidarietà
Lo Stato offre un prestito, a tasso zero, da restituire in cinque anni, pari agli interessi usurai che sono stati pagati e, in alcuni particolari casi, aiuta a risanare lammanco per il mancato guadagno e il deprezzamento del valore dellazienda di chi è stato vittima dusura.
Questa provvidenza può essere richiesta solo dalle vittime che svolgono unattività economica, per consentire loro il reinserimento nelleconomia legale ; il prestito è condizionato dalla continua verifica dellutilizzazione delle somme, nella prospettiva della sua restituzione. Infatti, la domanda deve contenere un piano di investimento con lindicazione della utilizzazione delle somme richieste. La legge, in questo modo, interviene per salvaguardare la libertà di impresa e del mercato.
La condizione per accedere ai benefici è che la vittima denunci allautorità giudiziaria gli usurai e collabori attivamente al perseguimento del reato. La denuncia è necessaria perché spezza il legame della vittima al carnefice e rende efficace laiuto : sostenere chi continua a essere vittima dusura comporta il rischio che il denaro finisca nelle tasche dellusuraio. Quando si denuncia, inoltre, diminuisce il rischio di violenza : le intimidazioni avvengono sempre allinterno della relazione usuraia, per superare resistenze ed esitazioni. Denunciando si corrono meno rischi e si è più sicuri.
12.5 Il Fondo di prevenzione
Con la nuova legge antiusura è stato istituito anche il Fondo di prevenzione, attraverso il quale lo Stato offre dei finanziamenti alle fondazioni antiusura affinché, dopo una adeguata e approfondita valutazione, possano offrire una garanzia agli istituti di credito fino alla copertura dellintero rischio. In tal modo si offre unalternativa al ricorso allusura per chi si trova in una condizione di grave difficoltà finanziaria ed è un soggetto a rischio : non facendo prevalere solo principi di natura economica, ma anche quelli di solidarietà, si possono sottrarre potenziali "clienti" al mercato illegale del denaro. Anche i consorzi fidi possono costituire dei fondi speciali a favore degli operatori economici in difficoltà assumendosi un rischio fino all80%.
12.6 Il decalogo antiusura
1. Rivolgiti subito ai superiori dellistituto di credito quando la banca ti nega un prestito e ti sembra che sia uningiustizia. Cerca di ottenere una motivazione per il diniego e sforzati di capire.
2. Denuncia subito se qualcuno della banca che ti ha negato il credito ti indica altri (privati o finanziarie) cui rivolgerti per avere un prestito.
3. Leggi con attenzione tutte le clausole contrattuali quando ti viene concesso il credito. Tanto i tassi che ti vengono proposti quanto le altre condizioni possono essere contrattate.
4. Cerca di concordare sempre un piano di rientro se improvvisamente la banca ti chiede il rimborso del credito. Cerca di evitare gli sconfinamenti (il denaro costa di più e tu sei in una posizione di debolezza) .
5. Quando ti rivolgi ad una finanziaria assicurati che sia abilitata a esercitare il credito.
6. Non rivolgerti mai, per nessuna ragione, a chi ti offre denaro in prestito con rapide procedure chiedendoti in cambio interessi elevati o altre pesanti condizioni. Ricordati che lusuraio non ti sarà mai amico, non sarà mai il tuo salvatore, ma il tuo carnefice.
7. Rivolgiti ad un Consorzio fidi o alla Fondazione antiusura più vicina alla tua città se nessuna banca o finanziaria è in grado di garantirti un prestito.
8. Denuncia prima possibile lusuraio. Non esitare a rivolgerti alle autorità di polizia. Adesso esiste una legge che aiuta le vittime dusura che hanno denunciato.
9. Fatti furbo. Cerca di segnare sempre tutti i movimenti di contante e di titoli, tutti i "dare" ed "avere": possono essere decisivi come prova del tuo sfruttamento usuraio. Quando ti incontri con lusuraio cerca di registrare le conversazioni o di avere testimoni.
10. Fai valere i tuoi diritti. Mai lusuraio può presentare istanze di fallimento contro di te e se viene accertato il rapporto usuraio non sono dovuti interessi. Non dimenticare che unazione civile, alle volte, può essere sospesa quando è pendente un procedimento penale per usura. In ogni caso non restare mai solo : cerca il sostegno di unassociazione di categoria, di unassociazione antiracket e di una fondazione o associazione antiusura.
12.7 Parole utili
Affidamento
E la fiducia che la banca attribuisce a chi chiede un prestito con la concessione di credito sul conto corrente. Invece, il mutuo è un prestito di media o lunga durata da restituire mediante il pagamento di rate e, di solito, è finalizzato allacquisto o alla costruzione di un bene immobile.
Assegno
E la disposizione di pagamento che un soggetto (correntista) dà alla banca a valere sulle proprie disponibilità. La cambiale è una promessa di pagamento ad un certo termine. Lemissione di assegni senza la necessaria copertura può essere punita penalmente. Linsolvenza nel pagamento di questi titoli dà luogo al protesto.
Banca
E unazienda che raccoglie il risparmio e lo investe effettuando finanziamenti. Invece, le società finanziarie possono concedere solo prestiti (personali, al consumo,ecc), mentre le società di intermediazione (sim) mettono in contatto il cliente con una banca o una finanziaria.
Cravattaro o strozzino
Altri modi di definire lusuraio.
Fideiussione
E una garanzia personale con la quale clienti di provata solvibilità garantiscono un credito.
Fondi rischio
Le cooperative di garanzia (confidi) sono promosse dalle associazioni di categoria i cui soci costituiscono un fondo rischi da offrire a garanzia dei prestiti erogati agli associati dagli istituti di credito. I confidi intervengono con una garanzia fino alla metà dellimporto. E uno strumento che agevola notevolmente la concessione del credito.
Garanzia
E limpegno a soddisfare unobbligazione propria o altrui. Può essere reale (quando è sulla cosa) e personale. Lipoteca è garanzia reale quando insiste sullimmobile. La garanzia personale è lobbligo che si assume con la firma.
Interesse
E il costo delluso di un capitale non proprio. Esso varia col variare del tasso ufficiale di sconto (TUS) che viene assunto come indice del "costo del denaro".
Protesto
E latto con cui si certifica che un debito (costituito da un titolo di credito) non è stato onorato. La certificazione avviene tramite notaio o segretario comunale. Si può protestare una cambiale o un assegno. I nominativi protestati compaiono sul bollettino dei protesti pubblicato a cura della Camera di commercio. Chi è protestato non può accedere ai canali del credito bancario.
Sconfinamento
Quando il debito verso la banca supera la linea di credito consentita si produce uno sconfinamento (extra-fido) che è da evitare in quanto il tasso dinteresse è notevolmente più alto.
TAEG
Il TAEG (tasso annuo effettivo globale) comprende oltre al tasso nominale anche i costi necessari per la concessione di un prestito. Il TAEG deve essere sempre indicato nei contratti sottoscritti.
Tasso usuraio
Con la nuova legge antiusura (n. 108/1996) è stato stabilito che un tasso é usuraio quando supera della metà la media dei tassi di interesse praticati da banche e da intermediari finanziari. Nella nuova legge rimane la possibilità del giudice di valutare come usuraio un tasso sproporzionato quando la parte offesa si trova in "condizioni di difficoltà economica e finanziaria".
13.1 Incidenza della criminalità organizzata nel traffico di droga
Il mercato degli stupefacenti privilegia, sotto il profilo dell'offerta, modelli organizzativi criminali strutturati e dotati, in particolare, di un forte vincolo di coesione interna, caratteristico dei sodalizi di tipo mafioso.
Mediante la collusione con i pubblici poteri negli stati produttori, ottenuta tramite la corruzione di politici e funzionari, le associazioni mafiose continuano ad assicurarsi, nelle complesse operazioni di approvvigionamento, smistamento e distributive della droga, rilevanti profitti che reinvestono in attività lecite.
E' oltremodo probabile che sia intervenuta una proliferazione di alleanze estemporanee tra organizzazioni criminali interne e straniere operanti nel settore dei narcotici, intese alla condivisione degli interessi sul territorio; a confortare tale ipotesi è indicativo il ruolo progressivamente assunto nel traffico internazionale degli stupefacenti dai gruppi nigeriani ed albanesi operanti sul territorio nazionale, riscontrato dall'analisi dei dati statistici relativi alle operazioni antidroga.
L'analisi complessiva delle investigazioni fa conseguentemente ipotizzare che i traffici posti in essere da gruppi criminali extracomunitari in Italia siano effettuati con il placet della criminalità organizzata locale.
Le relazioni internazionali intessute dalle organizzazioni criminali italiane nell'ambito del traffico dei narcotici con i trafficanti dell'area dell'Europa orientale, dell'area mediorientale, africana ed americana costituiscono, inoltre, asse portante anche per le successive fasi del riciclaggio dei proventi, di cui il traffico di stupefacenti costituisce un importante, se non il principale, "reato fonte".
( ) Intorno al mercato della droga si è aggregato un sistema finanziario "parallelo" di proporzioni tali da proiettare le organizzazioni criminali in una dimensione destinata ad incidere sul regolare sviluppo e sulla sicurezza degli stessi stati.
Gli utili conseguiti dalle associazioni criminali vengono, in linea di massima, impiegati come segue:
Di norma le attività si articolano attraverso:
Le suddette tre fasi avvengono, normalmente, in ambito internazionale.
Il progresso tecnologico e lo sviluppo della telematica, al pari con le opportunità per il capitale internazionale di migrare ove sussistano le maggiori condizioni finanziarie, hanno reso tecnicamente possibile il fenomeno comunemente chiamato "globalizzazione dell'economia", ma hanno anche reso più agevoli e difficilmente individuabili le operazioni di riciclaggio.
( ) I trasferimenti di denaro o wire transfer rappresentano un veicolo di riciclaggio particolarmente impiegato, anche in considerazione delle garanzie di riservatezza che direttamente o indirettamente offre e del fatto che un trasferimento elettronico da una parte all'altra del pianeta avviene real time.
I fondi inviati mediante trasferimenti telematici a società offshore , vengono riconvertiti "a pioggia" sotto forma di prestiti legali a società, il che conferisce un apparente legalità all'operazione creando, contestualmente, un tortuoso percorso documentale che rende difficile risalire all'origine della transazione.
Le metodologie seguite per il riciclaggio sono estremamente diversificate ed in continua evoluzione, in relazione anche alla capacità tecnica degli agenti finanziari di cui le organizzazioni criminali si avvalgono.
( ) Da un punto di vista comparativo, va rilevato che le legislazioni estere regolano variamente l'obbligo di identificazione, registrazione e comunicazione delle operazioni finanziarie rilevanti, con il risultato che non sempre è possibile la ricostruzione del percorso dei flussi finanziari di origine illecita.
La repressione del traffico di droga e, più in generale, la lotta alla droga sono aspetti strettamente connessi al contrasto della criminalità organizzata, che trae i proventi principalmente da tale traffico.
La lotta al riciclaggio costituisce l'aspetto più qualificante di tale attività e l'efficacia della relativa strategia presume il coordinato adeguamento della legislazione internazionale, nonché delle risorse umane e tecnologiche, nei riguardi dell'intera area di problema.
13.2 Organizzazioni criminali italiane coinvolte nel traffico della droga
Cosa Nostra
La mafia siciliana, malgrado la nota frammentazione organizzativa intervenuta a seguito dell'attività di contrasto, ed ancorché impegnata in continui adeguamenti e nella ricerca di nuovi equilibri, controlla tuttora parte rilevante del traffico di droga su scala mondiale, operando nei paesi UE, nel resto d'Europa, nell'area mediorientale, nel Sud, Centro e Nord America, tramite accordi con gli altri gruppi criminali interni ed internazionali, nonché con la recente proliferazione di alleanze estemporanee con elementi appartenenti ad altri gruppi criminali operanti nel settore dei narcotici.
Per quanto riguarda l'eroina e la cocaina, Cosa Nostra sembra aver perso il tradizionale controllo del mercato europeo, con la constatata prevalenza di aree di interesse criminale sul territorio nazionale non più direttamente controllabili e la progressiva transizione da posizioni di monopolio a posizioni di oligopolio o di "compartecipazione agli utili", principalmente a vantaggio della Ndrangheta calabrese.
E' da considerarsi tuttora l'incidenza del controllo mafioso della marineria da pesca siciliana relativamente all'immissione nell'alto Mediterraneo di ingentissimi quantitativi di hashish provenienti dalle coste nordafricane e destinate ai mercati europei.
Camorra
L'acquisizione di un ruolo di primo piano nei mercati illeciti della droga è stata sostenuta nei tempi passati da Cosa Nostra con l'affiliazione di contrabbandieri napoletani.
La presenza di una vasta popolazione marginale sul territorio metropolitano rappresenta un serbatoio ideale per l'offerta di lavoro relativo al traffico e allo spaccio di droga.
Attualmente i camorristi hanno un ruolo di primo piano nel traffico della droga, con basi operative in Spagna, in altri paesi europei e dell'America Latina, previo probabili accordi con le altre organizzazioni criminali per la spartizione del mercato internazionale di eroina e cocaina.
Ndrangheta
L'ingresso perentorio delle principali 'ndrine nel traffico della cocaina e dell'eroina è documentato dalle principali operazioni antidroga, che segnalano la presenza di forti collegamenti con la criminalità organizzata calabrese in Canada, Australia, Argentina, Spagna e Francia meridionale.
La Ndrangheta, peraltro, dopo aver assunto un ruolo di tale rilievo nel traffico della droga, si è progressivamente inserita in attività imprenditoriali lecite, estendendo la propria influenza all'Italia settentrionale tramite l'insediamento di affiliati in quelle aree ed esercitando, tramite solidi rapporti parentali, il controllo di consistenti segmenti di mercato della cocaina proveniente dagli Stati Uniti e dal Sud America e la distribuzione della sostanza in varie aree del pianeta, quali l'Australia e il Canada.
Sacra Corona Unita ed altre organizzazioni criminali pugliesi
Le organizzazioni pugliesi sono dedite al traffico di stupefacenti, alle estorsioni, alla gestione del gioco d'azzardo ed allo sfruttamento della prostituzione.
Dai porti e dalle coste pugliesi la Sacra Corona Unita controlla una fiorente attività illecita, storicamente caratterizzata dal contrabbando di sigarette, ed attualmente dal traffico di stupefacenti ed armi e dall'immigrazione clandestina.
Il traffico di clandestini e di droga dall'Albania è gestito in collaborazione con la mafia albanese, sfruttando la posizione geografica di quel Paese per creare un "ponte di transito" verso l'Italia.
13.3 I collegamenti tra le organizzazioni criminali italiane e quelle straniere
Le organizzazioni italiane di trafficanti di stupefacenti risultano stabilmente collegate:
13.4 Aree geografiche di provenienza degli stupefacenti
Leroina sequestrata in Italia nellultimo quinquennio proviene soprattutto dallAsia, con andamento crescente fino al 96 ed un picco minimo nel 1997. Quantità notevolmente inferiori provengono dallUnione Europea e dal resto dEuropa.
Il notevole quantitativo di cocaina sequestrata in Italia proviene direttamente dallAmerica Latina. Sequestri di cocaina di entità minore provengono dallUnione Europea, con un andamento oscillante dei relativi dati.
E il Maghreb larea geografica di maggiore provenienza dellhashis, seguita con quantità minori dallUnione Europea e dallAsia.
I quantitativi di marijuana sequestrati provengono da svariate aree geografiche. Analizzando i dati nellarco temporale si evidenziano le variazioni dei quantitativi di droga provenienti:
Per gli anfetaminici ed in genere per i prodotti di sintesi, le enormi quantità sequestrate provengono quasi esclusivamente dallUnione Europea.
13.5 Rotte del traffico di stupefacenti
Eroina
Le principali linee di transito della eroina sono:
Dal Myanmar (Birmania) la morfina è inoltrata verso la Thailandia e lIndia. Leroina giunge a Bangkok, Hong Kong, il Bangladesh, la Malesia (via mare) e il Vietnam attraverso il Laos.
Dalla Thailandia leroina raggiunge per via marittima ed aerea il nord America, lEuropa e lAustralia, Hong Kong e Singapore, per essere ulteriormente smistata verso i principali mercati europei e americani.
Lanalisi del dato statistico relativo ai sequestri di eroina negli ultimi due anni evidenzia il ruolo progressivamente assunto dai nigeriani nel traffico dello stupefacente per via marittima, in quanto tale forma di trasporto si è evidentemente rivelata più redditizia per quellarea.
La "Rotta Balcanica" è interessata al transito delleroina attraverso lAfghanistan, lIran e la Turchia.
Oltre a tale direttrice, si è registrata lesistenza di nuove rotte che, attraverso l'Afghanistan e gli stati dell'Asia centrale, si dirigono verso l'Ucraina e la Russia.
Per quanto concerne le rotte marittime, il porto di Karachi (Pakistan) risulta una posizione primaria dalla quale l'eroina, attraverso il Mar Rosso verso lo Yemen o attraverso la Somalia, Etiopia e Kenia (cd. Rotta Africana), raggiunge i mercati europei e nord americani.
Le rotte aeree interessano i principali aeroporti internazionali, dai quali i trafficanti spediscono eroina tramite corrieri verso i tradizionali mercati di consumo. Gli aeroporti più utilizzati per il traffico dell'eroina sono quelli pakistani di Karachi, Lahore e Peshawar.
Una quota non trascurabile della produzione mondiale è localizzata in Centro e Sud America (Messico, Colombia, Guatemala).
Cocaina
Le principali linee di transito della cocaina sono:
Cannabis
Le principali rotte dell'hashish sono:
Marijuana
Le principali rotte della marijuana sono:
Inoltre, un nuovo canale di flusso di consistenti dimensioni, di cannabis e derivati è particolarmente attivo fra l'Albania e l'Italia, consolidando una nuova rotta che interessa i porti di Durazzo, Valona e Saranda per la parte albanese e quelli di Bari, Brindisi e Otranto per il versante italiano.
Parte dello stupefacente contrabbandato viene trasportato direttamente dai clandestini ed utilizzato quale "merce di scambio" per l'ingresso clandestino nel territorio nazionale.
Droghe sintetiche o designer drugs - anfetamine e metamfetamine (M.D.A. - M.M.D.A. - M.D.M.A. - M.D.E.A.)
I Paesi Bassi e la Polonia restano i principali paesi produttori di metamfetaminici, ma un ruolo sempre più rilevante è assunto dai Paesi quali la Gran Bretagna e la Germania.
La sintesi delle amfetamine ed in genere delle sostanze chimiche di base è attualmente praticata in modo preoccupante nell'ambito della Repubblica Ceca, delle Repubbliche Baltiche e della Cina.
13.6 Il riciclaggio di proventi da attività illecite
La direttiva 91/308/CEE adottata il 10 giugno 1991, allarticolo 1, definisce "per riciclaggio dei proventi di attività illecite le seguenti azioni commesse intenzionalmente:
"( ) Mentre fin dalla metà del secolo scorso le principali formazioni criminali svolgevano attività economiche legali e illegali, quali il contrabbando, lestorsione e la vendita di taluni beni proibiti, è soltanto nel corso degli anni 70 che il processo di identificazione da parte delle élites criminali con le forze del mercato e dellaccumulazione ha avuto una forte accelerazione. Nel caso delle principali formazioni criminali italiane e soprattutto delle famiglie siciliane associate a Cosa nostra, la "grande trasformazione" è avvenuta con lingresso nel più lucroso dei mercati illegali, quello del commercio della droga allingrosso e con la conquista di una quota significativa della spesa pubblica nelle regioni più "inquinate" del Mezzogiorno.
Lintensa espansione del traffico di narcotici e delle altre attività economiche illegali ha comportato laccumulazione di ingenti quantitativi di denaro "sporco". Mentre parte di tali somme è reinvestita in affari illeciti, una quota ancora maggiore dei profitti illeciti è "ripulita" tramite il sistema finanziario domestico ed internazionale. I contatti con la criminalità finanziaria sono quindi venuti a rappresentare un momento cruciale nelle attività della criminalità organizzata tradizionale in quanto i finanzieri davventura controllano i canali attraverso i quali il denaro di provenienza illecita circola, viene "lavato" ed è reinvestito in attività lecite.
( ) In base alla tipologia elaborata dal FATF, la Financial Action Task Force istituita dai sette paesi più industrializzati nel 1989, il processo del riciclaggio può essere suddiviso, indipendentemente dalla sua complessità, in tre tappe fondamentali:
- il collocamento, che segna lingresso fisico del denaro contante nel sistema finanziario. E la fase più difficile e delicata del processo di riciclaggio, nella quale gli apparati investigativi hanno le maggiori probabilità di intercettare i capitali sporchi.
Molte forme di attività criminali producono grandi quantità di contante in piccole denominazioni che devono essere trasformate in una forma di ricchezza più facilmente manovrabile e trasportabile. Si tratta, spesso, di un problema di non poco conto per le organizzazioni criminali: nel corso delloperazione "Green Ice", compiuta nellottobre del 1992, sono state scoperte, negli Stati Uniti, due stanze interamente piene di dollari di piccolo taglio: il denaro, frutto della distribuzione al dettaglio della cocaina, era in attesa di essere immesso nel sistema finanziario per poter venir "ripulito".
Solitamente, le somme di denaro vengono depositate nelle banche e nelle altre istituzioni finanziarie del paese in cui hanno avuto luogo le attività illecite o, più raramente, allestero.
- la stratificazione, cioè lattuazione di una serie di complesse operazioni allo scopo di separare il capitale dalla sua origine illecita. Una volta che è avvenuto il collocamento del contante allinterno del sistema finanziario, le probabilità di intercettazione, da parte delle agenzie di contrasto, diminuiscono significativamente. Allo scopo di rendere impossibile la raccolta di elementi probatori sufficienti a stabilire lorigine del denaro, molto spesso vengono compiute, a questo punto, alcune strategie di "stratificazione". Ne esiste una scelta molto ampia: si va dal trasferimento elettronico di denaro, alluso di conti transitori, allacquisto di valori mobiliari o di beni come loro, i diamanti e gli oggetti di lusso - da usare come valore di scambio.
Per separare il denaro dalla sua origine illecita e, talvolta, per la sua immissione diretta nel sistema bancario, si fa ricorso ai servizi offerti dai paradisi fiscali, dove è ancora oggi possibile aprire conti fiduciari, il beneficiario dei quali rimane anonimo, o creare società fantasma che dispongono di conti correnti nelle banche locali. Pur di attrarre capitali di una qualsiasi origine, infatti, vari paesi sono disposti, per una lunga abitudine alla corruzione o per una scelta di sviluppo economico, ad offrire la garanzia del segreto bancario ed a rendere difficile ogni collaborazione con gli investigatori stranieri. Una volta che il denaro è stato depositato in un centro off-shore, è assai arduo risalire alla sua origine illecita ed i beni liquidi possono quindi essere immessi nel sistema bancario convenzionale e trasferiti attraverso i canali usuali.
- la terza fase è costituita dallintegrazione delle somme "lavate" nel circuito finanziario legale, così da conferire loro una qualche legittimazione e farle apparire il risultato di affari leciti. Anche in questo caso i metodi sono assai numerosi. Tra i più frequenti è il metodo del loan-back, cioè laccensione di un prestito presso un istituto finanziario per compiere un investimento lecito ed il pagamento di detto prestito con capitali di origine clandestina. Altre tecniche sono lutilizzazione di società fantasma, le sovrafatturazioni, la compravendita di società o di beni immobili allestero con un prezzo diverso da quello di mercato, limpiego di capitali sporchi depositati su conti fiduciari come garanzia di prestiti che poi non vengono rimborsati, e molte altre".
Nel 1996 il Fondo Monetario Internazionale ha stimato che in tutto il mondo 500 miliardi di dollari sono riciclati ogni anno.