Ringrazio i Presidenti della Commissione Antimafia e del Comitato
parlamentare Schengen-Europol per i documenti che oggi vengono presentati.
I dati sul traffico e sulla tratta degli esseri umani, sulla loro evoluzione e sull'azione
condotta in questi anni per contrastarli, le proposte legislative ed amministrative
elaborate dai due organi parlamentari, saranno tra poco illustrati dal Presidente
Evangelisti e dal Presidente Lumia.
Io voglio dire qui del buon lavoro fatto dall'Italia in questi anni: sul piano della
definizione di nuove regole; sul piano dellindividuazione a livello internazionale
di efficaci strategie di intervento; sul piano organizzativo ed operativo di applicazione
delle norme e di rispetto degli impegni assunti.
Abbiamo rinnovato la legislazione interna, imperniandola sui principi di solidarietà e di
legalità: su una solidarietà responsabile e su una lotta intransigente all'immigrazione
illegale e alle infiltrazioni criminali. A questa legislazione i nostri partner guardano
con interesse, come ad un esempio.
Le norme che qualificano come nuove forme di riduzione in schiavitù lo sfruttamento della
prostituzione, della pornografia e del turismo sessuale a danno di minori, costituiscono
un punto di riferimento a livello internazionale nella lotta contro i trafficanti e i
clienti di bambini e adolescenti prostituiti.
Lo speciale permesso di soggiorno per motivi di protezione sociale, previsto dall'articolo
18 del testo unico sull'immigrazione (D.Lgs. 286/1998) e inserito, su iniziativa
dell'Italia, nella Convenzione di Palermo, ha già consentito a 700 donne di sottrarsi
alla violenza ed allo sfruttamento dei trafficanti.
Oggi pomeriggio, con ogni probabilità, questa nuova legislazione si arricchirà di un
nuovo tassello, con lapprovazione da parte della Commissione Giustizia della legge
contro la tratta degli esseri umani. Il mio auspicio è che il Senato possa approvare
definitivamente la legge nei prossimi giorni.
LItalia ha lavorato inoltre, proficuamente, per fare della lotta al traffico ed alla
tratta di esseri umani una priorità politica in ambito europeo ed internazionale.
La firma della Convenzione di Palermo (12 dicembre 2000), l'impegno convinto a sostegno
delle iniziative presentate in ambito U.E. dal Commissario Vitorino (9 febbraio 2001),
l'agenda predisposta (27 febbraio 2001) dai nostri ministri della giustizia e dell'interno
per il prossimo vertice G8 di Genova, sono la prova dellimpegno italiano contro chi
lucra sulla vita e sulla dignità di chi è più indifeso.
Limpegno per la cancellazione del debito dei Paesi più poveri e per
labbattimento delle barriere che impediscono ai loro prodotti di entrare nei nostri
mercati, l'azione per una rinnovata responsabilizzazione delle imprese multinazionali,
fanno dellItalia uno dei protagonisti della battaglia per il diritto dei Paesi
poveri allo sviluppo.
Hanno lavorato bene, infine, le forze armate e le forze di polizia dello Stato italiano. A
tutte le donne e a tutti gli uomini impegnati nel controllo delle nostre frontiere, che
oggi sono le frontiere dell'Europa, va la nostra fiducia e la nostra gratitudine.
La loro opera ha dimostrato, anche in questo campo, che c'è un'Italia nuova, all'altezza
- sul piano organizzativo e su quello operativo - delle sfide e dei passaggi complessi,
un'Italia che ha saputo guadagnare per sé nuove responsabilità internazionali.
Quanto di buono è stato fatto - senza stupide esaltazioni, ma tenendo anzi presente il
molto che c'è ancora da fare - va sottolineato e reso visibile per rafforzare le
politiche della sicurezza dei cittadini e per battere le politiche dell'insicurezza.
Troppo spesso si sentono parole faziose e false sull'immigrazione come problema fuori
controllo ed ingovernabile. Non è così.
Lo scorso anno, abbiamo effettuato un numero di espulsioni - 66 mila - superiore al numero
degli immigrati ammessi per motivi di lavoro -63 mila -.
Nel periodo gennaio-ottobre 2000, nell'anno particolarissimo del Giubileo, l'Italia ha
concesso 800 mila visti Schengen; nello stesso periodo la Francia e la Germania,
senza Giubileo, ne hanno rilasciati più del doppio: L'anno precedente, ai 750 mila visti
italiani si sono contrapposti i 2 milioni di visti francesi ed i 2 milioni e 300 mila
visti tedeschi.
La responsabilità di una politica che non voglia tradire la propria ragion dessere,
si misura sulla capacità di saper guidare i fenomeni, sulla capacità di aiutare ogni
cittadino a liberarsi dal sentimento di paura per costruire responsabilmente il proprio
futuro.
Come ho già avuto modo di dire recentemente, la classe dirigente politica del Paese ha il
dovere di battersi per politiche della fiducia e della coesione civile e questo si può
fare, si deve fare, al di là delle legittime divisioni politiche.
Non è con il ritorno alle chiusure nazionalistiche, al pregiudizio e allostilità
che si vincono le grandi sfide del governo dei flussi migratori e della eliminazione delle
loro cause profonde. Queste sfide si vincono dentro un percorso di riaffermazione e di
ridefinizione in chiave moderna dei valori e dei caratteri fondamentali della civiltà
europea, della sua cultura e dei suoi programmi politici, della sua vocazione inclusiva,
non escludente.
LItalia sta affrontando con serietà e con senso di responsabilità queste tematiche
ed è in prima linea nella lotta contro ogni forma di sfruttamento dellimmigrazione.
Tutto questo è possibile, io credo, per lattaccamento degli italiani ad un modo di
vivere fondato sui valori di libertà, di democrazia, di solidarietà, di rispetto della
dignità di ogni essere umano.
Dalla forza che giorno per giorno sapremo conferire a questi valori dipende la conferma di
una verità semplice, che appartiene alla storia ed al cammino della libertà.
Ciò che consente agli uomini di liberarsi dal sentimento di paura e di incertezza, non è
la costruzione di muri ma la costruzione e lo sviluppo delle relazioni umane, dei rapporti
civili e delle solidarietà sociali.